Ci sono migliaia di case famiglia sparse sul nostro territorio, migliaia di case che ospitano persone senza una famiglia. Sembra un triste gioco di parole e invece si tratta di una storia vera. Per me doveva essere una semplice trasferta, uno spettacolo di due ore in teatro per poi tornare a casa. Ma la vita ha i suoi semafori, dove spesso devi fermarti, proprio com'è successo a me. Ancora prima di entrare in teatro, mi sono dovuto affacciare nella vita di cinque ragazzi, ospiti di una di queste case: Amir, Rashid, Khaled, Ahmed e il Piccolo Prìncipe. Non so se sono stato io a entrare nelle loro vite o loro stessi che mi hanno fatto entrare, ma una cosa la so: avevano bisogno di me, di un "artista socialmente utile" che gli tracciasse una nuova via da percorrere una volta fuori da quella "casa non famiglia".