"Vi fu un tempo remoto / in cui nulla era: / non sabbia ne' mare / ne' gelide onde. / Non c'era la terra / ne' la volta del cielo; / ma voragine immane / e non c'era erba". Nelle sale altissime del Walhalla, dal tetto coperto di scudi donati, il re Gylfi, "uomo saggio ed esperto di magia", ascolta questa prima risposta alle sue appassionate domande: "Quale fu l'inizio? e come ebbe pricipio ogni cosa? e prima che c'era?". Sono i fondamentali interrogativi di ogni mitologia, che si riferisce sempre a un tempo originario e separato dalla durata comune: nell'"Edda" di Snorri a rispondere saranno gli stessi dei nordici, mutevoli e ambigui, pronti al travestimento e all'inganno, perche' la loro essenza e' appunto di travestirsi continuamente nelle apparenze del mondo che li manifesta. E dietro la voce degli dei ci parla quella di uno straordinario scrittore, in cui si riuniscono qualita' che raramente hanno potuto trovarsi congiunte. volume in Italiano,