"Chi comincia a fare filosofia partendo da Platone - scrive Szlezák -può essere certo di avere imboccato la strada giusta." Fin dalle prima pagine, Thomas Alexander Szlezák con esemplare chiarezza introduce il lettore a un modo nuovo di leggere Platone che, rovesciando nettamente gli schemi e i canoni tradizionali, riguadagna il senso che il Maestro dava alla scrittura, rispetto all'oralità, come mezzo di comunicazione del sapere. In tal modo si perviene a comprendere la dimensione storica di Platone e a recuperare la straordinaria vitalità dei suoi scritti, la freschezza dei suoi drammi filosofici, l'efficacia attuale dei suoi messaggi.
La "Repubblica" è certamente il libro di Platone oggi più letto, anche perché la critica più recente lo considera centrale nella produzione scritta di Platone. Sembra quindi impossibile riuscire a dire qualcosa di nuovo. È questo il merito del presente volume, agile e tuttavia ricco di contributi analitici e di spunti polemici, destinato a mettere in crisi alcune delle più consolidate convinzioni in merito alla filosofia di Platone. I libri centrali della "Repubblica" rivelano a coloro che condividono il modo comune di pensare l'ideale "non utopico" della "vera" filosofia, in modo da far cadere l'atteggiamento irrisorio nei confronti dell'idea insolita di un governo dei filosofi, che Platone considera molto difficile e tuttavia realizzabile.