Nell'attuale contesto mondiale già molto provato dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina, si sta per celebrare l'11a Assemblea generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese. Si terrà in Germania, a settembre prossimo, sulla traccia: «L'amore di Cristo muove il mondo verso la riconciliazione e l'unità». Nel volume l'Autore spiega come, nel dialogo ecumenico e in ogni altra forma dialogica, sia fondamentale cominciare possibilmente sempre dalle ragioni del cuore. Tre sono le dimensioni caratterizzanti l'ecumenismo del cuore, qui descritte con motivi biblico-teologici: agapica, kenotica e minoritica. Dopo aver collocato il cuore al centro, un grano di ecumenismo francescano potrebbe rappresentare l'ingrediente più semplice e naturale, la finitura mancante. Da Karlsruhe, la "città a ventaglio" (Fächerstadt), molti auspicano che si alzi un vento di speranza e di pace, per riaccendere desideri di unità nelle chiese e nella società degli uomini. «L'impegno per l'unità dei cristiani non può essere considerato appannaggio di pochi specialisti, ma appartiene a tutti coloro che hanno "a cuore", da un lato, la persona di Gesù e la sua volontà, e dall'altro, la sorte dei propri fratelli e sorelle oggi più che mai assetati di pace e di giustizia» (dalla Prefazione di Mons. A. Palmieri).
"Il libro parte dalla constatazione che, in assenza di un continuo riferimento alla radice d'Israele, i cristiani rischiano di trovarsi come il sale che ha perso il proprio sapore. Forse la via migliore per tornare a quella radice e per riacquistare il sapore smarrito è quella di percorrere, col dovuto rispetto, il cammino dell'incontro, ancora più che del dialogo (esigenza certo più cristiana che ebraica: è il tema dell'asimmetria del dialogo), prendendo le mosse da Gesù di Nazaret, rabbi Yehoshua ben Yussef, ebreo in tutto e per tutto e in quanto tale avvicinabile sia dagli ebrei sia dai cristiani, ciascuno secondo la propria strada, e ciascuno conservando la propria specificità." (Dalla Prefazione di Brunetto Salvarani)