Cinque gigli d'amore con le parole di San Francesco.
Don Tadini (1846-1912) aveva un programma di vita intenso e austero: era un vero uomo di preghiera, un valente predicatore e uno zelante pastore. Molto attento alla questione operaia, promosse varie iniziative sociali, in particolare ebbe la geniale idea di costruire una filanda con annesso convitto per le giovani donne della zona. Fondò una nuova Congregazione: le "Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth", che non dovevano esclusivamente occuparsi del convitto, ma essere ogni giorno sul posto di lavoro, accanto alle operaie, per conoscerle, consigliarle, formarle.
Francesco di Assisi voleva vedere con i suoi occhi il Bambino Gesù, che era nato nella povertà di una stalla. Insieme a tanti amici animali - tortore, allodole, fagiani, api, agnelli... - volle realizzare questo suo grande desiderio. E fu così che, in una notte incantata, prese vita il primo presepio del mondo. Età di lettura: da 6 anni.
Nata a Rabat, nell'arcipelago maltese nel 1862, Virginia (poi suor Margherita) De Brincat entrò nella Congregazione delle Maestre Terziarie Francescane (che cambierà successivamente denominazione in Francescane del Sacro Cuore di Gesù), divenendone Madre Generale e guidando le consorelle con carità, umanità e misericordia.
La lezione di don Olinto Fedi (1841-1923) è fondamentale per le nostre scelte di cristiani nella storia: rimanendo fedeli al nostro servizio e alle persone che ci sono affidate, renderemo visibile la Chiesa e risplenderà per tutti la luce che è Cristo Gesù. Mons. Fedi fondò un nuovo istituto religioso femminile che prese il nome definitivo di "Suore Francescane dell'Immacolata".
Descrizione:
La vita di Santa Maria Soledad Torres Acosta (1826-1887) è stata straordinaria, e straordinarie sono l'opera e le attività delle suore da lei fondate: infatti le Serve di Maria Ministre degli Infermi si dedicano a curare i malati mediante una accurata e gratuita assistenza, giorno e notte. Il libretto racconta la vita di questa Santa: donna di fede, di straordinaria umiltà, di autentico servizio, di profonda preghiera.
Padre Pietro Turati (1919-1991), frate minore con una straordinaria vocazione missionaria, arriva a Mogadiscio, in Somalia, il 21 agosto 1948. Per alcuni anni è segretario del Vescovo Filippini, costringendo la sua passione evangelizzatrice dietro ad una scrivania. Poi dal marzo 1951 viene finalmente trasferito come responsabile in varie missioni del territorio somalo: Merka, Brava, Baidoa, Beled Weyn... Il colpo di stato del 1969 porta gravi problemi alle missioni. Dal 1973 Padre Pietro è responsabile delle missioni di Gelib e Kisimayo. La guerra civile scoppiata negli anni Ottanta si inasprisce violentemente agli inizi degli anni Novanta. Padre Pietro, rimasto ormai solo nella sua missione a Gelib, viene barbaramente ucciso probabilmente l'8 febbraio 1991, facendo culminare la totale donazione di sé con il martirio per la sua fede e per la sua carità.
Emilia De Vialar nasce a Gaillac, in Francia, il 12 settembre 1797. Dopo un lungo discernimento vocazionale, nel Natale del 1832 Emilia lascia la sua casa per fondare un nuovo Istituto religioso: le Suore di San Giuseppe dell'Apparizione. Con profetica lungimiranza, completa l'identità di carità della nuova Congregazione con un generoso impulso missionario. Invitata dal fratello Agostino - che si trovava in Algeria - per sopperire alle necessità della popolazione locale, Madre Emilia, insieme ad alcune consorelle, s'imbarca senza indugio per l'Africa il 3 agosto 1835. In Algeria l'Istituto si espande velocemente. Pur in mezzo a tante difficoltà, l'audace spirito missionario di Madre Emilia porterà il suo Istituto in tutto il mondo, finanche in Terra Santa. Il 24 agosto 1856 Madre Emilia si spegne, in fama di santità. È canonizzata da Pio XII nel 1951.
Un piccolo libretto per i bambini su santa Faustina Kowalska.
Il libretto illustrato racconta la vita di un frate francescano dotato di un'umanità ricchissima, contagiosa e affascinante. Missionario in Africa, era entusiasta del lavoro che stava facendo per aiutare i ragazzi di strada di Brazzaville (Congo). Il 12 settembre 2005, a soli quarant'anni, fu ucciso a colpi di macete dagli abitanti di un villaggio dopo essersi fermato a soccorrere la bambina che aveva involontariamente urtato con l'auto. Martire "suo malgrado", fra Angelo ha lasciato un ricordo indelebile nei suoi amici e nella missione da lui servita con amore.