Dalle prime rudimentali pratiche di fermentazione dei sumeri fino al rinnovato amore per la produzione artigianale nell'America di oggi, DeSalle e Tattersall ci accompagnano in un viaggio nel tempo e nello spazio alla ricerca di storie intriganti e sorprendenti sulla bevanda più sociale conosciuta dall'uomo. Ecologia, storia, chimica, archeologia, sociologia, fisiologia, neurobiologia: un'indagine a tutto campo che fa di questo il libro definitivo sulla birra. Impareremo come e perché abbiamo iniziato a berla, qual è la combinazione di ingredienti che ci regala il suo particolare gusto, la chimica che ne sta alla base e come il nostro corpo la metabolizza, ma anche interessanti aneddoti da tutto il mondo sui rituali legati alla sua produzione e al suo consumo.
Il cervello degli esseri umani è il prodotto di una storia lunga e disordinata, un processo evolutivo tutt'altro che lineare il cui esito, per molti aspetti sorprendente, è la fisiologia attuale di questo chilo e mezzo di materia cerebrale racchiusa nel nostro cranio: eccentrica, creativa, potente e allo stesso tempo delicata, in gran parte ancora misteriosa. Ian Tattersall e Rob DeSalle ripercorrono il viaggio evolutivo del cervello e del sistema nervoso, a partire dalla loro fisionomia primitiva fino alla straordinaria complessità di Homo sapiens. Un viaggio che è anche l'occasione per i due autori di affrontare alcune questioni fondamentali delle neuroscienze: lo sviluppo e l'unicità della coscienza umana, le differenze tra il cervello dell'uomo e quello degli altri animali, l'importanza del linguaggio e della memoria, e molto altro.
Il viaggio, iniziato circa sessantamila anni fa da un remoto angolo dell'attuale Etiopia, che ha portato uno sparuto gruppo di Homo Sapiens a colonizzare l'intero pianeta, è la prima, emozionante narrazione della storia dell'uomo: il momento fondativo in cui tutto è cominciato. Quella dei nostri antenati non è stata però un'avanzata solitaria e lineare, bensì una lunga connivenza - in certi casi una competizione - con le altre specie di ominidi che già popolavano i continenti milioni di anni prima della comparsa del genere Homo; l'approdo tutt'altro che scontato di un percorso evolutivo difficile e articolato. Poi, nel giro di poche decine di migliaia di anni, qualcosa è successo: qualcosa di potente, così potente, inaspettato e rivoluzionario da permettere a Homo sapiens di rimanere unica specie umana sopravvissuta, rendendoci così, davvero, "i signori della terra".
Attraverso il confronto con le scimmie antropomorfe, comparando fossili e utensili, studiando le sorprendenti espressioni artistiche e le sepolture dei Cro-Magnon e dei Neandertal, Tattersall ripercorre l'albero evolutivo della specie umana nel tentativo di spiegare l'assoluta unicità dell'intelligenza e della società umane. Oltre a liberare il campo da certe interpretazioni ideologiche che mirano a sostenere la supremazia dell'uomo sugli altri esseri viventi, il saggio di Tattersall contribuisce a mettere in discussione il gradualismo della teoria classica di Darwin avvalorando l'ipotesi che l'evoluzione proceda tramite discontinuità e con veri e propri salti tra una specie e l'altra.
Il libro
Il famoso antropologo Ian Tattersall ripercorre l’albero evolutivo della specie umana, dai primi inizi della nostra famiglia zoologica, Hominidae, alla comparsa di Homo sapiens e poi alla rivoluzione agricola.
Con la consueta chiarezza Tattersall esplora un gran numero di argomenti, tra cui le prime forme artistiche conosciute, gli antichi riti di sepoltura, le probabili cause dell’estinzione dei neandertaliani, la relazione tra l’agricoltura e il cristianesimo e i misteri ancora irrisolti della coscienza umana.
L'autore
Ian Tattersall è il curatore della divisione di Antropologia dell’American Museum of Natural History di New York. Tra le sue molte pubblicazioni Il cammino dell’uomo (Garzanti 2004).