Teocoli è l’unico dei grandi comici che abbia trasformato in arte comica ogni aspetto della propria vita e questa è la prima autobiografi a tutta scritta come un grande spettacolo di varietà, fatto di aneddoti e sketch. Istrione per eccellenza, Teocoli iniza la sua carriera negli anni ’60 come cantante nel gruppo I Quelli, poi diventati PFM; membro del Clan di Adriano Celentano; tra i protagonisti del musical Hair (con Renato Zero e Loredana Bertè); cabarettista al Derby Club di Milano e in tanta tv dagli anni ’70 a oggi: da Antenna 3, in coppia con Massimo Boldi, ai programmi cult come “Drive in” ed “Emilio”, fi no a “Mai dire gol” con una serie di strepitosi personaggi e imitazioni: dal memorabile Caccamo a Cesare Maldini, Adriano Galliani, Ray Charles e Celentano. Dall’arrivo a Milano di Teocoli bambino, nel ’45, è una raffica di aneddoti esilaranti che attraversano i Sixties, la stagione dei playboy e la Saint-Tropez di Brigitte Bardot (memorabile la sua partita a dadi con la diva che lo apostrofa “sfi gatò”). Dopo il periodo vissuto sulla costa Brava, a casa niente meno che di Salvador Dalí, insidiato da Gala, novantenne musa del surrealismo, seguirà il ritorno in Italia e la leggendaria stagione del Derby con Gaber, Jannacci, Andreasi, Abatantuono, in una sorprendente Milano nera le cui notti sono dominate dalle bande di Turatello e di Vallanzasca.