Dall’incipit di un messaggio della Regina della Pace dato alla veggente Mirjana il 2 aprile 2019 – “Mio Figlio vedeva la bellezza in tutte le cose” – nasce questo libretto, nel modesto tentativo di coniugare tale assunto con il cammino non sempre facile dell’uomo verso Dio. Occorrerà convincerci che Cristo ci ama alla follia, che per lui tutto è bello di noi, anche le cose che possono sembrare insignificanti, che ci ama così come siamo, con le nostre miserie e le nostre continue ricadute, fino a quando si accenderà in noi quella scintilla della fede che ci farà capire che tutto non può ridursi ad una esistenza che corre verso il nulla, colma di atti ripetuti, sempre uguali, quasi meccanici, ma che dovrà esserci una bellezza fatta di eternità che dia senso a ogni cosa. È questo il miracolo dell’Amore!
È davvero un grande dono che il Signore ci porge con la sua misericordia, ma facciamo attenzione: Dio, per concederla, vuole un vero pentimento; vuole un amore inesauribile, concreto verso gli ultimi, i più deboli, i più bisognosi; vuole che si abbia una sincera contrizione delle proprie miserie, vuole il senso del rimorso e che non si sminuisca il concetto di peccato. Il Signore non è accomodante, vuole da noi un cambiamento totale. Se così non sarà, si ricadrà di nuovo nella sua giustizia.
Quale migliore occasione allora di quella che ci offre la cristianità a non ridurre il mistero pasquale, che tra l’altro rinnoviamo in ogni messa, a una mera abitudinaria rievocazione di un commovente fatto storico avvenuto più di duemila anni fa, quando invece potrebbe essere l’inizio di un vero cammino di fede, di una vera rinascita, con la promessa di non tornare più indietro, che ci riporti alla fine tra le braccia di Cristo ritrovato e ci faccia davvero meritevoli della sua misericordia.
Concetto Ternullo è un ex insegnante, ora in pensione. È autore di opere teatrali, di saggistica e di narrativa. Con le Edizioni Segno ha già pubblicato La casa di Maria (2017) e Dalla Regina della Pace (2018).
Mai come in questi ultimi anni è stato così pressante, continuo l’appello della Madre Santissima a dare una svolta alla nostra vita, a “essere” cristiani e non ad “apparire” cristiani.
La Vergine ha moltiplicato le sue apparizioni in ogni angolo del mondo, ha implorato per il grande amore che ci porta, piangendo a volte lacrime o a volte sangue, ha chiesto di pregare ininterrottamente, di accostarci al Santissimo con vera fede...
Ma noi uomini diamo l’impressione di non aver bisogno alla fine di Dio, oppure cerchiamo di modellarci un Dio “comodo”, che si adatti ai nostri bisogni, che non ci affligga, che non ci faccia soffrire e non ci proponga delle rinunce.
Anzi, visto che Dio è Amore, come ci viene detto, probabilmente non esiste nemmeno l’Inferno, perché Dio è solo Dio-Amore e non Dio-Giustizia!
Questo l’ultimo sciagurato slogan!
Partendo dalle impressioni di un viaggio a Efeso sulle tracce di San Paolo, dell’evangelista Giovanni e della “Meryem Ana Evi”, la casa della Madonna, il libro prende in esame le varie ipotesi riguardanti il luogo della morte e dell’Assunzione della Vergine, conteso tra Efeso e Gerusalemme.