Lunario familiare è un libro che trasuda di eterno. L'autore attraversa il tempo e la storia degli uomini con tenerezza ed ironia, analizzandone in particolare il vissuto personale, osservandone le trasformazioni, alla ricerca della verità e di un significato da dare all'esistenza umana. Il testo è composto di parti poetiche e meditazioni spirituali che tendono a trasformare le esperienze in memoriale, tanto che ogni scritto o apparente divagazione rappresentano un chiaro annuncio della presenza di Dio nella ferialità dei giorni. L'obiettivo del libro è un invito per l'uomo a decelerare, a rallentare la sua corsa, talora insulsa, comandata solo a produrre e consumare, un invito cioè a camminare al passo del sole per non privarlo della bellezza immutabile delle cose senza tempo perché diventino sue compagne di viaggio.
È possibile vivere con Dio? La risposta può sembrare ovvia: basta conoscere Gesù! Certo, ma quale Gesù? Questo libro si struttura come un cammino dalle tenebre alla luce, come contemplazione dei suoi passi, per entrare nell'identità di colui che si dichiara luce del mondo, e ancora, via, verità e vita, perché se davvero Gesù è l'uomo Dio, egli diventa l'unica strada da percorrere per la nostra salvezza. L'autore attraverso una progressiva e sorprendente illuminazione conduce la propria esistenza dentro l'intimità divina e l'esperienza spirituale che trasmette non lascia indifferenti. Il cammino non parte dai miracoli (mirabilia) ma dal gesto estroverso e servile della lavanda dei piedi che manifesta chiaramente, all'inizio della sua passione, il volto autentico di Gesù, il Cristo. Tutto questo per dire che solo la Misericordia può farci accettare l'Incarnazione del Figlio di Dio in verità, senza fuorvianti sdolcinature, accogliere la bellezza che invita alla rinascita personale e favorire la decisione alla sequela. Il libro spinge a "perderci" in Cristo, a riscrivere la propria vita, se necessario, sulle tracce della storia della salvezza.
Libro di riflessione sull'esistenza, dal profondo senso religioso, con la scoperta di un dolore che diventa speranza. Libro di salutare inquietudine che ci parla di una vita vissuta in maniera banale o addirittura virtuale e che prelude spesso ad un risveglio amaro, ma ci svela anche un'altra vita, interpretata secondo un progetto divino che la rende piena, compiuta. L'autore con passionale partecipazione e vena poetica, analizza le velleità dell'uomo agnostico, che disconosce deliberatamente Dio e le azioni contraddittorie del credente, attraverso componimenti eterogenei e riflessioni spirituali. Si chiede: "Può l'uomo vivere al di fuori della propria identità ed essere felice? Può vivere senza Dio?" Nella prima parte del libro l'autore denuncia la presunzione umana nei suoi ricorrenti fallimenti, che diventano poi oggetto di ricerca della Verità, migrazione nei luoghi della grazia e del mistero. In particolare l'autore dichiara la propria ammirazione per Maria, la piena di Grazia, il giardino della Bellezza compiuta, il segno d'un mattino eterno, la Donna vestita di Luce.
Poesia e prosa si susseguono, si intrecciano e si fondono nelle pagine di questo libro. Il testo è il frutto dell'esigente desiderio di condividere la gioia di un incontro personale con Cristo, l'incontro determinante su cui l'autore ha voluto fondare la sua vita, perché questo incontro dà significato autentico all'esistenza. Questo libro è un viaggio sul veliero della Parola che, nel tempo, si è resa visibile in molti modi e in forme diverse, fino ad abitare dentro carne umana. Protagonista del libro è dunque la Parola di Dio, lentamente accolta fino a diventare respiro vitale. L'autore è quel bimbo della copertina che, a braccia aperte, si lascia trasportare dalla brezza leggera dello Spirito e vola. L'indole contemplativa di Lorenzo Tobaldini, il suo intimo travaglio spirituale si è liberato in versi e in prosa, ovvero in gradini di fatica e in verdi ripiani di riposo che rappresentano i riflessi fruibili dell'intuizione mistica. Poesia e prosa, intersecandosi, si arricchiscono vicendevolmente.