Questo profilo di san Carlo Borromeo, a firma dello storico della Chiesa Alberto Torresani, restituisce la figura di un santo che conciliava l'intensa vita di preghiera con un grande spirito di azione e governo. Carlo Borromeo (1538-1584), cardinale a 22 anni, segretario di Stato del papa Pio IV, diresse da Roma la conclusione del Concilio di Trento. Tornò a Milano come arcivescovo e riformò la grande diocesi ambrosiana di cui fu, di fatto, il rifondatore. La sua canonizzazione fu molto rapida, solamente ventisei anni dopo la morte.
Ambrogio (ca. 340-397) nasce a Treviri da una ricca famiglia senatoria cristiana. Si dedicò al diritto romano, fino a diventare consularis di una vasta regione con capitale Milano. Grazie alla sua fama di amministratore retto e giusto, nel 374 venne chiamato a ricoprire la carica di vescovo, nonostante non fosse ancora battezzato. Nel momento di massima crisi politica e religiosa dell'Impero romano, Ambrogio intuì che la Chiesa doveva svolgere alcuni compiti in funzione vicaria dello Stato, fornendo un modello di amministrazione che è giunto fino ai nostri giorni.
Nel 1975, il papa Paolo VI pubblicò l'enciclica Evangelii nuntiandi. In essa affermava che ai giorni nostri la prima evangelizzazione aveva esaurito la sua spinta e occorreva iniziare una seconda evangelizzazione: nella storia della Chiesa c'è un periodo considerato esemplare, sono i primi secoli della Chiesa quando il cristianesimo non era riconosciuto come religio licita. Alberto Torresani, autore della "Storia della Chiesa. Dalla comunità di Gerusalemmme a papa Francesco", ha concentrato la sua attenzione sull'alba del cristianesimo: il tempo dei martiri e delle persecuzioni, dei Padri come dei primi apostati. Con una vivace scelta di testimonianze, ci riporta nel cuore della prima comunità cristiana, nella sua vita quotidiana, nel rapporto con il paganesimo e con il mondo ebraico. Un mondo che ha soprendenti analogie con il nostro.
I papi del XX secolo formano una serie continua di personaggi di rara grandezza, anche semplicemente sotto il profilo umano. Nel corso del secolo appena trascorso, la Chiesa ha rinnovato profondamente la propria cultura, ha portato a termine una riforma della liturgia di rara profondità, ha riscoperto la sua più autentica funzione missionaria e si è data le strutture in grado di affrontare le sfide del XXI secolo. Ma soprattutto ha riscoperto che la Chiesa la edificano i santi e non i convegni di pastorale: i papi del XX secolo sono o saranno tutti proclamati santi.
La storia della Chiesa assume importanza crescente per la vita del cristiano. E' la storia del radicamento dell'unico messaggio salvifico all'interno di una umanità che conosce ricorrenti crisi, nonché drammatici mutamenti prodotti da annunci mondani, veri e propri vangeli terreni che rifiutano il Vangelo di Cristo vagheggiando una impossibile autoredenzione umana. Alla conoscenza di questa storia è volta la narrazione di Alberto Torresani, che ripercorre il cammino bimillenario della Chiesa strutturandolo in sei epoche: dalla comunità delle origini alla nuova evangelizzazione del mondo, passando per l'età dei Padri, i secoli della cristianità medievale, la cattività avignonese e le rotture scismatiche, i conflitti con i regimi borghesi e le loro ideologie secolarizzatrici. Avvalendosi delle acquisizioni più mature della critica storica, l'autore racconta i fatti nella loro grandezza o miseria umana, dissipa una serie di equivoci ed errori più o meno intenzionali intorno ad avvenimenti o protagonisti, né nasconde limiti e mediocrità di pastori e istituti, ma soprattutto è capace di restituirci l'identità cristiana nel tempo, la tensione escatologica al di là della storia profana. La presente terza edizione è stata interamente rivista e aggiornata dall'autore che ha dedicato un nuovo completissimo capitolo alla vita, all'opera e al pensiero di di Karol Woytila / Giovanni Paolo II e di Joseph Ratzinger / Benedetto XVI (pp. 776).