Dall'esperienza quotidiana di poliziotto alle prese con gli immigrati sono nati questi racconti, in cui l'autore si mette, a sorpresa, dalla loro parte. Storie che nascono come prosaici casi di cronaca e si sviluppano con toni surreali, spesso divertiti e sempre pieni di umanità. Presentazione di Gad Lerner.
Autore:
Trevisi Gianpaolo
Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza e dopo la nomina a Vice Commissario viene assegnato alla Questura di Verona. Per cinque anni Dirigente dell'Ufficio Immigrazione e ora è il Vice Dirigente della Squadra Mobile. Con il suo racconto “L’africa in un cassonetto” ha ottenuto il primo posto al concorso letterario nazionale della rivista “Polizia Moderna”.
Target:
Tutti. Libro di facile avvincente lettura.
Contenuti:
I FOGLI DI VIA sono firmati da questori come Gianpaolo Trevisi, vice questore di verona, autore di questo libro.
I protagonisti hanno volti e sentimenti, concretezza e tenerezza, responsabilità e solidarietà.
Il vice questore passa dall'altra parte della scrivania e così abbiamo il libro che mancava, un libro che si legge tutto d'un fiato, un libro scritto per superare quella fase di stallo, di contrapposizione e di pessimismo che non serve a nessuno e non costruisce futuro.
Il racconto prende il posto delle statistiche fatte di numeri freddi e impersonali, fatte di percentuali che dimenticano le diversità.
Presentazione di Gad Lerner.
Il poliziotto Trevisi si mette "a nudo" e svela i suoi pensieri, coriandoli li chiama, alle volte colorati e alle volte in bianco e nero, coriandoli che piccoli e leggeri si lanciano per aria e poi si fanno trasportare dal vento sino ad arrivare giù a terra, a coprire il grigio delle nostre esistenze. Le sue "quasi poesie" le chiama coriandoli perché spera possano far sorridere, quando sono colorati, e far piangere, quando sono in bianco e nero, o possano far semplicemente emozionare. È una raccolta iniziata in gioventù e che ha registrato i passaggi esistenziali, molti legati ai rapporti professionali, tanti ai momenti cruciali e più personali. Gianpaolo Trevisi, nato a Roma 41 anni fa, è attualmente vicequestore aggiunto e capo della Squadra mobile di Verona. Dopo gli studi liceali e la laurea in giurisprudenza conseguita all'Accademia di Polizia, viene nominato vice commissario ed assegnato alla Questura scaligera.
Gianpaolo Trevisi si cimenta in un libro per bambini: "La Casa delle Cose" Le Cose con la "C" maiuscola, come testimonianza della vita e non come merce di consumo. Un libro che racconta di una "pazza" famiglia romanticamente fuori dagli schemi di quest'epoca dell'aggiornamento continuo, dove le cose hanno mesi, giorni e ore contate. La storia si divide in 21 racconti, ciascuno ispirato a una lettera dell'alfabeto. I disegni sono di Gianfranco Zavalloni. Età di lettura: da 6 anni.
Gianpaolo Trevisi, poliziotto-scrittore, romano di nascita ma che conosce bene il nord (è in servizio a Verona ormai da 17 anni), con questo libro lancia un messaggio agli italiani affinché riscoprano il senso dell'unità di un popolo nella ricchezza delle sue differenze. Nella scelta del viaggio in treno come metafora esistenziale, Trevisi con sguardo incontaminato e nello stesso tempo disincantato, contempla l'abisso e il ridicolo che c'è in ognuno di noi. Un racconto per ogni mese dell'anno, in cui veniamo fuori noi, gli italiani. Prefazione di Antonella Elena Rossi.
Gianpaolo Trevisi, non nuovo alla scrittura di piccoli grandi racconti contenenti frammenti di vita, affronta la tematica della violenza di genere, narrando esperienze tragiche e a volte fatali, e lo ha fatto con la voce e gli occhi delle donne. L'Autore stesso così si esprime: "Ho chiesto in prestito quanto più possibile alla mia fantasia per, poi, mischiarla alla realtà di queste tredici storie di donne, alcune delle quali sentite direttamente dietro la scrivania del mio ufficio della Questura. L'ho fatto perché da uomo, e spesso di fronte al quotidiano, mi vergogno anche di esserlo, volevo quasi chiedere perdono, raccontando una delle tragedie più grandi della nostra storia, fatta di talmente tanti e frequenti episodi da essere, ormai, inascoltati e non considerati. Non bisogna mai smettere, invece, a riguardo, di parlare, gridare, ascoltare e, perché no, scrivere e leggere". "I racconti di Gianpaolo Trevisi sono capaci della leggerezza della poesia ma anche della pesantezza della pietra perché, utilizzando le parole di una delle protagoniste, il nero, spesso, lo si riesce anche a vincere non solo parlando di nero, ma tuffandosi in mille colori diversi" (dalla Prefazione di Elvira Vitulli).