Il volume raccoglie alcuni degli esempi della tarda produzione novellistica del grande maestro del realismo russo. "L'orologio" e "Punin e Baburin" tracciano poeticamente il volto di una società russa in turbolenta trasformazione attraverso il prisma della memoria artistica. Il tema della morte e della dimensione soprannaturale della vita caratterizza, in diversa misura e approfondimento filosofico, le novelle "Il canto dell'amor trionfante" e "Klara Milic", dove si sente l'influenza di Flaubert. C'è poi "Il racconto di padre Aleksej" che fornisce un quadro pregnante della spiritualità propria della provincia russa, tra cristiana rassegnazione e impulsi iconoclastici, dove Turgenev si avvicina alle tematiche dei suoi contemporanei Dostoevskij, Leskov e Tolstoj.
Il volume raccoglie alcuni degli esempi della tarda produzione novellistica del grande maestro del realismo russo. "L'orologio" e "Punin e Baburin" tracciano poeticamente il volto di una società russa in turbolenta trasformazione attraverso il prisma della memoria artistica. Il tema della morte e della dimensione soprannaturale della vita caratterizza, in diversa misura e approfondimento filosofico, le novelle "Il canto dell'amor trionfante" e "Klara Milic", dove si sente l'influenza di Flaubert. C'è poi "Il racconto di padre Aleksej" che fornisce un quadro pregnante della spiritualità propria della provincia russa, tra cristiana rassegnazione e impulsi iconoclastici, dove Turgenev si avvicina alle tematiche dei suoi contemporanei Dostoevskij, Leskov e Tolstoj.
Uno sfondo paesaggistico: la magica Russia e l'effervescente Parigi. Uno sfondo sociale: il vivere "sperperato" e corrotto della nobiltà, il fermento riformista dell'intelligencija illuminata, la realtà contadina. E in primo piano una vicenda sentimentale raccontata con attenzione ai variegati chiaroscuri dell'animo femminile.
Quando nella casa di campagna di Nikolaj Kirsanov arriva il figlio Arkadij con l'amico Evgenij Bazarov, si delinea subito il conflitto tra vecchie e nuove generazioni. Evgenij è un giovane medico, fiducioso solo nelle scienze sperimentali, un nichilista, lo definisce l'autore, con un termine che avrebbe poi avuto grande fortuna. Le sue idee turbano Kirsanov e irritano suo fratello, lo scettico Pavel. In una città vicina i due incontrano la bella vedova Anna Odincova di cui Bazarov si innamora, ma da cui è rifiutato. Dopo un duello con Pavel, Evgenij contrae, durante un'autopsia, un'infezione che non vuole curare e muore assistito da Anna, con pietà, ma senza amore.