Primavera 1943: nella Polonia invasa dai nazisti si incrociano le storie di Andrei Androvski, unico ufficiale ebreo dell'esercito polacco, degli adolescenti Rachael Bronski e Wolf Brandel, alle prese con le prime passioni giovanili, e di Christopher de Monti, giornalista italoamericano innamorato della sorella di Andrei. Tutti presenti nel bunker di via Mila 18, quartier generale della resistenza ebraica del ghetto di Varsavia. Una rivolta senza speranze, che però rappresenta l'unica scelta possibile per i protagonisti: compiere un atto di eroismo collettivo, con la tenace volontà di non essere dimenticati. Perché gli ebrei non siano più disposti a subire.
Berlino 1945. In una città divisa in due - da una parte gli americani, dall'altra i russi - e praticamente isolata dal mondo intero, Sean, giovane ufficiale americano, e Igor, colonello dell'Armata rossa, si ritrovano su fronti opposti a combattere la loro personale battaglia per sopravvivere al mucchio di rovine che li circonda, in una città dove regna l'odio e incomincia la guerra fredda. Solo l'amore autentico e contrastato per Ernestine e Lotte li farà sognare un impossibile ritorno agli ideali mai dimenticati della loro giovinezza.
Il romanzo narra il destino del popolo arabo nei giorni della fondazione dello Stato d'israele, attraverso gli occhi di Hagj Ibrahim capo del villaggio di Tabah, un villaggio fuori dal tempo lungo lungo la strada per Gerusalemme. Qui gli arabi conducono la loro esistenza secondo millenarie consuetudini: gli uomini portano il pugnale alla cintura, le donne si velano il capo e il volto. Hagj è intelligente e valoroso e crede fermamente nel Corano e nell'onore. Ma arrivano gli ebrei a scardinare le sue certezze e la sua fede in un Dio invincibile. Dapprincipio cerca di far fronte agli aggressori a fianco del suo popolo, ben presto però comprende che la fine della libertà si avvicina, scoprendo intorno a sé il tradimento, la meschinità e la paura.