Prima di partire per l'India nel 1939, dove divenne un pioniere dell'incontro del cristianesimo con l'induismo, padre Jules Monchanin (1895-1957), fu uno dei principali promotori del rinnovamento teologico, apprezzato da teologi del calibro di Henri de Lubac e Edouard Duperray. Questa che presentiamo è la prima monografia sistematica dell'originale pensiero di Monchanin, incentrato intorno al concetto di co-esse. Riprende il classico tema dell'uno e del molteplice e lo applica alla circumincessione delle Persone divine: pensare l'unità dell'unità divina increata come comunione ipostatica (co-esse) allo scopo di costruire una "sinontologia" trinitaria. Poi, prendendo in considerazione il co-esse come ricapitolazione finale di tutta la creazione nel Pleroma del Cristo risorto, sviluppa un'ampia escatologia sociale nella quale vede già la realizzazione nella cattolicità della Chiesa. Infine, sulla base di questo pensiero sulla comunione, si confronta con la tradizioni spirituali dell'India - particolarmente la non-dualità di Shankara - per tracciare i contorni di una teologia cristiana di ispirazione indiana che dia seguito alla richiesta di apofatismo di questa cultura senza per questo spezzare l'insormontabile novità del Dio rivelato che è Uno unicamente in quanto comunione del Padre e del Figlio e dello Spirito, e che chiama ogni essere a partecipare al ritmo del loro eterno amore. È per questa instancabile meditazione trinitaria che Jules Monchanin fu un notevole passatore tra Occidente e Oriente e un insigne testimone della grande tradizione mistica del cristianesimo. Prefazione del cardinale Luis Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede.