Divisa in nove libri, destinata prevalentemente alle scuole di retorica, essa appare come un ampio repertorio di exempla memorabili, una sorta di rassegna di vizi e di virtù illustrati attraverso personaggi ed episodi storici: ogni libro comprendeva infatti una serie di rubriche organizzate a loro volta in brevi paragrafi e divise generalmente in due sezioni, una dedicata agli esempi romani, l'altra agli esempi stranieri. Questi "Detti e ratti memorabili" godettero di vasta fortuna soprattutto in età medievale, come in genere tutte le opere che presentavano una struttura di tipo enciclopedico e una finalità edificante.