E se la post-modernità non fosse sinonimo di post-cristianità? Quali vie sono possibile per un rinascimento cristiano nella postmodernità? È possibile un “reincanto” del Cristianesimo?
Viviamo non tanto in un’epoca di cambiamenti, ma siamo piuttosto ad un cambiamento d’epoca. Lo sforzo allora è quello di proiettarsi oltre la cappa di oscurità e di caos che sembra permeare il mondo, per scorgere già ora quei germogli del tempo di pace che verrà.
L’immaginazione creativa e operativa per una società nuova, rinnovata, non è un puro esercizio di fantasia, ma un impegno pratico e concreto. Rimbocchiamoci le maniche, “come Colui che serve”.
Gianluca Valpondi, classe 1979, da anni è appassionato, nei suoi studi e nelle sue attività, al campo variegato del possibile integrarsi dei vari approcci bio-psico-socio-pedagogici alla persona umana e alla sua educazione, con gli annessi aspetti di ordine etico e politico, filosofico e spirituale, nel vasto ambito delle scienze umane non chiuse alla metafisica. Membro della Legio Mariae di Acqui Terme-Genova, è caporedattore di RetelunaItalia.it e RetelunaSavona.it e collaboratore di LaCroce.it, L’eco di Savona e Trucioli.it; con Segno ha già pubblicato Libera Teocrazia. Verso la civiltà dell’amore (con prefazione di Magdi Cristiano Allam), Homo capax Dei. Libero Stato in libera Chiesa e Res publica catholica. Gesù bussa perché vuole uscire (con prefazione di Mario Adinolfi).
"Il cielo è dimora di Dio, ma anche l'uomo (...) è sua dimora (...) in Noè prefigurai il sorgere di una nuova èra. Da questo germoglio sbocciarono fortissimi e risoluti i profeti, che con il vigore della propria parola annunciarono pieni di fede le cose che vedevano nello Spirito Santo: cioè che Dio avrebbe mandato nel mondo il suo verbo, che era in lui prima di tutti i tempi. Ed esso si fece carne, in modo tale che il mondo intero ne prova meraviglia (...). Ma la razionalità dispone e secondo la sua disposizione l'opera si compie; perché se non venisse prima la disposizione, l'opera non seguirebbe. Nel suo verbo Dio dispose il mondo e l'uomo." (Ildegarda di Bingen)
“L’incontro quotidiano e reale con Gesù sfocia nell’appagamento pieno di un animo irrequieto, ribelle, combattente, indomito, orgoglioso, felice. È così che la vita acquisisce un senso pieno e compiuto che ci fortifica dentro e illumina il nostro percorso terreno. Siamo grati a Valpondi per averci donato una confessione profondamente umana e altamente spirituale, un esempio per i tanti giovani che oggi hanno perso ogni certezza al punto da non sapere più chi siamo. Anche per coloro che la pensano diversamente, la sua testimonianza ci dice che un’alternativa esiste grazie al dono della fede”.