Carlo Urbani è stato un medico e microbiologo italiano. Fu la prima persona a identificare e classificare la SARS o polmonite atipica esplosa tra il 2002 e il 2003, che fu la causa stessa della sua morte, a Bangkok il 29 marzo del 2003. Vent'anni dopo, questo volume nasce non solo per raccontare il "medico della SARS" ai più giovani, a chi il suo nome lo conosce solo per le scuole o vie a lui intitolate, ma soprattutto per conoscere Carlo dalle parole di chi lo ha conosciuto ed è testimone della sua forza umana e professionale, per raccontare quanto lui continui a camminare ancora con le gambe di amici, colleghi, conoscenti, che danno ancora futuro alla sua opera, a quel protocollo che ha permesso fino a oggi, in un mondo segnato dalla pandemia SARS-CoV-2, di salvare milioni di vite. Prefazione di Tedros Adhanom Ghebreyesus. Presentazione di Roberto Burioni.
Il libro racconta la storia di un frate cappuccino, Gianfranco Priori, che già in tenera età scopre una dimestichezza con le carte. Diventato predicatore, le giornate conclusive delle Missioni Popolari sono un trionfo, sia pastorale sia artistico. Frate Mago arriva in televisione, è chiamato per spettacoli in tutt’Italia e all’estero. Diventato responsabile delle missioni estere cappuccine, alimenta molti progetti in Africa. Dalla sua attività nascono le maggiori realizzazioni caritative in quel continente, dai pozzi alle chiese, dalle scuole alle adozioni internazionali. Il 7 aprile 2014 incontra in Santa Marta papa Francesco che, vedendo le carte, le cordicelle colorate e il fazzolettone, spalanca gli occhi, sorride, lo benedice e gli dice: “Ma tu sei un mago… Va’!”. Poi, il terremoto è la nuova missione: ricostruire il Santuario della Madonna dell’Ambro, dove si trova dal 2010. E la sua storia continua…
Il volume racconta la storia di padre Armando Lavini, più conosciuto come padre Pietro l'eremita, che in mezzo secolo di lavoro, per lo più solitario, ha ricostruito il monastero di San Leonardo al Volubrio, sui monti Sibillini, fondato nell'XI secolo e ormai ridotto a rudere. Padre Pietro ha dichiarato di avere sentito questo compito come una missione divina: ha lavorato per decenni in un posto inaccessibile a mezzi meccanici, con la sola forza delle sue braccia, trasportando pietre e cemento con un asino e una carriola, prima di riuscire a dotarsi di un artigianale motocarro. Senza acqua né corrente elettrica, oltre a ricostruire l'edificio, padre Pietro ha fatto di San Leonardo un centro di spiritualità divenuto negli anni punto di riferimento religioso internazionale. Colpito da ictus sui monti e soccorso in eliambulanza nell'autunno del 2014, il cappuccino di Potenza Picena (Macerata) si è spento il 9 agosto 2015 a ottantotto anni. Una parte consistente del testo raccoglie - in forma di colloquio - le testimonianze di persone che hanno conosciuto padre Pietro e ne hanno sostenuto il progetto.
Per la Chiesa da sempre la comunicazione è fondamentale per la propria missione. Varagona affronta tale tema partendo dal concetto di Creazione per arrivare fino ai giorni nostri. Un'interpretazione che spiega come la Chiesa, pur attraversando fasi complesse, ha sempre cercato nuove strade per diffondere in modo efficace il messaggio di salvezza e raggiungere il popolo di Dio. Questo fine è oggi perseguito anche attraverso i media e le nuove tecnologie. Il volume è arricchito da 14 interviste a importanti figure della comunicazione cattolica, fra cui padre Federico Lombardi (direttore della Sala Stampa della Santa Sede), Edoardo Viganò (prefetto della Segreteria per la Comunicazione), monsignor Claudio Celli, monsignor Claudio Giuliodori, Marco Tarquinio (direttore del quotidiano Avvenire). Prefazione del Cardinale Edoardo Menichelli. Presentazione di Giuseppe Rivetti.
Un libro dedicato a Marco Beci, un funzionario della cooperazione internazionale morto il 12 novembre 2003 nella strage di Nassiriya. A Nassiriya stava progettando la ricostruzione dell'acquedotto per conto del governo italiano. Aveva appena trovato la sede per il suo ufficio, si appoggiava momentaneamente alla base saltata in aria. Il libro racconta questa bella figura attraverso decine di testimonianze, la maggior parte inedite, dal periodo giovanile fino agli ultimi istanti di vita.
Si tratta di una “biografia” di Carlo Urbani, che fu Presidente nazionale di Medici Senza Frontiere, costruita attraverso le interviste con persone che lo hanno conosciuto nei diversi periodi della sua vita.
Questo volume raccoglie decine di testimonianze, di familiari, amici, medici, dirigenti, funzionari, diplomatici, molti dei quali parlano per la prima volta, raccontando un Carlo Urbani spesso diverso da quello finora conosciuto. Storie, aneddoti che tentano di superare un’agiografia spesso in questi casi inevitabile, per offrire, le tracce di un’esperienza capace di destare, ancora, entusiasmi e speranze.
Il testo è diviso in 5 parti:
• I familiari
• Amici dal periodo giovanile all’impegno
• Colleghi medici e qualche paziente
• Colleghi e membri di MSF e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’impegno all’estero
• La notizia della sua morte
A questo si aggiunge una ultima parte dedicata all’AICU – Associazione Italiana Carlo Urbani – e ai suoi progetti. La freschezza e la partecipazione delle interviste rendono il testo immediato e toccante: ne emerge un Carlo Urbani a tutto tondo: con la sua creatività, spirito di avventura, capacità di amicizia, di stabilire relazioni e di organizzare le cose più impensate: ma sempre su un fondamento di dedizione assoluta ai più deboli, vissuta al massimo delle sue potenzialità.
Autore
Vincenzo Varagona è nato a Lecco nel 1960. Giornalista dal 1982, collabora con Avvenire e Famiglia Cristiana. Dal 1987 lavora nella redazione Tgr
Rai Marche. Ha realizzato reportage nei Balcani in guerra (Croazia 1993, Kossovo 2001), in Medio Oriente (2006) e in Africa (1995, 2004, 2009). Nel 2010 la Fondazione Green Accord gli assegna a Pistoia il Premio giornalistico «Sentinella del creato», per i temi affrontati nel reportage dall’Etiopia. Con le Paoline ha pubblicato Pollicino nel bosco dei media. Come educare i bambini a un uso corretto dei mezzi di comunicazione (2007) e Abba Marcello. Viaggio nel cuore dell’Africa missionaria (2011). Ha curato inoltre la pubblicazione di Rai, una per tutti (Edizioni Sigim, 2005) e 50 anni di Ucsi (Edizioni Ucsi, 2010).
Il volume presenta la testimonianza di vita di padre Marcello Signoretti, ormai per tutti Abba Marcello, per aprire una finestra sul mondo missionario, sulle tante testimonianze di figure che, nel silenzio, si dedicano pienamente ai più poveri e abbandonati.
Ordinato sacerdote all’età di cinquantotto anni – aveva esercitato la professione di ragioniere – e, dopo una vita di sacrificio, di impegno e di fede, sta tuttora dedicando la vita all’Etiopia, in particolare nella regione del Wolayta e nella città di Soddo.
Possiamo così scoprire non solo quanto egli stesso ha operato e sta operando, ma anche l’impegno delle associazioni di volontariato e la vita dei volontari laici.Tra questi conosciamo Attilio e Marian, del Cvm, per tanti anni con i tre figli in Etiopia, e ancora Gianluca e Laura, della Perigeo; Enzo, che dedica alla moglie, scomparsa, il suo impegno per l’Africa; e il grande mondo dell’artigianato, che realizza una Scuola dei Mestieri, inviando a rotazione in Etiopia meccanici, carrozzieri, falegnami e fabbri che formano i giovani del luogo.
Testimonianze di vita, nella convinzione che togliere un po’ del silenzio che le avvolge può aiutare a rafforzare il circuito di solidarietà che anima il tanto impegno.
Punti forti
Forte testimonianza di un sacerdote missionario italiano, tuttora vivente, in Etiopia. Presentazione di associazioni di volontariato laiche e di quanto operano in Africa.
Anno del volontariato.
Destinatari
Chi ama leggere testimonianze e conoscere realtà di servizio agli ultimi.
Educatori, operatori di pastorale e catechisti, missionari laici e religiosi.
Autore Vincenzo Varagona, nato a Lecco nel 1960, è giornalista dal 1982. Collabora dal 1980 con Avvenire. Dal 1987 opera nel Tgr Rai, Marche. Ha realizzato reportage nei Balcani in guerra (Croazia 1993, Kossovo 2001), in Medioriente (2006) e in Africa (1995, 2004, 2009). Nel 2010 la Fondazione Green Accord gli assegna a Pistoia il Premio giornalistico «Sentinella del creato». Ha pubblicato Pollicino nel bosco dei media. Come educare i bambini a un uso corretto dei mezzi di comunicazione (Paoline, 2007); ha curato la pubblicazione di Rai, una per tutti (Edizioni Sigim, 2005) e 50 anni di Ucsi (Edizioni Ucsi, 2010).
Il volume presenta un viaggio nel mondo dei mezzi di comunicazione vecchi e nuovi, proposto a genitori, insegnanti, animatori per recuperare un rapporto più sereno e equilibrato con tutti i mezzi di comunicazione. Il volume prefazione di monsignor Claudio Giuliodori, Vescovo di Macerata, già direttore dell'Ufficio nazionale Comunicazioni sociali - è una risposta all'invito di Benedetto XVI a accentuare la riflessione su questo argomento in occasione della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, che ha per tema "Bambini e media, una sfida educativa". In circa 200 pagine il volume analizza il cambiamento delle abitudini nel consumo mediatico (negli ultimi cinque anni raddoppiati i cellulari mentre resta stazionaria la diffusione dei giornali); vengono indicati suggerimenti per migliorare il nostro rapporto con questi mezzi, per evitare che siano loro a gestire la nostra vita. Il libro propone un'alleanza educativa fra generazioni, ma soprattutto fra famiglia e scuola con l'obiettivo di creare un sistema di regole per una migliore convivenza con tv, computer, "rete" e per integrare questi mezzi con altri strumenti di crescita poco utilizzati, come il cinema e il teatro.