Questo libro nasce dall'eccezionale videoracconto che Simone Veil fece nel 2006 per la Fondation pour la Mémoire de la Shoah e l'INA, l'Institut national de l'audiovisuel. Di fronte alla telecamera, Simone Veil parla della sua vita. Il sole di Nizza, una famiglia unita, repubblicana e laica. E poi invece il freddo, la fame, le umiliazioni, i compagni di prigionia, i rapporti fra uomini e donne, i suoi diciotto mesi in un campo di concentramento. Racconta il ritorno, nuove forme di umiliazioni, la difficoltà di parlare, il suo impegno per la salvaguardia della memoria. Solo la speranza che la Shoah non venga mai dimenticata può lenire il dolore. Dalle sue parole emerge un libro di un'immediatezza rara: la sua forza non sta nei fatti che descrive, e che sono ben noti, bensì nella forma, di una spontaneità stupefacente. Veil si lascia condurre dai ricordi, mescola aneddoti e riflessioni, le piccole storie alla grande Storia. Con uno scritto di Liliana Segre.
Dal campo di sterminio di Auschwitz alla presidenza del Parlamento europeo: la vita di una figura femminile forte, di grande spessore, che ha lottato per riemergere dall'incubo e restare fedele a se stessa e ai propri ideali. In questa autobiografia Simone Veil si racconta affrontando i fantasmi del passato, ricostruendo la storia della propria famiglia mutilata dal furore nazista e ripercorrendo poi le tappe di una rinascita, di un percorso affrontato con volontà, coraggio e una dignità che l'ha condotta a giocare un ruolo di primo piano non solo nella vita politica del suo paese, ma anche e soprattutto nella costruzione di quel grande e ambizioso progetto che è l'Europa. In Francia Simone Veil è stata magistrato, poi ministro della Sanità e membro del Consiglio Costituzionale; si è battuta per la dignità dei detenuti nelle carceri e per la liberalizzazione dell'aborto. In qualità di presidente del Parlamento europeo, si è impegnata poi per difendere l'autorità delle nuove istituzioni e ha lavorato costantemente per custodire la memoria della Shoah, perché quanto era accaduto a lei e ad altri milioni di innocenti non accadesse mai più. Dall'elezione di De Gaulle a quella di Sarkozy, dal Maggio del '68 al crollo del Muro di Berlino, dai processi di Norimberga alla creazione dello Stato di Israele, Simone Veil è stata ed è, tuttora, uno dei protagonisti di maggior rilievo della storia europea.