Franco Bordelli è in pensione da poco più di un mese. Non ha appuntamenti, non ha impegni, non ci sono ladri o assassini da catturare. Il suo lavoro gli manca molto: risolvere un caso intricato, frugare tra le pieghe dell'animo umano, mettere insieme intuizioni e riflessioni per rendere giustizia a chi ha subito un'ingiustizia. Non riesce a rinunciare alla sua passione. Può fare affidamento solo sul giovane vice commissario Piras, suo braccio destro quando era in servizio, che lo coinvolge nelle indagini a rischio di essere scoperto... ma se lo trasferissero? Bordelli non ci si vede proprio a fare l'investigatore privato, a occuparsi di beghe inutili e noiose. Nella sua carriera ha visto stupri, torture e soprusi di ogni tipo su ogni tipo di persona. Naturalmente odia tutto questo, e ha sempre cercato di combatterlo. È il primo ad augurarsi un mondo senza malvagità. Ma dal momento che non è possibile, ogni giorno aspetta con impazienza che il telefono squilli e che Piras gli dica che serve il suo aiuto. In fondo, com'è possibile non fare più lo sbirro? I pittori, i musicisti, gli scrittori vanno forse in pensione? Non si può smettere di fare quello che dà un senso alla propria vita... Arriverà un caso importante al quale potrà dedicarsi?
Firenze, marzo 1970. Al commissario Bordelli manca poco più di una settimana alla pensione, e ancora non riesce a immaginare come si sentirà. Si augura che in questi giorni non avvengano altri omicidi: non vuole rischiare di lasciarsi alle spalle un mistero non risolto, ma il destino gli ha riservato una spiacevole sorpresa, e si trova ad affrontare il suo caso forse più difficile. Lungo il greto di un fiumiciattolo del Chianti, in località Passo dei Pecorai, proprio a pochi chilometri da casa sua, viene scoperto il cadavere di una ragazza. Nessuna denuncia di scomparsa, nessun documento d'identità, nessun testimone, nulla di nulla. Si avvicina il due di aprile, il suo sessantesimo compleanno, dunque il suo ultimo giorno di lavoro, e il commissario comincia a temere che quel delitto, dietro il quale sembra nascondersi qualcosa di disgustoso, resti impunito. Il tempo passa, e non emerge niente che aiuti l'indagine. Bordelli è sempre più amareggiato, non può sopportare che i colpevoli restino in libertà, e nonostante tutto giura a se stesso di trovarli...
Un uomo alle prese con i dentisti, un altro con i mutui bancari, entrambi esasperati e alla fine beffati. Un inquietante vicino di casa. Una imprevedibile trappola per ubriachi. L'intensa lettera alla figlia di un padre che ha speso la vita nei Servizi Segreti. Una bambina vittima di un padre orco. Due ragazzi che si avventurano di notte nei segreti di una biblioteca. Il lato buio di una vita normale... E tanti uomini e donne ancora, di questo e dell'altro mondo, tutti abitanti di un pianeta popolato di personaggi affascinanti, comici, drammatici, misteriosi, violenti o dolorosamente inermi, tutti a loro modo ribelli. Storie e destini che chiedono di essere ascoltati.
Un uomo ormai adulto che rimane legato alla casa della sua infanzia tra i boschi, lasciata misteriosamente in tutta fretta un Natale di tanti anni prima; il tormento del Sommo Poeta, alle prese con l'amore impossibile tra Paolo e Francesca e con la disperata ricerca delle parole giuste per immortalare la loro storia; la strana eredità di una zia mai conosciuta, che porta il protagonista nella profonda campagna toscana; Dino Campana all'alba del giorno in cui vengono stampati i Canti Orfici; e poi ancora un vecchio mercante in un villaggio ai margini del deserto, a cui una fanciulla si rivolge per avere consolazione del proprio amore puro, sincero e sfortunato; un uomo che torna di nascosto nel ventre medievale di Firenze, prima che venga distrutta per far posto a una piazza... Sono tante le vicende che si intrecciano in queste pagine. Racconti fantastici, drammatici, oscuri, divertenti, delicati, che esplorano gli infiniti angoli dell'animo umano seguendo sentieri narrativi diversi, accomunati da una grande passione per le storie e dalla voglia inesauribile di raccontare.
Sono i tempi turbolenti e controversi di Nerone, Roma ha già subito l'incendio di cui è stato accusato lo stesso imperatore, che a sua volta ha fatto ricadere la colpa sui cristiani. In quegli anni, un uomo ormai anziano, console per tre anni consecutivi sotto Tiberio e poi governatore in Samaria, scrive una lunga lettera alla sorella, l'amata Drusilla che vive nella lontana Britannia, per raccontarle di un incontro avvenuto trent'anni prima con una schiava arrivata dalla Giudea, terra di paesaggi infiniti oltre i quali la mente spazia in un oceano di sogni e dove può nascere un uomo chiamato Gesù. La schiava gli viene offerta durante la sua permanenza a Capri, dove Tiberio si è ritirato, e la notte che trascorre con quella donna diversa da tutte le altre, una notte straordinaria capace di sovvertire i suoi pensieri, rimane chiusa nel sarcofago della sua memoria, fino al momento in cui disseppellirla diventa una necessità. Ma non è tanto la schiava a rendere il console così profondamente inquieto: è quello che lei, con la sua storia di donna che ha incontrato il Cristo e ne è rimasta sconvolta e affascinata, gli ha fatto capire con una chiarezza estrema. Il mondo in cui ha creduto e ancora crede è arrivato alla fine e sta per aprirsi una nuova era. E proprio questa inquietudine getta luce su quello che è stato un cruciale periodo di transizione, come lo è drammaticamente anche il nostro.
Firenze, dicembre 1967. L'Alluvione è passata da poco più di un anno, lasciando a sua memoria una spessa riga nera sui muri dei palazzi, ma la vita in città ha ripreso a scorrere con i ritmi di sempre. Il commissario Bordelli è appesantito dai rimorsi di una faccenda non lontana nel tempo e dal desiderio struggente di una donna che ha perduto. Il ricordo di sua madre, scomparsa ormai da diversi anni, lo avvolge di dolce malinconia. Nel freddo di dicembre, in una villa sulle colline, un uomo molto ricco e benvoluto da tutti viene ucciso con un fioretto, e l'assassino non lascia nessuna traccia. Alle prese con questo difficile caso, Bordelli cercherà di scovare un minimo indizio che possa metterlo sulla buona strada per inchiodare il colpevole, ma nel frattempo si troverà a vivere situazioni del tutto inaspettate... e a dominare ogni cosa saranno i fantasmi del passato.
Questa raccolta riunisce i racconti più "neri" di Marco Vichi. Vi si ritrovano le sue atmosfere e i suoi personaggi, e quella sua capacità di farsi ascoltare mentre narra vicende quotidiane e terribili dove all'improvviso qualcosa si incrina, un meccanismo si inceppa, e a poco a poco tutto diventa follia, assurdità, mistero, fino al piccolo, spesso del tutto inaspettato colpo di scena finale. Come in "Amen", in cui un giovane ricco e nullafacente, che si gode l'eredità di famiglia senza un pensiero e senza un impegno, viene aggredito da un ometto bizzarro, che lo accusa di avergli ucciso l'amico più caro, il suo unico affetto. Eppure il ragazzo è certo di non aver mai fatto del male a nessuno... O in "Mio figlio no", dove l'ossessione di un padre che teme l'omosessualità del figlio adolescente spinge l'uomo a una decisione crudele. O ancora in "Puttana", una vicenda di sesso e vendetta ambientata nel famigerato villino romano frequentato dai gerarchi fascisti e dal Duce stesso, dove va a lavorare la giovane Simonetta, in arte Sissi, che ha un sogno segreto...
Cosa si è disposti a fare pur di conquistare la fama e il successo? Qual è il confine oltre il quale si perde, insieme alla dignità, anche se stessi? Un aspirante scrittore si troverà inaspettatamente di fronte a un bivio di fausti memoria.
Rocco trascina la sua misera esistenza sotto i ponti lungo l'Arno. Un'esistenza fatta di vino a poco prezzo, miseria e cartoni nei quali avvolgersi quando scende la sera, per difendersi da un freddo che è prima di tutto dentro di lui. C'è stato un tempo, prima della seconda guerra mondiale, in cui Rocco è stato un ragazzo felice, con un lavoro, un amico fidato, Rodolfo, e una donna amatissima, Anita. Ma poi tutto è crollato: Rodolfo con l'inganno gli ha portato via Anita, che è finita a fare la prostituta a Torino, dove ha trovato una morte orribile. E la guerra ha spazzato via tutto. Ma adesso Rodolfo è tornato, e per Rocco è il momento di ottenere vendetta.
È la primavera del 1967. L'alluvione di novembre, con il suo strascico di tragedie e di detriti, sembra essersi placata e Firenze comincia di nuovo a respirare. Ma non il commissario Bordelli. Per lui non c'è pace dopo un fatto che gli è successo. Indagando sull'omicidio di un ragazzino, si è scontrato con i poteri occulti della massoneria ed è stato costretto alla resa con un "messaggio" molto chiaro: lo stupro di Eleonora, la giovane commessa con cui aveva appena intrecciato una relazione appassionata, e una lista con i nomi di tutte le persone a lui più care. Sconfitto e amareggiato, Bordelli si è dimesso dalla polizia e ha lasciato San Frediano. Che altro avrebbe potuto fare? si chiede nel silenzio della casa sulle colline. Continuare a fare il poliziotto sapendo che non sarebbe mai riuscito a mettere in galera gli assassini? Adesso trascorre le giornate cucinando, facendo lunghe passeggiate nei boschi, imparando a far crescere le verdure nell'orto. Il pensiero di quella resa, di quella violenza senza giustizia, però, non lo abbandona. Ma il destino, in cui fino ad ora non ha creduto, gli offre inaspettatamente l'occasione di fare i conti con il passato, e Bordelli non si tira indietro.