Anita ha un grande sogno: studiare musica e diventare una violoncellista. Questo avvincente e toccante racconto è ispirato alla storia vera di una delle ultime sopravvissute dell'orchestra femminile di Auschwitz, la violoncellista ebrea-tedesca Anita Lasker-Wallfisch (Breslavia 1925). La morte dei genitori ad Auschwitz porta lei e la sorella Renate in orfanotrofio. Dopo un tentativo di fuga in Francia, sono deportate ad Auschwitz a fine 1943, poi, in seguito all'avanzata russa, trasferite a Bergen-Belsen e liberate dagli inglesi nell'aprile 1945. Nell'immane tragedia della Shoah è la musica a salvare Anita dall'abisso, quella musica che le vibra dentro e che dopo la liberazione le regalerà una nuova vita di concertista, fatta anche di dolorosa memoria.