Storie di piccoli pazienti e riflessioni sulla sofferenza, la paura e il "prendersi cura" In diretta continuità con "Aiutami a non avere paura" di Cristiana Voglino - dedicato all'esperienza di accompagnare i più piccoli nelle malattie gravi - questo volume - scritto da tre professioniste del mondo educativo, a loro volta madri - riflette sulla realtà della malattia e della morte dei bambini, figli o pazienti, sul prendersi cura, sul "supportare" e "sopportare" la sofferenza, accrescendo la propria capacità di reagire. Prefazione di Duccio Demetrio. Postfazione di Rossana Becarelli.
L'esperienza della malattia grave di un bimbo ci coglie impreparati: è sconvolgente, incomprensibile.
Cristiana Voglino racconta la ricerca di senso e di aiuto negli, umanissimi, scambi con le persone incontrate in ospedale – altri genitori e bimbi, ma anche medici, chirurghi, infermieri, maestri, psicologi, terapisti della riabilitazione… – con storie e riflessioni che toccano nel profondo.
Un giorno un bambino affetto da una gravissima malattia, affaticato dalla quotidianità e preoccupato di dover affrontare un domani incerto, è riuscito a dire: "Aiutami a non avere paura".
La sua richiesta di aiuto è risuonata profondamente dentro di me quando, da genitore, ho vissuto la terribile esperienza di un figlio malato e ho dovuto affrontare, a mia volta, la Grande Paura.
Io, questa storia non avrei voluto scriverla, ma le parole hanno preso vita da sole nell'intenso dialogo con le persone incontrare in questo durissimo ma ricco cammino verso quella che chiamo "pedagogia del coraggio".
Cristiana Voglino