L'antica civiltà Maya dominò l'America centrale per più di mille anni, producendo un'architettura e un'arte tra le più raffinate del mondo. Poi scomparve misteriosamente, lasciandosi alle spalle un panorama di rovine nascoste in mezzo alle foreste. Attingendo a recenti ricerche archeologiche e alla decifrazione dei geroglifici, l'autore esamina le varie teorie e le leggende che circondano l'argomento. L'analisi è incentrata sul tardo periodo classico: sovrani ambizioni, nobili impegnati in continue macchinazioni e in guerre devastanti che, insieme all'esplosione demografica, determinarono notevoli pressioni sul terreno coltivabile. Uno studio che svela i complessi aspetti e le motivazioni che hanno determinato il crollo del mondo dei Maya.