Tutta la poesia di Yeats è l'esplorazione, tremebonda e splendida, della divinità, nella sua pienezza poetica, che in quanto tale non esclude buio e ombre. In lui, che sente il divino principalmente nell'uomo, e che guarda con simpatia al Rinascimento, convivono le visioni magiche dell'antico druidismo, il mondo delle fate e dei demoni delle selve dell'antica Irlanda, e un cristianesimo non dogmatico e non assoluto, anzi, lucidamente eretico, originalissimo. Con questa scelta antologica, che prende il titolo dalla famosa Navigando verso Bisanzio, il lettore correrà nelle pagine di un grande poeta visionario: dalla partenza per mare verso la sacra Bisanzio all'incanto dei cigni selvatici che scompaiono in cielo, dai misteri della Torre in cui si cela quello della vita stessa, al mondo delle "Mille e un notte" in cui Yeats ci fa sentire le voci che nel buio dettano la luce dei versi. La scelta fatta da un poeta, Roberto Mussapi, nell'insieme delle opere di un altro grandissimo poeta, William Butler Yeats.
Il Meridiano offre al lettore tutte le poesie di Yeats, dalla prima produzione, che include liriche suggestive e di grande incanto, spesso legate a temi e leggende irlandesi, a prove più mature che rivelano una capacità visionaria nutrita, oltre che dal grande esempio di Blake, dagli studi occultistici, per arrivare alle ultime raccolte della fine degli anni Trenta. William Butler Yeats (1865-1939), premio Nobel nel 1923, oltre che poeta, fu narratore, drammaturgo e critico. Il Meridiano presenta le traduzioni di Ariodante Marianni, che per questo volume ha rivisto le proprie traduzioni di quattro raccolte già pubblicate nella BUR e ha realizzato appositamente quelle delle altre dieci.