La memoria dell'Olocausto è alla base dell'identità di Israele; la Shoah è presente nella legislazione, nelle preghiere, nei tribunali, nelle scuole, nei monumenti: l'intera società non cessa di definirsi attraverso quella tragedia, una relazione complessa e ambigua che questo libro analizza con precisione. I morti della Shoah hanno un ruolo centrale nel dibattito politico, in particolare in rapporto col mondo arabo: dalla guerra del 1948 a oggi, non c'è conflitto armato implicante Israele che non sia stato definito e concettualizzato in termini legati alla Shoah. La tragedia di Auschwitz, il cui ritorno è sempre percepito come un'eventualità, è diventata il principale riferimento da opporre a un mondo sistematicamente ostile e antisemita: lo Stato di Israele si è così dotato di un'aura di sacralità che lo rende quasi impermeabile.