Un cappellano militare denuncia gli orrori della guerra. Di fronte allo sterminio di migliaia di giovani vite, non si puo' trovare una giustificazione adducendo la scusa che si tratta di difendere i confini della patria e che il sacrificio della propria vita e' un atto di eroismo. A tanta barbarie non ci possono essere valutazioni di opportunita; per questo don Guerrino avra' il coraggio di ribellarsi all'ordine costituito con la convinzione che la guerra non e' in alcun caso ammissibile. E di fronte al generale comandante, il cappellano proclamera' solennemente: Dio e' disgustato degli uomini perche' la guerra e' un atto criminale; essa e' lo strumento con il quale i deboli vengono conculcati dai potenti". Queste parole di Don Guerrino firmeranno la sua condanna a morte come disertore. "