Ma perché, se tutti riconoscono che il gioco è un fattore essenziale della vita, molti non sanno giocare? Eppure, è proprio l'inevitabile tragicità della vita a costringerci ad aprire un varco verso il divertimento. Ci sono casi di pensatori che non sanno giocare ma danno un grande peso al gioco. Non basta allora dire che il gioco è un punto di riferimento costante del pensiero contemporaneo, da Nietzsche a Wittgenstein, da Heidegger a Freud, perché occorre vedere come ciascuno sappia giocare nel suo pensiero e, a nostra volta, saper giocare con il nostro.