Studiosa di diritto di famiglia, Gilda Ferrando fa parte della direzione di varie riviste giuridiche ed è stata membro del Comitato Nazionale per la Bioetica. In questo volume prende in esame la struttura di base della società civile, la famiglia, alla luce degli indirizzi della dottrina e della giurisprudenza. Analizza gli istituti fondamentali del diritto di famiglia, le sue regole e i suoi principi.
Questo libro è la versione “ridotta” del manuale versione maior “Il diritto nel mistero della Chiesa”, edito dalla Pontificia Università Lateranense negli anni ’90.
Si tratta di un manuale universitario, che si affianca al “Codice di diritto canonico commentato” e – insieme a quello – ambisce a diventare testo di riferimento per lo studio di base della scienza canonistica.
Fra tutti i poteri pubblici il potere amministrativo è quello in cui ci imbattiamo più di frequente nel corso della nostra vita: basti pensare all'atto di nascita, all'iscrizione in una scuola pubblica, alla carta di identità. Non solo. Incontriamo la pubblica amministrazione quando dobbiamo sostenere un esame di stato per esercitare una professione, o chiediamo un permesso per costruire una casa. Ma cosa succede quando il comportamento della pubblica amministrazione lede un nostro diritto o un nostro interesse legittimo? A chi spetta giudicare nel contenzioso tra il cittadino e lo Stato? Questo volume fa il punto sulla delicata materia della giustizia amministrativa: la sua evoluzione storica sino alle più recenti riforme.
L'eguaglianza giuridica è un istituto che connota una civiltà, una forma di Stato, un'intera epoca storica. È un concetto sfuggente che in parte si sovrappone e in parte si differenzia da una nebulosa di concetti a lui vicini, come quello di "giustizia". Il volume, firmato da Augusto Cerri, ordinario di Diritto Costituzionale, offre un saggio introduttivo e un piccolo dizionario di voci enciclopediche inerenti al tema, di interesse generale, dell'uguaglianza.
Il volume rende conto delle decisioni del Tribunale della Rota Romana, riguardante il periodo che va dal 1999 al 2003.
Questo volume, che raccoglie oltre tremila voci attinte dai vari rami del diritto e dai resoconti della cronaca politica e giudiziaria, vuol essere uno strumento che aiuti a decifrare il linguaggio troppo spesso ermetico del diritto e della politica: per capire, per esempio, cos'è l'abigeato, che differenza passa fra comminare e irrogare una sanzione, quali sono le conseguenze della legge salica o di un matrimonio morganatico, cos'è una pace fredda, chi sono i neocon, perché il famigerato una bomber si chiama così, in un contesto in cui il significato di termini ed espressioni d'uso corrente, la cui conoscenza viene spesso data per scontata in chi legge o ascolta, può a volte sfuggire.
A quarant'anni dal suo primo intervento sul tema, Bobbio ha raccolto in questo volume i suoi scritti successivi su un problema decisivo per le società contemporanee. Sono dodici scritti nati in occasioni diverse (convegni, conferenze, opuscoli) ma accomunati dall'emergere, costante e organico, di alcune tesi: i diritti naturali sono diritti storici; nascono all'inizio dell'età moderna, insieme con la concezione individualistica della società; diventano uno dei principali indicatori del progresso storico. Come sempre in Bobbio, la ferma passione civile si accompagna a una lucida e sintetica capacità espositiva.
Il volume, curato dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, contiene la storia, la legislazione, i riti, i luoghi e le cose che riguardano il periodo in cui la Sede Apostolica e vacante a causa della morte del Papa.
Francisco de Vitoria - teologo domenicano spagnolo vissuto tra la fine del Quattrocento e il primo cinquantennio del Cinquecento - è considerato il fondatore del diritto internazionale. Nel suo 'De jure belli' del 1539 sostiene che i cristiani possono muovere guerra, che la forza può essere respinta con la forza, che guerra giusta è quella combattuta a seguito di un'offesa e descrive quali sono le azioni considerate lecite in caso di guerra giusta. Davanti alle profondissime novità che caratterizzano i suoi anni Vitoria fornisce una versione profondamente innovativa del tema medievale della guerra giusta, e la colloca in una originale visione, universale, razionale e giuridica, dell'ordine internazionale.