
Che cos'è la filosofia in pratica nella forma professionale della consulenza? Quali competenze e qualità umane deve avere il consulente filosofico? Come distinguerlo dallo psicoterapeuta? Docenti e "filosofi pratici", impegnati professionalmente dentro e fuori le istituzioni, si sono confrontati sulla nuova ragion d'essere della filosofia come consulenza, verificandone i percorsi anche alla luce delle più recenti acquisizioni in Italia. Prospettive differenti contribuiscono a rendere interessante il discorso, inteso a ripensare la filosofia come autentica esperienza di saggezza pratica.
Si raccolgono in questo volume una serie di ricerche riguardanti alcuni problemi ed alcune tematiche del pensiero italiano della prima metà del Novecento. Abbiamo preferito intercettare le questioni direttamente nell'opera di quei pensatori italiani che se ne fecero carico, che le approfondirono e che, non meritando di esser considerati come meri ripetitori né come inseguitori di mode, seppero proporre interessanti prospettive d'indagine. Si tratta di interpreti che furono in grado di cogliere come pochi il nucleo delle questioni che poneva il loro tempo e tutti furono in grado di interpretare le diverse problematiche in maniera originale, apportando, lo si vedrà nei vari saggi, un decisivo contributo alla chiarificazione delle questioni che affrontano. È un peccato che alcuni di questi pensatori siano perlopiù sconosciuti o trascurati e non soltanto all'estero, ma anche in Italia ed è ancor più grave che la maggior parte delle loro opere eccettuati alcuni degli autori qui proposti siano divenute o stanno per diventare introvabili rarità bibliografiche per soli collezionisti o appassionati estimatori.
Il positivismo italiano è stato di solito un ottimo sparring partner per ben più agguerriti e robusti lottatori teoretici che, nel prendere le distanze da esso, hanno trovato anche l'occasione per caratterizzare in modo originale la propria prospettiva: l'idealismo prima, il marxismo poi, ed insieme ad essi tutta una serie di correnti che hanno segnato la storia della filosofia italiana dall'Unità ad oggi (spiritualismo, neotomismo, esistenzialismo, per finire con l'ermeneutica), hanno contribuito in modo convergente a creare una "cattiva stampa" del positivismo italiano, magari per contrapporgli più nobili e degni parenti di schiatta europea.