
I principi del cooperative learning si integrano con i presupposti dell'educazione linguistica, dando vita ad un progetto di "laboratorio" per lo sviluppo della competenza linguistica nella scuola primaria, che vede in primo piano l'alunno con il suo bisogno di utilizzare la lingua per comunicare in un clima di confronto e di sostegno reciproco.
Uno dei più rilevanti problemi che gli insegnanti devono affrontare è quello dell'insuccesso scolastico e sociale. Quali fattori influiscono maggiormente sui comportamenti degli alunni e giocano un ruolo decisivo sull'esito dell'apprendimento? In che modo le auto e le etero percezioni supportano lo sviluppo o, piuttosto, interferiscono in modo negativo? Quanto sono importanti gli interessi e le influenze sociali per capire la motivazione e il comportamento accademico? Il libro presenta una documentata ed aggiornata rassegna delle principali teorie al riguardo, per interpretare il fenomeno indagato. Lo scopo del lavoro è di fornire elementi utili alla comprensione delle ragioni dei fallimenti individuali per progettare adeguate strategie di intervento.
DESCRIZIONE: Il dramma ruota attorno al decreto di Creonte che vieta la sepoltura di Polinice, e si sviluppa dal contrasto tra le leggi scritte della pólis e le leggi non scritte, da sempre esistenti nell’animo umano. È proprio a queste che si appella Antigone per giustificare il gesto di sepoltura del corpo del fratello. In tale contrapposizione la critica ha visto, di volta in volta, l’alternativa tra i valori dello Stato e quelli della famiglia, tra la politica e la religione, tra il mondo degli uomini e quello guidato e ordinato dagli dei, tra la ragione di Stato e la coscienza individuale. Sono tutte letture possibili e motivate; esse colgono un aspetto della problematica sviluppata dalla tragedia.
Questa nuova edizione commentata mostra la «valenza ossimorica» del testo di Sofocle, il suo declinarsi accostando concetti antitetici: l’uomo è, insieme, éupolis (fa grande la patria) e ápolis (senza patria), pantopóros (capace di tutto dal punto di vista del movimento) e áporos (incapace di muoversi, bloccato), deinós (grandioso e terribile). Una tessitura linguistica che svela l’andamento dialettico della tragedia – una dialettica senza conciliazione divenuta modello della condizione umana.
COMMENTO: La celebre tragedia in un'edizione commentata per il lettore comune, gli studenti, i docenti.
GIAN ENRICO MANZONI è docente di Didattica del Latino nella sede bresciana della Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica e insegna Letteratura greca e latina nel Liceo classico Cesare Arici di Brescia. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche sia di Letteratura greca, riguardanti Omero e Sofocle, sia di Letteratura latina, dedicate ad autori come Ennio, Cinna, Cornelio Gallo, Virgilio, Ovidio, Plinio il Vecchio e Quintiliano. Per la Morcelliana è autore della Postfazione alla nuova edizione del saggio di V. Ehrenberg, Sofocle e Pericle (2001).
La storia del cinema europeo, dal neorealismo al Sessantotto, è anche la storia di una serie di problematiche legate alla vita e allo spirito. Il neorealismo rappresenta il primo squillo della rivoluzione estetica dalla quale nasce il cinema moderno. La «politica degli autori» a livello teorico, la successiva nouvelle vague e soprattutto il «nuovo cinema» d'autore affermatosi a livello planetario negli anni Sessanta, non rappresentano, come molti sostengono, solo una «forma» nuova. La «forma» naturalmente ha una rilevanza non trascurabile. Ma se oltre alle questioni meramente formali, ampliando il campo di osservazione, si evidenziano le tensioni etiche presenti nelle opere cinematografiche, ne viene fuori una storia molto più complessa, caratterizzata da una forte tensione filosofica, morale e spirituale. Il neorealismo è animato dal desiderio di guardare in faccia le tragedie umane, e il passo successivo compiuto dalla ricerca del cinema d'autore europeo orienta lo sguardo cinematografico verso la descrizione della libertà di autodeterminazione, tratto peculiare della modernità, le cui conseguenze sono intimamente connesse con le filosofie dell'esistenza proprie dell'età dell'eclissi del sacro. Alla conclusione dello straordinario decennio - gli anni Sessanta - di effervescenza, originalità, profondità e creatività incarnate dal cinema d'autore europeo, proprio nel ribollente crogiolo culturale del Sessantotto, alla disumanizzazione estetica finisce per legarsi una virulenta ideologia politica, anticristiana e impegnata a rappresentare la «privatizzazione esistenziale». Il cinema diventa militante, a stretto contatto con la realtà ribollente. La macchina da presa deve riprendere l'esistenza nella maniera più spontanea possibile, partecipando così al cambiamento, saldando tecnica e ideologia.
L'opera, corredata da itinerari di comprensione, legislazione di attuazione e giurisprudenza costituzionale, vuole proporsi quale strumento agile per la "lettura critica" del testo della Carta costituzionale e rispondere, così, tanto alla crescente esigenza di un arricchimento dell'offerta didattica per l'insegnamento del Diritto Pubblico e del Diritto Costituzionale nei corsi universitari, quanto al desiderio sentito da chi, privato cittadino o chiamato ad operare nelle pubbliche amministrazioni, vuole acquisire più consapevolezza del testo costituzionale. Gli itinerari di comprensione, con collegamenti ipertestuali graficamente evidenti, percorrono il testo costituzionale illustrandone il contenuto, dai principi fondamentali ai diritti civili, politici e sociali; dalla organizzazione dei poteri dello Stato alle garanzie giurisdizionali ed alle Regioni. Gli itinerari di comprensione che accompagnano sistematicamente la lettura del testo costituzionale sono contrassegnati dal simbolo della lente; ogni rinvio alla legislazione e alla giurisprudenza utilizza il simbolo del codice e della bilancia. La selezione delle leggi che alla Costituzione hanno dato attuazione è rigorosamente funzionale alla loro attitudine a specificare o sviluppare il significato dei singoli disposti costituzionali, evidenziando così gli effetti che la legge fondamentale produce sull'ordinamento sottostante. Conclude il volume un percorso bibliografico di approfondimento e l'indice analitico.
Si dice che ogni assistente sociale - quelli di cinquant'anni fa sicuramente, ma anche quelli di oggi - ha consumato sette paia di scarpe, per comprendere le storie delle persone e delle comunità, per comprendere la sofferenza, il disagio, per riallacciare relazioni, suscitare e orientare risorse capaci di offrire sollievo, per ricostruire il tessuto sociale. Sette paia di scarpe hanno condotto gli assistenti sociali a esplorare ogni miseria fin dall'inizio della storia repubblicana del nostro Paese. Sette paia di scarpe ci sono volute per arrivare a ottenere il riconoscimento della professione, essenziale a chi ha meno, ma spesso ignorata dai potenti che hanno molto. In sette capitoli l'autice ripercorre la sua storia e insieme la storia di tutto il servizio sociale.
Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno modificato in modo profondo molti ambiti della nostra vita, solo la scuola sembra esserne rimasta immune. Dietro a questo apparente immobilismo, tuttavia, sono in atto rilevanti cambiamenti e l'innovazione nelle tecnologie per la didattica trasformerà in modo profondo il modo in cui nelle nostre scuole si insegna e si apprende. Spesso un fattore critico in questi processi di cambiamento è la scarsa consapevolezza da parte dei docenti dei modi in cui le nuove tecnologie possono essere impiegate. Questo volume si propone come una guida per orientarsi nel campo di quelle, tra le nuove tecnologie, che possono trovare una collocazione utile e ben motivata nella didattica. Gli oggetti di cui si discute forniscono un panorama completo dell'evoluzione del mondo digitale: comprendono i fenomeni che riguardano direttamente la scuola (contenuti didattici digitali, lavagne digitali e superfici interattive, e-book) e quelli che fanno parte dell'esperienza mediatica degli studenti nell'ambiente familiare e sociale (videogiochi, social network, Second Life). Ciascun capitolo affronta una particolare tecnologia, ne descrive struttura e funzionamento valutandone l'impiego dal punto di vista didattico, infine presenta esperienze in cui insegnanti e docenti hanno svolto attività innovative.
Pagine Facebook di ambasciate con migliaia di like, summit internazionali in diretta su YouTube, blog scritti da diplomatici, profili Twitter di ministri degli esteri e capi di stato. Negli ultimi anni, numerosi governi stanno utilizzando gli strumenti del Web partecipativo per promuovere i propri interessi strategici all'estero. L'uso dei social media per comunicare e interagire con l'opinione pubblica sta rivoluzionando una delle professioni più tradizionali: il diplomatico, in passato pronto a trincerarsi dietro il consueto "no comment", ora si avvale sempre più attivamente di internet per instaurare un rapporto diretto con i cittadini che, grazie alle nuove tecnologie, riescono ad avere un peso maggiore nei processi decisionali e che possono diventare dunque un ottimo alleato, o un insuperabile ostacolo, anche nella gestione dei rapporti tra le nazioni. Attraverso l'approfondimento di numerosi esempi e tecniche di comunicazione, il volume illustra l'innovativo uso dei social media in diplomazia per influenzare l'opinione pubblica, promuovere l'immagine degli Stati e perseguire gli obiettivi strategici nel panorama della nuova geopolitica digitale.
Cosa significa "Servizio pubblico"? Quali gli obblighi, quali i limiti di chi lavora in Rai? Una risposta priva di retorica la offre Jader Jacobelli. Da casi concreti una bussola per orientarsi sul modo di fare informazione, di raccontare la politica, di divertire, di usare correttamente l'italiano, di rispettare i minori. Un libro da leggere, da rileggere, su cui riflettere. Il volume, scritto per chi ha la responsabilità di operare nel Servizio pubblico, è utilissimo a chi si chiede cosa debba ricevere in cambio del canone.