Hillary Van Wetter aspetta di essere giustiziato nel carcere della Moat County, Florida. È accusato dell'omicidio di Thurmond Call, uno sceriffo che ha ucciso per odio razziale ben sedici neri. Ma Charlotte Bless, appassionata di casi estremi, ha scritto una lettera al "Miami Times" sostenendo che si stava per condannare a morte un innocente, e il giornale, fiutando la pista, manda i suoi due migliori reporter nella Moat County. Sono Ward James, malinconico quanto ossessivo nella sua ricerca della verità, e il brillante e spregiudicato Yardley Acheman. Con l'aiuto di Charlotte i due conducono un'inchiesta che porta alla liberazione del detenuto e gli vale il premio Pulitzer. Ma un giornale rivale sente puzza di imbroglio. Da cronaca giudiziaria il romanzo vira verso il dramma, e ciascuno dei protagonisti si troverà a specchiarsi negli incubi della propria coscienza. Tutto sotto gli occhi di Jack James, il ragazzo che i quotidiani, più che scriverli, li consegna tutte le mattine all'alba; che fa da autista alle due star del giornalismo e ne vive e racconta le imprese, con lo sguardo stupito e distaccato di un uomo-bambino.
Il mondo devastato dell'Undici settembre, le inquiete solitudini della famiglia di un sopravvissuto al crollo delle torri e la paradossale normalità di un terrorista che si prepara al martirio.
Dentro le torri e dentro gli aerei che le distruggono, Don DeLillo racconta l'America del nuovo secolo, il trauma, la paura e i rituali per esorcizzarla.
Culla e Rinthy, due fratelli che vivono all'inizio di questo secolo nel Sud degli Stati Uniti, sono amanti e hanno un bambino che, appena nato, viene abbandonato da Culla nei boschi. Rinthy parte alla ricerca del piccolo, che nel frattempo è stato raccolto da un calderaio ambulante e affidato a una balia. Nel frattempo anche Culla parte alla ricerca della sorella. Ha così inizio un vagabondaggio parallelo nella poverissima regione dei monti Appalachi dove ogni incontro rappresenta un pericolo, ogni viandante un potenziale assassino. Ma i due fratelli affrontano la strada con una sorte di testardo candore, con un'innocenza disperata che li porta fino in fondo al loro terribile destino.
Dieci racconti di Dashiell Hammett, uno degli innovatori della letteratura noir americana. Nel filone hard-boiled, diventano maggiormente centrali le psicologie dei personaggi, con i suoi duri e ruvidi detective, e la descrizione realistica della società, amara e spietata. Il tutto è descritto da Hammett in uno stile sobrio, essenziale, corrispondente all'intento di rappresentazione obiettiva, e con una punta di quel cinismo che non consente di indulgere in idealismi, sentimentalismi e ipocrisie.
Il primo racconto narra di due uomini che frequentano un ristorante straordinario con una clientela esclusiva: non si può che restare estasiati nell'assaggiarne i piatti, ma quello che più di tutti lascia senza parole e preda di un incontenibile desiderio di gustarlo di nuovo è proprio la specialità del cuoco Sbirro. Peccato che ogni volta che viene servita... Nel secondo racconto un uomo alla disperata ricerca di un impiego lo trova finalmente tramite un'inserzione da parte di un anonimo datore di lavoro: un compito apparentemente del tutto inutile in cui lui si butta con determinazione ed entusiasmo finché un giorno gli si presenta il principale a chiedergli di fare qualcosa d'altro che lui non potrà rifiutare.
Lester Ballard, il protagonista di questo romanzo, è uno dei tanti "poveri bianchi" che popolano le catapecchie e i cortili del Sud rurale, le campagne fuori del tempo dove la Storia è scandita dai linciaggi e dalle pubbliche impiccagioni, dove la promiscuità e l'incesto sono la regola, dove la miseria e l'abiezione rendono incongrua, quasi surreale, la sporadica comparsa di un'aula di tribunale o di una stanza di ospedale. Nello spazio di una breve gelida stagione, Ballard, il contadino solitario, amante della caccia e del whisky fatto in casa, si trasforma in un animale da preda: da feticista a stupratore, ad assassino, a necrofilo. Le scorribande sempre piú sanguinose di questo serial killer controcorrente hanno come cornice la natura violenta e il paesaggio incantato delle montagne del Tennessee, e a commentarle è un coro di personaggi che, come sempre, attinge a quel museo degli orrori che è l'immaginazione di uno scrittore peraltro capace di insospettate, improvvise delicatezze.
Questo non è il racconto dell'onda furiosa della Grande Storia sul destino di un popolo. Non solo questo. È una storia piccola, che ha il nome e il volto di una bambina. Zubaida vive nel deserto dell'Afghanistan, in un villaggio che la "guerra al terrore" non ha ancora travolto. Ha nove anni. Non sa niente del mondo oltre il suo villaggio, poco della travagliata storia del suo paese, dei cingolati dell'Armata Rossa, della lotta dei mujaheddin, del regime dei talebani che ha proibito anche gli aquiloni, degli elicotteri con la bandiera a stelle e strisce. Cammina danzando, a piedi nudi, al ritmo di una musica che le suona dentro. Ma non dopo quel giorno. Non da quando un terribile incidente le ha ustionato le mani, il viso, il corpo. Da allora, la musica si è spenta. In un paese privo della più elementare assistenza medica, e in cui la vita di una figlia femmina vale ben poco, non sembra una fortuna che Zubaida sia sopravvissuta. Ma non per suo padre, non per l'ostinata determinazione di un uomo disposto a tutto pur di non arrendersi. Dovesse camminare fino all'inferno per salvare quella bambina ferita, piagata, fasciata in mille bende, che ora urla per affermare la propria esistenza. Fino ai campi militari degli americani, con le loro regole incomprensibili. Fino a oltrepassare la linea di demarcazione tra due culture, tra "loro" e "gli altri". Perché Zubaida possa tornare a danzare al ritmo della sua musica.
Frank Lucas ha trascorso gli anni Settanta rifornendo di droga la sua Harlem. Con un piccolo dettaglio: per fare arrivare la polvere bianca sulle strade di NY ha usato le bare dei marines uccisi in Vietnam. Si dice che una partita di eroina particolamente abbondante sia tornata in America con lo stesso aereo di Henry Kissinger, in visita in Cambogia. Lucas ha fatto la vita del gran signore, amico di politici, pugili e cantanti, ma è anche stato capace di uccidere un uomo con le sue mani. E ancora oggi, dopo ventisette anni di carcere, basta un lampo improvviso nei suoi occhi per terrorizzare chiunque. American Gangster è la sua storia, ma è anche la storia di NY, esplorata con la cura e l'amore profondo del grande reporter di strada. Dal nuovo re delle Triadi di Chinatown al solitario rapinatore irlandese di Hell's Kitchen; dagli angoli piú malfamati del Lower East Side alle strade notturne esplorate da improvvisati e imberbi taxi driver, fino al mondo della prostituzione d'alto bordo.
Ambrose Zephir ha cinquant'anni, fa il pubblicitario, e vive in una piccola casa vittoriana piena di libri. È sposato con Zipper, avida lettrice di ogni cosa, ma con una passione smodata per "Cime tempestose". Alla vigilia del suo cinquantesimo compleanno scopre di avere una malattia incurabile. Gli resta un mese di vita: trenta giorni, non di più. E Ambrose decide di partire. Abbandona tutto e, insieme a Zipper, intraprende un viaggio. Un viaggio intorno al mondo, in tutti i luoghi che ha amato e dove avrebbe sempre voluto andare, seguendo un rigoroso ordine alfabetico. Da Amsterdam a Zanzibar, da Berlino alle piramidi di Giza, passando per la torre Eiffel e Parigi, la città che ha assistito al loro primo incontro. E mentre i giorni scorrono lettera dopo lettera, Ambrose e Zipper si godono ogni istante, tra i ricordi e un presente irreale, passeggiando insieme per le strade del loro amore, visitando antiquari in cerca di libri preziosi, ascoltando vecchi cantastorie di strada. Fino a Istanbul, quando il loro viaggio prende una piega inaspettata.
Clare incontra Henry per la prima volta quando ha sei anni e lui le appare come un adulto trentaseienne nel prato di casa. Lo incontra di nuovo quando lei ha vent'anni e lui ventotto. Sembra impossibile, ma è proprio così. Perché Henry DeTamble è il primo uomo affetto da cronoalterazione, uno strano disturbo per cui, a trentasei anni, comincia a viaggiare nel tempo. A volte sparisce per ritrovarsi catapultato nel suo passato o nel suo futuro. È così che incontra quella bambina destinata a diventare sua moglie quando di fatto l'ha già sposata, o sua figlia prima ancora che sia nata...
Accumuliamo ogni giorno scoperte scientifiche straordinarie e vediamo applicare tecnologie incredibili. Vendiamo ovuli e sperma a caro prezzo via Internet. Possiamo sottoporre il nostro partner a un test per scoprire se ha qualche malattia genetica. Viviamo in un'epoca in cui il 20% dei nostri geni è di proprietà di qualcun altro, un laboratorio privato, una multinazionale farmaceutica, una università: dunque un ignaro cittadino e i suoi familiari possono diventare oggetto di una caccia all'uomo; o meglio, di una caccia al suo prezioso codice genetico. Quello che sta già prendendo forma è uno scenario che sorprende, affascina e inquieta. Per farcelo vivere, Michael Crichton fonde in maniera originale le sue invenzioni narrative alle nuove frontiere della biotecnologia. Ci fa entrare in un mondo dove nulla è più come sembra. Next dimostra che il nuovo mondo genetico può sorprendere in ogni momento, cambiando le vite degli individui. L'incontro e lo scontro tra le nuove frontiere della scienza e la nostra esperienza quotidiana sfidano il nostro senso della realtà, con invenzioni ora comiche ora bizzarre, ma più spesso terrificanti.