In quartiere di Washington, Derek Strange, ex poliziotto, ha la sua agenzia investigativa. Tutti i mercoledì sera, Strange allena una squadra di football. È una strana squadra, composta da ragazzini che lui cerca disperatamente di sottrarre alla strada. Tra loro, anche Joe Wilder, dieci anni, niente padre e una madre che ha troppi guai per occuparsi di lui. Ma Joe non riuscirà a diventare grande. La morte, una morte ingiusta e violenta, lo aspetta davanti a un chiosco dei gelati. Strange non si dà pace. Non è un omicidio qualsiasi, qualcuno ha ucciso uno dei 'suoi' ragazzini. Qualcuno deve pagare...
In questi racconti - che si dicono 'doppi' in quanto ciascuno di essi ha una parte prima e una parte seconda, in qualche modo dipendente dalla precedente e tuttavia da essa distante nel luogo e nel tempo - la matrice autobiografica è ben evidente, e prende spunto da un viaggio dello scrittore a Londra nel 1849. Scritti per i periodici "Putnam's" e "Harper's", i racconti sono stati composti tra il 1853 e il 1855.
Per gioco, o forse per caso, Paul Auster ha raccolto in questi ventiquattro racconti aneddoti veri dove la fatalità ha imposto una svolta ai fatti narrati, dando vita a un vero e proprio "esperimento di verità". E così mentre leggiamo queste storie tragiche, fortunate o bizzarre, tutte frutto della "combinazione", scopriamo una insolita legge di natura: la realtà, come una divinità capricciosa che si diverte alle nostre spalle, lega e accosta gli eventi più insignificanti creando una nuova realtà che ci conforta, ci distrugge o ci diverte. Il volume comprende anche il celeberrimo "Racconto di Natale" di Auggie Wren tratto da "Smoke & Blue in the face".
Da trent'anni, da quando la rivoluzione sessuale ha bussato alla sua porta, il professor David Kepesh tiene fede al suo giuramento: non avere mai una relazione stabile con una donna. Ma un giorno, nell'aula del suo corso di critica letteraria all'università, entra Consuela Castillo, ventiquattrenne di una bellezza conturbante, una ragazza cubana alta e affascinante che scatena il desiderio e la gelosia del maturo professore.
Tra il 1830 e il 1840, il romanticismo tedesco è al suo apice. Personalità brillanti come Robert Schumann e la pianista Clara Wieck Schumann incarnano le glorie e gli eccessi di quest'epoca. Robert, allievo del padre di Clara, la prende in sposa. Diciassette anni dopo, e dopo 8 figli, Clara fugge con Brahms, mentre Robert muore solo e abbandonato, all'età di 46 anni, in un manicomio. Landis racconta questa storia d'amore e di autodistruzione seguendo un rigoroso ordine cronologico e dando voce ai numerosi personaggi che ne furono protagonisti o semplicemente vi assistettero.
Siamo a Vienna negli anni Trenta. Hitler e Stalin si stanno dividendo l'Europa. Gli ebrei, come giocattoli nella bufera, vedono scompigliarsi le loro vite. Questa è la storia di quattro amici viennesi che dopo l'invasione nazista dell'Austria devono decidere della propria esistenza. Un racconto dal vero, dove i fatti e i nomi sono rigorosamenti reali e ogni riferimento è necessariamente voluto (pp. 112).
Daniele Hoenigsberg è nato a New York nel 1970 e ha studiato a Londra, dove si è laureato in Filosofia e Scienze della comunicazione con specializzazione in musica alla Middlesex University e alla City University. Vive e lavora a Roma.