Il titolo può indurre in errore. Nel romanzo di Tristram Shandy si parla poco. Bisogna arrivare fino alla metà del libro per vederlo nascere e alla fine è ancora solo un bambino. Si parla invece molto del padre Walter, un bizzarro personaggio ossessionato dal tempo e dalle tradizioni, un po' meno della madre, dolce, gentile e un po' ottusa, molto dello zio Toby, ex ufficiale dell'esercito, del valletto Trim, progettista di fortezze ideali, della vedova Waldman, che ama Toby e studia tutti gli stratagemmi per farsi riamare, del parroco Yorick, sincero, nemico della gravità, scherzoso ma inesperto della vita che a causa di ciò si fa molti nemici.
Jack Ryan, divenuto presidente degli Stati Uniti, deve affrontare una crisi mondiale senza precedenti. A Mosca, qualcuno ha tentato di uccidere con un missile il capo del SVR, l'ex KGB. Possono essere stati i nemici politici, la mafia russa, agenti delusi del KGB; ma Ryan sospetta che dietro l'attentato ci siano forze ben più temibili. Infatti con il procedere delle indagini condotte da specialisti come John Clark, Ryan scopre che qualcuno in Cina sta tramando per portare a termine un piano sconvolgente: se riuscirà, il mondo non sarà più lo stesso, ma se fallirà, le conseguenze potrebbero essere fatali.
Beckett, Kafka, Ungaretti e molti poeti europei e americani passati al vaglio dell'analisi critica di Paul Auster, volta a scoprire le radici dell'arte e della letteratura. La raccolta di saggi si snoda lungo trent'anni della carriera del narratore e mostra un Auster studioso di poesia e frequentatore di poeti europei e americani.
Gli equipaggi si erano preparati per mesi. La Sydney-Hobart, del resto, era un evento internazionale, una regata classica per le più moderne e sofisticate barche del mondo. Certo non pensavano che quella buriana passeggera che li aveva accompagnati fin dalla partenza avrebbe potuto ostacolarli. Ma il vento non si placava, anzi, continuava a crescere, sino a quando si trasformò in vero e proprio ciclone. Uomini e barche scomparvero fra i flutti. Delle 115 imbarcazioni che erano salpate dal porto della capitale australiana solo 43 giunsero al traguardo.
Il deforme e sanguinario Jean-Baptiste Chandonne, il "lupo mannaro", è finalmente in carcere; ma continua a dichiararsi innocente. E se fosse vero? Una sottile inquietudine inizia a farsi strada in Kay Scarpetta, alle prese con uno dei casi più difficili della sua carriera di anatomopatologa. E questa volta Kay dovrà fare appello a tutta la sua forza interiore, per non cadere nel baratro che le si spalanca davanti e fare i conti con i fantasmi di un passato che continua a tormentarla.
Chaim Potok racconta l'età difficile di sei adolescenti, tre ragazzi e tre ragazze colti in un momento di crisi. Incontriamo un ragazzo che per un incidente ha perso l'uso di una mano, un altro che vede il padre abbandonare la casa mentre la mamma dà alla luce il fratellino, un terzo che è invidioso del fratellino adottivo appena arrivato dal Pakistan. E poi una ragazza tormentata da una gang e un'altra che vede la madre vedova risposarsi.
Liz e Harper sono gemelle ma, a parte il rosso fiammeggiante dei capelli, non hanno mai avuto niente in comune. Oggi, a 36 anni, Harper è una pittrice, abituata alla fama e alla ricchezza, due figli e un divorzio alle spalle. Liz vive a Longwood Falls: un lavoro da bibliotecaria, tranquille serate con poche amiche, una casa fredda e silenziosa. La tragica morte della piccola Doe, la figlia di Harper, strappa Liz dalla sua routine e la porta a Stone Point dove l'attende un incontro da sempre sognato. Ma l'amore, sentimento che sovverte tutte le regole, non sempre è facile da accettare e la strada che porta alla felicità talvolta può essere tortuosa.
Una passione breve e bruciante dalle immani conseguenze. Le vicende di un'intera famiglia, tra incesti e santità, delitti e prostituzione, atrocità e meraviglie, su un fondo che sembra avere la sostanza terribile e raggiante dei sogni.
L'anonimo di questa "confessione" è un professore e poeta americano, ha cinquant'anni, un figlio adolescente arrivato a due passi dal suicidio, una famiglia devastata, un matrimonio allo sfascio, e conosce un lungo periodo di abulia e abbruttimento. È allora che il figlio - dopo essere stato motore dello sfacelo - riappare come inatteso interlocutore. Il tema comune è la droga, l'ecstasy. Dapprima goffamente, poi sempre più lucidamente, il padre si avvicina, assapora, intensifica il suo rapporto con l'ectasy. L'anonimo estensore di questo "documento" si fa paladino del consumo di ecstasy, ne rivendica la "delizia", ne suggerisce l'uso. Con una nota di Nicholas Saunders.
I casi freddi sono i più pericolosi, niente di più facile del chiuderli sostenendo che il presunto colpevole sia anche un presunto morto. Ma Rosenzweig non molla, e scavando nel passato di Koehler (noto delinquente), ricostruendone la vita e arrivando persino a cenare ogni sera nello stesso ristorante, nella speranza di veder passar sul marciapiede la sua preda, riesce a incastrarlo. Il libro non vive soltanto della caccia al colpevole. Philip Gourevitch offre una galleria di newyorchesi indimenticabili, da Richie Glennon, una delle vittime, a Murray Richman, l'avvocato della mala che accetta di difendere Koehler.