Un libro intriso di memoria. Seguendo con fedeltà le tracce degli uomini, non arrendendosi alle ragioni del tempo, ogni racconto trae in salvo qualcosa o qualcuno: i tanti nomi della neve, un pastore solitario che parla con amore alle sue pecore, paesaggi scomparsi, la storia di un popolo, un giovane legnaiolo la cui esistenza è sconvolta dall'apparizione di una strega bellissima e impietosa, un focolare intorno al quale si raccolgono vivi e morti intrecciando rimpianti e speranze. I ricordi si coagulano in frammenti o si dilatano in narrazioni estese come quella che apre il libro, incentrata sulla lunga marcia verso casa di un uomo uscito dal Lager, gracile scheletro che arranca tra i relitti lasciati dalla guerra.
Nel corso di una ricerca d'archivio Sandro, giornalista, s'imbatte nello scarno resoconto di un episodio dell'occupazione nazista di Roma: la fucilazione di dieci donne che avevano dato l'assalto a un forno. Il fatto, realmente accaduto ma dimenticato dalla storia "ufficiale", a poco a poco diventa un'ossessione per il protagonista che - a cinquant'anni di distanza decide di investigare, parlando coi testimoni, cercando le prove, interrogando i documenti.
Il volume raccoglie tutte le opere creative (impressioni di viaggio, bozzetti, ritratti e immagini) di uno dei protagonisti della vita intellettuale del Novecento. I testi, che Cecchi stesso strutturò nelle nove raccolte qui presentate, mostrano la capacità dell'autore toscano di rifuggire dall'enfasi con un discorso dai toni colloquiali e si caratterizzano per un'eleganza volutamente dimessa, capace di accogliere una gamma illimitata di contenuti.