
Luisa è capocontabile in una fabbrica di giocattoli del Nord Italia. E' una donna di sessant'anni, energica e dolce, molto stimata nel lavoro. La sua solitudine è popolata da pensieri semplici e profondi, da ricordi belli e brutti. Nel complesso è convinta di aver avuto una bella vita. All'improvviso accade qualcosa. Oscure presenze invadono la sua casa: il telefono squilla di stupide telefonate anonime, i ragazzi del bar di sotto la torturano con il chiasso e il rombo delle motociclette; il suo corpo perde l'abituale efficienza. Il suo rifiuto delle cure ha motivazioni profonde. Le sembra più facile fare tutto da sola. Succede allora che lo sprofondare nel buio del destino si trasforma in scrittura.
"Componenda" significa accordo, compromesso, transazione intesa a sanare un contenzioso tra parti. Fa pensare all'accordo tra due privati o, quando non privati, a pattuizioni di poteri occulti, torbidi, segreti. Tutto il contrario della posizione di uno stato di diritto che non compone, ma garantisce imparzialmente contro i torti. E invece, in Sicilia almeno, non si è dato nella storia potere che non si ritenesse parte di una componenda, di fronte ad altri poteri, a danno di chi, per modestia, per debolezza, per isolamento, non riusciva a garantirsi con nessun potere. E lo Stato italiano si aggiusterà a questa pratica tradizionale, nei confronti del brigantaggio, della mafia e dei tanti prepotenti.
La curatrice indaga ogni piega del testo con l'obiettivo di collocare il dettato dantesco nel contesto culturale e storico in cui nacque. I nodi cruciali dell'esegesi vengono discussi in un'apposita sezione alla fine del canto. Ogni canto è provvisto di un'introduzione specifica. Completano l'edizione il rimario e un innovativo dizionarietto teologico.
Un truce fatto di sangue. L'inviato di un giornale popolare di nome Firmino. Un avvocato anarchico e metafisico, ossessionato dalla Norma Base, che assomiglia a Charles Laughton. L'antica e affascinante città di Oporto. Un romanzo che sotto le apparenze di un'inchiesta costituisce una riflessione sull'abuso e sulla giustizia.
Tema e sfondo di questa raccolta di racconti brevi è il mondo editoriale. Le figure canoniche, i ruoli codificati per eccellenza di questo brulicante universo che sembra ruotare unicamente intorno alla propria orbita, vengono sezionati con spietata impassibilità. L'esordiente, il libraio, l'editore, la traduttrice improvvisata, il filologo, il critico stroncatore, l'autore "maledetto", i premi letterari, l'ufficio stampa, tutto viene visto attraverso l'humour di chi, pur consapevole di appartenere a quell'ambiente, non rinuncia a posarvi uno sguardo distaccato e ironico, talvolta amaro fino allo struggimento.
Nella notte dei tempi un popolo osò sfidare Dio. E la Torre della Solitudine, persa tra le dune, è l'ultima testimonianza di quella sfida, ma è anche la promessa di un portentoso evento. Per ritrovarla, per scioglierne l'indicibile mistero, tre uomini si avventurano nel cuore del Sahara. Un archeologo che insegue le tracce di suo padre, un colonnello della Legione Straniera assetato di vendetta, un prete che mette alla prova la sua fede: di fronte alla Torre della Solitudine si compie il loro destino. Mentre dai confini del tempo e dello spazio rieccheggia il più superbo e sconvolgente dei messaggi.
Il volume affianca a una sezione di scritti autobiografici altre sezioni dedicate al filone anticartesiano della letteratura francese, al XVII secolo (il secolo del teatro per antonomasia), a temi e figure del Settecento e dell'Ottocento (rapporti tra pittura e teatro, origini del romanticismo ecc.) e a Baudelaire.
Il volume è insieme interpretazione di tutta l'esperienza mistica dell'Occidente e raccolta di testi mirabili e spesso ignoti. E' un percorso dalle sterminate ramificazioni, che va dalle dottrine misteriche pagane sino a quelle dei Padri della Chiesa, dal rigore dei primi ordini monastici fino alla passione francescana e ai grandi mistici dell'età moderna.