Da una poetessa candidata al Premio Nobel, una nuova opera che evoca con straordinaria forza visionaria una delle figure più affascinanti della storia dell'umanità: Gesù. Ma chi era Gesù? Un folle, un visionario, un poeta, un sognatore? Figlio di Dio e dell'uomo, la sua figura è ancora oggi una delle più enigmatiche della storia.
Uscita in occasione del suo settantesimo compleanno, "Più leggeri dell'aria" è la nuova silloge poetica di Enzensberger. Leggeri sono i numeri, i dolori del passato, il nostro io, il fumo di una sigaretta che doveva essere l'ultima... Niente toni aspri ed estremi, niente lamentazioni profetiche e, soprattutto, nessuna oscurità di senso. Enzenberger tiene fede anche in questo caso alla lezione di Brecht, di cui riprende non solo l'impegno illuministico ma anche la capacità di stupore e commozione per le umili bellezze del quotidiano e i comportamenti umani.
Giuliana Morandini è nata a Udine e vive tra Venezia e Roma. Si è occupata del rapporto tra letteratura e psicoanalisi e di scrittura femminile con E allora mi hanno rinchiusa (1977) e La voce che in lei (1980). Ricordiamo poi i suoi romanzi di atmosfera mitteleuropea: I cristalli di Vienna (1978), Angelo a Berlino (1987), Sogno a Herrenberg (1991), Giocando a dama con la luna (1996); presso Marietti ha pubblicato Sospiri e palpiti (2001) Premio Speciale della Giuria -Premio Rapallo 2002.
Il volume propone una scelta di più di 500 componimenti di Paul Celan rimasti inediti dopo la sua morte. Sin dalla giovinezza Celan ha scritto poesie in lingua tedesca, la sua lingua materna, e ha continuato a scriverne durante la difficile vita di esule prima in Romania e in Austria, poi a Parigi, dove ha vissuto con la moglie Gisèle de Lestrange e il figlio Eric. Le poesie qui pubblicate consentono di ripercorrerne l'itinerario poetico in una successione cronologica parallela alle raccolte edite, con le quali si connettono e si confrontano.
Dai giorni della sua breve vita fino ad oggi i versi di Puskin non hanno mai abbandonato la memoria della Russia. Tradurre Puskin è stato sempre considerato una prova durissima e della più alta importanza, come se dalla conoscenza di questo poeta dipendesse la conoscenza di tutta una civiltà letteraria. I poemi e le liriche raccolti in questo volume delineano un panorama di tutta la sua produzione poetica dal 1815 al 1837.