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Nel 1883, San Giovanni Bosco vide in sogno una nuova città in costruzione nella Regione Centrale del Brasile e dichiarò che sarebbe stata costruita tra i paralleli 15 e 20, come poi accadde. Don Bosco era un sognatore ma allo stesso tempo era esperto di geografia, e ricco di immaginazione spaziale e geografica, disegnava e progettava vere e proprie planimetrie per chiese e scuole. Questo libro vuole presentare Don Bosco in una prospettiva moderna che lo mostra nel suo aspetto più tecnico, di architetto dell'umano e del materiale, le cui competenze e conoscenze pratiche gli hanno permesso di essere innovativo e operativo. Una lettura di Don Bosco che entra in dialogo con l'ingegneria, la chimica, la fisica, la nutrizione, l'economia, la medicina, la psicologia, l'intelligenza artificiale e la politica.
Il testo che giunge alle mani del lettore in questo anno giubilare 2025 è assai prezioso. Esso offre al lettore una degustazione qualificata delle "più belle" lettere di don Bosco, perché si possa toccare con mano lo stile concreto e coinvolgente, la passione educativa e pastorale, l'intelligenza vivace e pratica, il cuore innamorato di Dio e della Chiesa del padre e maestro dei giovani. Duecentocinquanta sono le lettere che l'autore ha selezionato per questa raccolta. Una reale possibilità di apprezzare pienamente l'ampiezza di una missione universale accolta dalle mani di Dio e sviluppata con ardore e intraprendenza da colui che l'ha ricevuta con fede.
Questo libro presenta la vita di Don Bosco in una trentina di brevi episodi: Giovannino saltimbanco, migrante in cerca di lavoro per mantenersi gli studi, l'incontro con don Calosso, gli studi a Chieri, la «Società dell'allegria», l'ordinazione sacerdotale, la nascita dell'Oratorio, la tutela dei diritti dei giovani lavoratori, i Salesiani, i primi ragazzi accolti a Valdocco, l'apertura dei laboratori, le Suore salesiane, i missionari per l'America, la costruzione della Basilica di Maria Ausiliatrice, ecc. Ogni episodio si conclude con una parola chiave da scoprire attraverso un originale gioco linguistico.
A conclusione delle celebrazioni del Bicentenario del "Sogno dei nove anni" di don Bosco, questo libro si propone di approfondire il sogno fatto da Giovannino a nove anni alla luce di un secondo sogno fatto dall'ormai giovane prete a Valdocco, nell'anno 1844. Evidentemente, per un bambino, un sogno, anche se rivelato da Dio, non è facile da assimilare e capire rapidamente. Questo verrà interpretato progressivamente e troverà conferme durante tutte le esperienze di vita, nell'esistenza quotidiana, nella riprova dei fatti accennati nel sogno e nella gradualità degli accadimenti. Ma quando don Bosco ha fatto suo in modo esplicito ed esperienziale questo sogno? Dal 1844 al 1846, vive con intensità e non senza sofferenze una continua peregrinazione, cercando un luogo per i suoi giovani a Torino, per concretizzare quanto intravisto nel sogno. È, quindi, nel don Bosco adulto che il sogno diventa vita, esistenza, esperienza. Vivendo personalmente questa ricerca di un luogo per vivere e accogliere i suoi giovani, ha sviluppato e integrato il valore dell'ospitalità nella sua vita, spiritualità e prassi educativa.
L’Epistolario di don Bosco costituisce lo strumento principe per conoscere il suo essere e il suo operare, la sua mentalità e il suo pensiero, i suoi interessi e le sue avversioni: in altre parole lo sviluppo progressivo, materiale e morale, della sua Opera. I primi destinatari dell’Epistolario sono le comunità educative, quelle ecclesiali e particolarmente i membri della Famiglia salesiana, che in esso potranno scoprire la poliedrica figura di don Bosco come uomo, prete, padre, maestro, educatore, fondatore, operatore sociale, comunicatore, santo e così via.
Ma come tutti i grandi epistolari, anche quello di don Bosco emette segnali in più direzioni: può infatti essere oggetto di attenzione da parte di storici, psicologi, pedagogisti, sociologi, antropologi culturali, linguisti, semiologi, studiosi di spiritualità, esperti di comunicazione. E tutto ciò senza che possa essere considerato in alcun modo un epistolario a carattere letterario, artistico, politico, ascetico, bensì un epistolario di vita quotidiana di un uomo dell’Ottocento che, grazie anche alla fitta corrispondenza con un’ampia galleria di persone e personalità di ogni classe sociale, è riuscito a lanciare e realizzare grandiosi progetti, in buona parte tuttora attuali, per l’educazione dei giovani, soprattutto i più poveri.
Questa pubblicazione è la prima di una serie di volumi che intendono raccogliere i contributi dell'autore, il salesiano sacerdote e missionario piemontese don Natale Cerrato, sul periodico "Il Tempio di don Bosco" e sul "Bollettino Salesiano". I testi di poche pagine ciascuno evidenziano curiosità su don Bosco, la sua gente, i suoi luoghi, la sua "rete sociale", alimentando l'immaginazione dei lettori. Sono «pagine limpide e poco conosciute della vita di Don Bosco che ne illustrano la poliedrica personalità», tratte dalle fonti classiche della salesianità come le Memorie Biografiche, le Memorie dell' Oratorio, l'Epistolario..
Attraverso l'analisi del celebre sogno dei nove anni di San Giovanni Bosco, questo libro rivolto ai giovani invita a riflettere su questioni che toccano tanto l'esistenza umana quanto la vita spirituale. Da temi come la vocazione e la risposta alla chiamata di Dio, al potere e significato del proprio nome, il libro offre degli spunti per riconoscere ed esercitare i propri talenti e per diventare guide di altri, sempre mantenendo l'umiltà di riconoscersi bisognosi dell'aiuto di Dio. Interessante e caratteristico è l'approfondimento di ogni passo del sogno di Don Bosco, valorizzando alcuni dettagli spesso trascurati. Ad esempio l'idea di "trasformare i lupi in agnelli" è una metafora che richiede una comprensione più sfumata. È infatti essenziale riconoscere che in ogni persona coesistono due aspetti: quello del lupo e quello dell'agnello ed è necessario trovare un equilibrio tra queste due componenti dell'animo umano.
Lo scopo di questo volume è di presentare al lettore una breve riflessione di don Bosco su ciascuno dei centocinquanta salmi per aiutarlo a pregare meglio questi testi ispirati dallo Spirito del Signore. Per ogni singolo salmo è indicata nel titolo una idea guida propria di don Bosco, poi il versetto o alcuni versetti che hanno ispirato la sua riflessione e preghiera. Segue una breve meditazione con alcune citazioni dei suoi scritti o discorsi. Tra i testi citati di don Bosco l'autore ha dato la priorità a quelli che hanno attinenza con la sua pedagogia.
Don Bosco è vissuto in un’epoca nella quale la realtà digitale non esisteva affatto, eppure la sua pratica educativa e spirituale contiene alcune intuizioni estremamente innovative e attuali. Il libro propone un approfondimento per rispondere ad alcune domande: come collegare la tematica del digitale e la pratica educativa di Don Bosco? Come abitare nel mondo digitale, come educare ed evangelizzare i giovani? È importante recuperare le intuizioni che Don Bosco ebbe in merito alla comunicazione del suo tempo, ad esempio l’interattività, il rapporto umano, l’ambiente e il linguaggio comunicativo.
Questo libro raccoglie 365 episodi della vita di don Bosco, uno per ogni giorno dell'anno, capitati nello stesso mese o, nella maggior parte dei casi, nello stesso giorno in cui sono collocati in questa raccolta. Tutti gli episodi sono accompagnati e arricchiti da una riflessione dello stesso don Bosco sul tema del fatto, che è indicato all'inizio: Confessione, Educazione, Eucaristia, Fede, Grazia di Dio, Maria Ausiliatrice, Missioni, Oratorio, Papa, Pazienza, Provvidenza, Umiltà, Vocazione, ecc. Un indice tematico al fondo del libro permette di leggere il testo scegliendo tra oltre 100 temi. Il libro può essere letto in due modi: cronologicamente (giorno per giorno) oppure tematicamente (utilizzando l'indice tematico). Le riflessioni e gli episodi raccontati sono tratti dai 19 volumi delle Memorie Biografiche di san Giovanni Bosco, e quindi storicamente fondati. Sono sufficienti 2 minuti per leggere, ogni giorno, un episodio della vita di don Bosco e la riflessione ad esso collegata.
«In un tempo in cui il senso del peccato è praticamente smarrito e di conseguenza il desiderio del perdono con il sacramento della Riconciliazione, don Gianni Asti ci offre la nuova edizione di "Don Bosco confessa i suoi ragazzi". Questo semplice volumetto contiene gli insegnamenti più preziosi che Don Bosco offriva ai suoi ragazzi circa il Sacramento della Riconciliazione, del Perdono, che noi familiarmente continuiamo a chiamare Confessione... La grande stima che aveva del Sacramento della Confessione l'ha manifestata servendosene come una colonna del suo sistema educativo...» (dall'Introduzione dell'Autore). Presentazione a cura di don Pascual Chávez, IX successore di Don Bosco. Pagine di storia che attingono dai testi delle Memorie biografiche dello stesso Don Bosco e dalle testimonianze dei protagonisti, e offrono un quadro di saggezza pastorale. A conclusione di ogni capitolo, suggerimenti tematici e spunti di riflessione.
Gettare un ponte tra la letteratura scientifica/riflessione teorica sull’educazione all’affettività e il modo in cui questa missione educativa deve essere calata nei concreti cammini pastorali, in ambito salesiano ma non solo. È l’obiettivo di questa raccolta di saggi, laboratori e meditazioni suddivisa in tre parti: 1) Le relazioni, con quattro contributi (“Sfide per l’educazione all’amore: la prospettiva delle scienze sociali”, “L’accompagnatore dei giovani nel cammino di educazione all’amore e di discernimento”, “Gioventù, sessualità e intimità oggi” e “Libertà di amare: una prospettiva salesiana sull’educazione all’amore”); 2) I laboratori su tre sfide concrete ed emergenti: “Omosessualità e teorie gender”, “Accompagnamento spirituale salesiano dell’affettività e della sessualità nel mondo giovanile: proposta e ricerca” ed “Educazione all’amore e alla famiglia”; 3) Le lectio, con sei proposte di lectio divina incentrate sulla figura di Paolo di Tarso. Il volume, nato nell’ambito di una serie di seminari organizzati dal Dicastero Pastorale giovanile della Congregazione salesiana, si offre come strumento aggiornato per un’educazione alla maturità affettiva, all’amore e alla famiglia, andando oltre l’“educazione sessuale” offerta dalle agenzie educative istituzionali.