"Beati noi medici, tanto spesso incapaci ad allontanare una malattia, beati noi se ci ricordiamo che oltre i corpi abbiamo di fronte delle anime immortali, per le quali urge il precetto evangelico di amarle come noi stessi". Giuseppe Moscati L'uomo è una meraviglia, ma fin dal seno materno è fragile, indifeso di fronte alle aggressioni delle malattie. La Medicina è nata come una risposta a questo bisogno e il cristianesimo ha dato uno straordinario apporto al suo sviluppo. Lungo la storia troviamo molti santi medici, che spesero le loro vite per lenire i mali del corpo senza dimenticare le esigenze dell'anima. Tra questi spicca la figura di Giuseppe Moscati (1880-1927): medico, benefattore e primario dell'Ospedale degli Incurabili di Napoli, sempre orientato a Dio e al bene supremo dell'uomo.
È la storia di un uomo, un medico, un santo. Giuseppe Moscati (1880-1927) ha vissuto la sua vita quotidiana in un modo straordinario. Era un medico capace di diagnosi eccellenti e di carità profonda. Era un ricercatore acuto, appassionato di scienza, all'avanguardia negli studi, sempre pronto a soccorrere il prossimo, confidando nel buon Dio che consola sempre chi in Lui spera e arriva là dove la scienza non può più nulla. A Napoli tutti lo conoscevano: ricchi e poveri, mendicanti e baroni. Ripercorriamo la sua esistenza attraverso gli episodi, gli studi e le sue stesse parole, fino a scoprire una vita semplice e luminosa, laica, cioè veramente cristiana.
In questo libro toccherete la presenza discreta, ma possente, del "babbo" di Gesù, san Giuseppe, potentissimo intercessore, come vi accorgerete leggendo queste preziose pagine. Inoltre avrete modo di meditare le promesse di san Giuseppe e comprendere la grazia nell'ultimo giorno di vita sulla terra! E, ancora: la novena, il sacro manto e l'olio di san Giuseppe; grandi rimedi ai mali del nostro tempo. E molto altro...
Nato a Benevento nel 1880, laureato in medicina a pieni voti nel 1903, Giuseppe Moscati iniziò la carriera medica nell'ospedale napoletano degli Incurabili. Fu un medico generoso, dedicandosi anche all'insegnamento e alla ricerca. Salvò miracolosamente alcuni malati durante l'eruzione del Vesuvio del 1906. Nel 1921, quando Napoli fu infestata dal colera, si segnalò per l'abnegazione che profuse nelle cure dei contagiati. Morì improvvisamente il 12 aprile 1927, a soli 47 anni. E' stato proclamato santo nel 1987 da Giovanni Paolo II.
Giuseppe Moscati è un giovane medico vissuto a cavallo tra la fine dell'800 e gli inizi del '900. Egli si impone senza volerlo, all'attenzione di colleghi e pazienti per la sua illuminata competenza professionale e per la dedizione incondizionata al mondo della medicina. È chiamato "il secondo Cardarelli" che era ritenuto il luminare della medicina partenopea del Novecento. Una vita, quella di Moscati, dedicata completamente al servizio degli ammalati e alla ricerca scientifica. Sensibile ai bisogni dei poveri, parte dei suoi guadagni erano destinati ai pazienti più indigenti in modo discreto e anonimo. La sua vita di grande fede e la scelta di celibato potenziarono la dedizione incondizionata a questi ideali altamente umanitari ed evangelici. Alla sua morte, che arrivò prematura in un fisico fiaccato dal lavoro intenso, i colleghi paragonarono la sua professione medica a "un sacerdozio e un apostolato".Nel 1987 è stato canonizzato da Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro.
Il libro offre delle riflessioni sulle virtù di medico cristiano di Giuseppe Moscati, seguite da una serie di testimonianze su come egli ha vissuto il Vangelo, attinte da quanti l'hanno conosciuto e dai suoi scritti.
Una breve biografia su Giuseppe Moscati. Per indole e vocazione Moscati fu soprattutto il medico che cura: il rispondere alle necessita' degli uomini e alle loro sofferenze, fu per lui bisogno imperioso e imprenscindibile. Il dolore del malato giungeva a lui come il grido di un fratello a cui un altro fratello, il medico, accorre con l'ardore dell'amore. Il movente della sua attivita' non fu il solo dovere professionale, ma la consapevolezza di essere stato posto da Dio nel mondo per operare secondo i suoi piani, per apportare con amore il sollievo che la scienza medica offre nel lenire il dolore e ridare la salute. (Giovanni Paolo II, Omelia della Canonizzazione, 25 ottobre 1987).
Biografia sulla figura di Giuseppe Moscati, II volume; un cristiano il cui esempio di fede e di virtu viene proposto all'uomo contemporaneo. L'Autore, visitando Amalfi nel 1979 chiese al vicario generale di allora, mons. Andrea Afeltra, se nell'Archivio della Curia Vescovile, si trovassero tracce di materiale su Giuseppe Moscati. Aprendo la grossa cartella messa a sua disposizione, contenente le testimonianze raccolte dalla sorella di Moscati, fu sorpreso di trovare tre autografi dello stesso a Bartolo Longo. Comincio cosi ad allargare la sua ricerca, venendo a conoscenza non solo di un certo numero di lettere inviate a varie persone, specie medici, ma soprattutto del blocco di lettere destinate all'amico prof. Landolfi e delle commemorazioni di Boccardi, Malerba, Borelli e Cotugno. In ognuno di questi scritti si riscontrano tratti caratteristici della figura di Moscati come uomo, medico, scienziato e docente.
L'Autore, dopo aver delineato i tratti caratteristici della santità di G. Moscati, riporta in un'inquadratura storica e spirituale i suoi scritti non scientifici, che ci fanno conoscere in maniera unica i sentimenti interiori che lo hanno portato alla sua eroica dedizione.