
San Bernardo, un incessante costruttore che ha rinnovato il suo tempo e quello a venire lasciando un’impronta indelebile nella Chiesa, nell’arte e nell’architettura di tutta Europa. La sua vita straordinaria è narrata in questo piccolo libro, ricco di immagini a colori, che ha dato origine anche a una mostra per l’edizione 2004 del Meeting di Rimini. L’editore ha collaborato per questo progetto, oltre che con l’associazione Meeting, con la casa editrice Itaca.
Si tratta di un volume dedicato a San Francesco, attraverso la riproposizione di episodi tratti dalle Fonti francescane, famosi come quello del lupo e altri meno conosciuti, accostati a rappresentazioni artistiche originali nelle quali l’occhio dell’artista coglie quello che il testo racconta in maniera personale e suggestiva. Il volume comprende tre saggi introduttivi: Un breve profilo del Santo; un saggio sulla pittura di Sergio Bertinotti e uno su questo particolare ciclo pittorico .
Questo libro racconta la vita e le opere di Benedetto da Norcia con l’obiettivo di far riscoprire il grande Santo come protagonista dell’oggi, inserito nel suo contesto storico, culturale e religioso, con il quale è però possibile instaurare un dialogo moderno.
Non fu solo un "gigante della Fede", il fondatore del monachesimo occidentale, ma anche l’iniziatore di un colossale progetto culturale. Sotto la sua Regola, infatti, migliaia di monaci sparsi per l’Europa salvarono l’economia e i libri, il sapere degli antichi, la filosofia di Platone e Aristotele. Questa fusione tra oriente e occidente è l’atto culturale costitutivo di ciò che noi chiamiamo Europa.
Un ritratto a 360° del discepolo prediletto da Gesù: Pietro.
Forte e mite. Impulsivo e vulnerabile. Generoso e insicuro. Traditore, eppure, prescelto. L’unico cui Cristo stesso ha cambiato il nome al momento del primo incontro. Pietro, il pescatore della Galilea, che, dopo la conoscenza di Gesù, diventa una figura preminente nella letteratura e nella storia del Nuovo Testamento.
L’autore ne fa emergere una nitida rappresentazione, analizzando Pietro nei Vangeli, negli Atti degli Apostoli, nelle Lettere di Paolo, nelle sue stesse Lettere e, in appendice, negli scritti apocrifi.
Questo libro è scorrevole come un saggio, preciso come un testo storico, avvincente come un romanzo.
È il secondo volume della trilogia di ritratti medievali aperta con san Benedetto e che si chiuderà con san Bernardo.
Si tratta di una ricostruzione biografica che combina una solida documentazione storica con una scrittura giornalistica. Grazie alla capacità dell’autore di ricostruire in modo vivido l’ambiente storico in cui vissero i protagonisti delle travagliate vicende legate ad Abelardo, il lettore può incontrare la figura umana di Abelardo, «nostro contemporaneo».
Questo libro – nato da un ciclo di conferenze tenutosi a Roma nel 2005 – offre una panoramica di grande respiro storico, raccontando alcune vicende emblematiche di “grandi amicizie”, quasi tutte fra un uomo e una donna, che hanno segnato in modo significativo momenti diversi della storia della Chiesa e della cultura.
Il tema dell’amicizia viene qui esaminato nello svolgersi di relazioni molto diverse fra loro per cronologia e tipologia ma che mostrano tutte una costante: il valore delle singole figure coinvolte risulta sempre «più che raddoppiato dalla condivisione di pensieri, spunti, tratti più o meno lunghi di esistenza con il proprio “gemello spirituale”».
La trattazione di ogni «coppia di grandi amici» è affidata alla competenza scientifica di docenti universitari, noti studiosi delle figure esaminate e del loro periodo storico.
Insieme a Benedetto e Cirillo e Metodio, san Colombano ha buone probabilità di divenire “compatrono” d’Europa, edificatore di quell’anima celtica che, non meno di quella “latina” e “slava”, costituisce l’identità dell’Europa cristiana. La vita del monaco irlandese è raccontata attraverso la sua “peregrinatio” lungo tutta l’Europa del VI sec., portando il messaggio evangelico e fondando numerosi monasteri legati alla regola da lui stesso elaborata. Dall’Irlanda, alla Francia, alla Baviera, fino all’abbazia di Bobbio sull’Appennino piacentino, il libro è uno strumento per conoscere più a fondo l’anima cristiana dell’Europa seguendo passo passo san Colombano che è detto, nelle parole dell’autore, il “primo uomo europeo”.
Notizie sul Santo
San Colombano, detto San Colombano di Luxeuil o San Colombano di Bobbio (543?-23 novembre 615), fu un monaco di origine irlandese. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica che ne celebra la memoria il 23 novembre. San Colombano può essere a buon diritto definito uno dei fondatori del monachesimo occidentale. La sua educazione fu sostanzialmente legata al latino e allo studio dei testi. Tutto ciò lo rese eccellente scrittore, in grado di usare un latino correttissimo. Divenne monaco presso il monastero di Bangor (Irlanda), sotto la guida dell'abate Comgall, severissimo, fermo sostenitore dei principi di mortificazione corporale. Ma l'originalità del monachesimo celtico si manifesta anche attraverso altre caratteristiche: era consueto in questo periodo portare avanti la cosiddetta peregrinatio pro Domino per mare, ovvero la partenza in nave e l'arrivo in una terra isolata dove sarebbe sorto un nuovo monastero. Fu così che Colombano partì da Bangor verso il 575 e approdò sulle coste della Francia. Grazie alle concessioni del re merovingio Gontrano, Colombano fondò tre monasteri: Luxeuil, Fontaines e Annegray. In seguito a diversi conflitti con l'episcopato francese (Colombano era deciso a far valere le tradizioni della propria terra originaria sulle terre francesi, considerando i suoi monasteri come fazzoletti di terra irlandese) nel 610 fu costretto a fuggire. Si diresse così verso sud fondando altri monasteri, tutti legati alla Regola da lui stesso elaborata (Benedetto XVI ha ricordato che la Baviera fu evangelizzata da monaci irlandesi dell’ordine monastico fondato da Colombano). Passò dalla Svizzera e decise di recarsi a Roma per avere l’approvazione di papa Bonifacio IV; risalì poi a Milano e, sotto la protezione del re longobardo Agilulfo, ariano ma tollerante, costruì una nuova abbazia a Bobbio (sull’Appennino piacentino), dove morì nel 615.
“…io, Pietro Damiano…”a 1000 anni dalla nascita
Grande personaggio, protagonista di momenti decisivi per la riforma della vita del clero, per una progressiva autonomia della Chiesa e per una proposta nuova di vita eremitica: l’eremo e la cattedra sono i due poli della vita di san Pier Damiani che, nella prima metà dell’anno 1000, fu protagonista della energica azione riformatrice di Leone IX. Creato cardinale, rinunciò presto all’episcopato per tornare al chiostro e alla vita eremitica. Una biografia curata con sensibilità scientifica, che ha tenuto conto degli studi e delle ricerche più recenti.
Iniziative culturali per la celebrazione a Ravenna del millenario della nascita.
Protagonista del XXI canto della Divina Commedia di Dante.
È il terzo volume della trilogia di ritratti medievali aperta con san Benedetto e Abelardo. Il libro presenta le medesime caratteristiche dei volumi precedenti. Si tratta di una ricostruzione biografica che combina una solida documentazione storica con una scrittura giornalistica.
Il Bernardo di Pamparana è un contemplativo costretto per obbedienza a impegnarsi nel “mondo”, come quando fu incaricato dal papa a bandire la seconda crociata o ad accusare gli eretici o presunti tali (la sua vittima più illustre fu Abelardo). Grande mistico prestato alla politica del tempo, “innamorato di Dio” (Dante lo ha scelto come guida alla contemplazione del mistero divino al termine del Paradiso), è depositario di una grande lezione anche per il nostro tempo: l’azione ha un senso solo se poggia sulla contemplazione.
Chi è Bernardo?
San Bernardo di Chiaravalle o Bernard de Clairvaux (1090-1153), teologo, è il fondatore della celebre abbazia cistercense di Clairvaux. Canonizzato nel 1174 da papa Alessandro III, fu dichiarato Dottore della Chiesa (Doctor Mellifluus), da papa Pio VIII nel 1830.
Sei lectio bibliche sulla storia di Giuseppe, il figlio di Giacobbe (Genesi 37-50). La Scrittura presenta la vicenda di Giuseppe nella forma del racconto sapienziale che, trattando di individui singoli e concreti, si riferisce all’uomo “universale”, rivelando il mistero di ogni esistenza; così la storia della famiglia di Giuseppe è anche la storia delle nostre famiglie, e scopriamo che «la nostra vocazione e la promessa di Dio si giocano innanzitutto nello spazio della nostra famiglia».
Giuseppe
Venduto come schiavo dai suoi stessi fratelli, Giuseppe, grazie alle proprie capacità di interpretare i sogni, diviene viceré del Faraone. Questa carica gli permette di salvare la sua gente e i fratelli da una terribile carestia.
Una nuova edizione (con alcune varianti) del volume pubblicato con lo stesso titolo nel 2001. Esce finalmente, fruibile da tutti, nella collana Le Àncore.
I testi, nati per illuminare, attraverso l’esempio di san Francesco, il cammino dei sacerdoti che riflettono sulla propria vita e sul proprio ministero, si aprono efficacemente anche ad un pubblico più vasto. Gli autori, «rivisitando la figura di Francesco e rileggendo alcuni passi biblici, conducono il lettore a riscoprire nella misteriosa bellezza della Croce la radice della perfetta letizia».
Tradotto in polacco nel 2001
Tradotto in francese nel 2001
Tradotto in spagnolo nel 2001
Che cosa ha detto delle donne e alle donne? Che tipo di relazioni instaurava con esse? Perché ha scritto – la prima volta nella storia della Chiesa – un’enciclica sulla dignità della donna, parlando del «genio femminile»? Quanto hanno plasmato e addolcito la sua vigorosa personalità gli incontri provvidenziali con le figure di donne che hanno costellato la sua vita? Questo libro, scritto da una donna, si inoltra in punta di piedi nel mondo femminile di Karol Wojtyla, rivelando il volto di un uomo che ha sempre saputo coltivare dentro di sé una intensa e limpida attenzione nei confronti dell’altra metà del cielo.