
Nata a Tagaste (Algeria) nel 331 circa, Monica fu la madre di sant'Agostino, che seguì incessantemente nella sua turbolenta giovinezza fino a Milano, dove il figlio si convertì e fu battezzato, e poi a Roma, dove Monica morì nel 387. E' Agostino stesso a tracciare in poche righe di un suo testo il ritratto completo della madre: "Vegliarda nella pacatezza, materna nell'amore, cristiana nella pietà. Vedova casta e sobria, assidua nelle elemosine, devota e sottomessa ai tuoi santi (sacerdoti, vescovi), che non lasciava passare giornata senza dare l'offerta al tuo altare, che due volte al giorno, mattina e sera, visitava la tua chiesa non per chiacchierare con le altre donne, ma per udire le tue parole e farti udire le sue orazioni".
La vita di Gemma Galgani si consumò nel breve arco di 25 anni (Lucca, 1878-1903). Ricevuta l'ispirazione a seguire con impegno la via della Croce, ammalata gravemente, lesse la biografia di Gabriele dell'Addolorata, che le apparve e la confortò. Guarita miracolosamente dalla malattia, continuò ad avere visioni mistiche e condivise le sofferenze di Cristo. Questo libretto illustrato racconta la sua vita.
Nata a Digione nel 1572, Giovanna Frémiot sposò in giovane età il barone de Chantal, da cui ebbe quattro figli. Dopo la morte del marito prese la decisione di consacrarsi a Dio, e sotto la guida spirituale di Francesco di Sales fondò l'Istituto della Visitazione, destinata all'assistemza dei malati. L'Istituto si diffuse rapidamente in Francia. Giovanna (diventata suor Francesca) morì nel 1641, la-sciando in eredità 75 "case della Visitazione", quasi tutte da lei fondate. E' Santa dal 1767.
Nato a La Maddalena (Sardegna) nel 1896, padre Vico coltivò, negli anni della sua formazione, attitudini e propensioni spirituali e pastorali che ne segnarono la lunga esistenza e ne fecero un autentico apostolo della Sardegna. A queste solide radici dottrinali seppe unire forti spinte innovative sul versante della formazione dei preti e dell'animazione missionaria. Fondò la Congregazione Missionaria delle Figlie di Gesù Crocifisso, impegnata nell'evangelizzazione dei poveri. Morì nel 1991. Questo libretto ne racconta la vita con stile avvincente.
Nato in provincia di Bologna nel 1916, Antonio Quadri entrò giovanissimo nell'Ordine dei Servi di Maria assumendo il nome di Venanzio Maria. Prima di giungere al giorno del desiderato sacerdozio, un morbo improvviso lo portò alla morte nel 1937, a soli 21 anni. Angelo di purezza, Venanzio cercò la perfezione assoluta nei piccoli doveri quotidiani. Tutta la sua vita, pur semplice e nascosta, fu caratterizzata dall'amore a Gesù e a Maria che si esplicitava nella completa dedizione di sé nell'umiltà, nella carità, nel sacrificio. E' in corso la causa di beatificazione.
Nato nel 1811, Giuseppe Cafasso è passato alla storia soprattutto come "prete dei carcerati", per la sua opera di assistenza misericordiosa nelle prigioni, anche nelle ultime ore dei condannati a morte. A differenza degli altri grandi "santi sociali" che operarono in quegli anni a Torino - Giuseppe Benedetto Cottolengo, Giovanni Bosco, Leonardo Murialdo - non fondò congregazioni religiose: la sua fondazione, non meno importante e feconda, fu la scuola di vita e di santità sacerdotale realizzata con il suo insegnamento e il suo esempio. Questo libretto illustrato ne delinea la biografia: una biografia prevalentemente interiore, di cui fatti e attività sono soltanto flebile eco.
Nato e morto in Francia, nei pressi di Grenoble (1811-1868), Pier Giuliano Eymard dopo l'ordinazione sacerdotale entrò a far parte della Congregazione dei Padri Maristi di Lione. Trasferitosi a Parigi, fondò la Congregazione del Ss. Sacramento (padri Sacramentini). Attento ai più poveri e ai più deboli, diede vita all'Opera della Prima Comunione degli Adulti, e successivamente alla Congregazione delle Ancelle del Ss. Sacramento. Questo libretto illustrato permette un primo contatto con questo santo, per mettersi alla sua scuola, per imparare da lui a vivere un'esistenza pienamente eucaristica.
Giovanni Tolomei (che in seguito cambierà il suo nome in Bernardo) nacque a Siena nel 1272. Quando aveva già 40 anni, si ritirò con alcuni amici per vivere da eremita, fondando una comunità sull'altura di Monte Oliveto. Qui nacque il monastero di Santa Maria, e il nuovo Ordine religioso detto degli "Olivetani", fedele alla Regola benedettina del pregare e lavorare. Bernardo morì nel 1348, vittima della peste nera. Il libretto illustrato ne narra la vita e l'opera.
Nata presso Cordova (Spagna) nel 1850, Raffaella fece segretamente voto di castità a 15 anni. Successivamente, con la sorella Dolores e un gruppo di novizie delle Suore di Maria Riparatrice decise di fondare il nuovo Istituto delle "Ancelle del Sacro Cuore di Gesù". Lasciata la guida dell'Istituto, visse gli ultimi anni a Roma come semplice suora fino alla morte (1925). È stata canonizzata nel 1977. Il libretto racconta questa vita ricca e travagliata al servizio della Chiesa.
Una missione quasi impossibile per Suor Enrichetta Alfieri: portare la luce e il conforto di Cristo nell'inferno del carcere di San Vittore, trasformato in un lager dagli esperti del tempo, i nazisti. La sua azione di carità, però, sconfina ben oltre, tessendo arditamente una tela di comunicazione all'esterno con le famiglie dei prigionieri e adoperandosi per salvare vite. L'aperta sfida al crudele potere porterà suor Enrichetta a rischiare più volte la fucilazione e la deportazione: sarà arrestata e solo l'intervento diretto del Card. Schuster le otterrà la grazia. L'eroica suora, alla fine della guerra, tornerà in carcere per continuare il suo apostolato: lì troverà gli aguzzini di un tempo, verso i quali testimonierà concretamente l'amore cristiano per i nemici.
Il libretto illustrato racconta la vita del biografo di San Francesco d'Assisi: frate Bonaventura da Bagnoregio (1217-1274). E proprio al Poverello d'Assisi si lega la sua vicenda terrena sin dall'infanzia, quando, avendo appena dieci anni, viene da lui guarito da una malattia mortale. Studia a Parigi e, diventato Maestro, entra nell'Ordine Francescano che si sta notevolmente espandendo, prendendo piede anche nell'ambiente colto universitario. In un momento difficile per i Francescani, per contrasti interni ed esterni, Bonaventura viene eletto Generale alla guida dell'Ordine e immediatamente, con fermezza, saggezza e umiltà, da una parte si impegna per difenderlo dalle insidie, lui finissimo teologo, e dall'altra vi opera un profondo rinnovamento, nello spirito più genuino del Fondatore.
La vita, le opere e la dottrina di un grande Vescovo, Sant'Ilario di Poitiers, vissuto nelle Gallie dal 315 circa al 367: poco più di cinquant'anni, un'età oltre la media per quei tempi. Era figlio di genitori pagani e pagano egli stesso. Lo studio, la riflessione, la ricerca sincera della verità lo condussero al Cristianesimo. Alcuni anni dopo il Battesimo, venne acclamato Vescovo dal popolo. La sincera convinzione di dover essere insieme maestro e padre procurarono al Vescovo Ilario grandi sofferenze fino alla pena dell'esilio. Il Concilio di Parigi (361) riconobbe la bontà della sua dottrina. Nella parte centrale del volume l'autore sceglie e armonizza le parti più significative degli scritti di Sant'Ilario. Conclude l'opera un accenno al culto e all'iconografia.