Il semplice racconto della vita di Bernadette dimostra che per raggiungere le vette della Santità la giovane di Lourdes non ha intrapreso altra via che i semplici sentieri della fede". "
L'autore di questo volume sembra scrivere un reportage della vita e delle opere di S. Giovanni Bernardo Tolomei, facendo scorrere sotto gli occhi del lettore le sequenze avvincenti della sua esistenza terrena nella Siena del Trecento., fino alla drammatica morte affrontata con coraggio per assistere i suoi fratelli colpiti dalla famosa peste del 1348.
Fu il 20 settembre 1918, in uno sperduto convento del Gargano, che padre Pio da Pietrelcina vide iscriversi sul proprio corpo le cinque piaghe di Gesù. Non era un momento qualunque nella storia d'Italia. Alla carneficina della Grande Guerra si era aggiunta l'ecatombe dell'influenza spagnola. Perciò, il "crocifìsso vivo" venne investito da una smisurata offerta di preghiera e da un'accorata domanda di grazia. Ma suscitò anche una sorda diffidenza e un'aperta resistenza. La diffidenza dell'Italia laica, nell'infuocato clima politico del "biennio rosso". La resistenza del Vaticano, ostile alle forme più spinte di religiosità carismatica. Così, fin dagli anni Venti la storia di padre Pio si intrecciò strettamente con la storia della Chiesa e con la storia d'Italia. Denigrato dal frate-medico Agostino Gemelli, e quasi perseguitato dai presuli del Sant'Uffizio, il cappuccino con le stigmate trovò potenti difensori all'interno del Partito nazionale fascista. Seguirono decenni di vicende gravi e perfino rocambolesche, tra conversioni e ritorsioni, pellegrinaggi e sciacallaggi, congiure e abiure, finché l'avvento al soglio pontificio di Pio XII non permise il pieno dispiegarsi del culto garganico. Ma neppure allora la storia potè dirsi finita. Giovanni XXIII scatenò contro padre Pio un'ultima offensiva, prima che il papa polacco ne riconoscesse le virtù e lo elevasse agli altari.
Si ricorda quest’anno l’VIII Centenario dell’approvazione della prima regola di san Francesco: nella primavera di ottocento anni fa (1209) il «poverello di Assisi», appena ventisettenne, si recò a Roma da papa Innocenzo III e gli chiese di approvare quella che lui chiamava la sua «forma di vita». Mentre tutto il mondo francescano contemporaneo, nelle sue innumerevoli «versioni», è chiamato «a rinnovare la propria fedeltà al carisma e a ricomprendere tutta l’eredità spirituale del fondatore», anche ogni uomo – cristiano o no – non può evitare di interrogarsi sui valori vissuti così radicalmente da san Francesco e dalla prima fraternità francescana. «Credere Oggi» celebra l’evento offrendo una serie di riflessioni dei più importanti esperti di francescanesimo di oggi. Un fascicolo per tutti, in particolare per coloro che intendono conoscere il francescanesimo contemporaneo.
Destinatari
Per tutti.
Autore
Felice Accrocca, Silvestro Bejan, Luciano Bertazzo, Giovanna Cremaschi, Franco Frazzarin, Servus Gieben, Taddée Matura, Gianluigi Pasquale, Paolo Pegoraro, Lucio Saggioro, Pacifico Sella, Lino Temperini, M. Maddalena Terzoni, Giovanni Voltan.
Queste pagine ci invitano a riscoprire un itinerario di autentica preghiera con San Francesco di Assisi. La preghiera era la vita di Francesco: da questa sorgente attingeva una forza rigenerante, capace di trasformare lui stesso e il mondo. Qual è il segreto di questo cammino di fede? Come vivere la gioia dell'incontro con Dio? Queste pagine, a partire dall'esperienza del Santo di Assisi, ci guidano in modo concreto a riscoprire un itinerario di autentica preghiera.
100 pagine, 100 passi per seguire il cammino di Francesco d'Assisi. Sono i passi di un uomo che dopo i clamori mondani desiderò solo vivere in "radicale povertà". Con grande fervore ed esultanza, cominciò a predicare la penitenza, edificando tutti con la semplicità della sua parola e la magnificenza del suo cuore. Padre, amico, compagno dei suoi "frati", predicò la pace, l'uguaglianza fra gli uomini, il distacco dalle ricchezze e la dignità della povertà, l'amore per tutte le creature di Dio. 100 frasi e brevi pensieri di San Francesco, per coglierne il segreto e continuare, insieme a lui, sulla strada di quella gioia e quella pace, quella "letizia" che non passano.
Leggendo la storia di Matteo Ricci (1552-1610) ci troviamo di fronte alla vita di un uomo che ha dello straordinario. Astronomo e teologo, studente di diritto e matematico, missionario e diplomatico, scienziato e sinologo: è questa la sintesi della vita di Matteo Ricci, uno tra i più grandi missionari della storia, che riuscì a entrare in Cina per portare il Vangelo "fino agli estremi confini della terra". Padre Ricci è rimasto un semplice gesuita, non è né santo né martire, ma ha realizzato uno dei più grandi miracoli, facendo incontrare e arricchire le due più grandi civiltà del mondo: quella d'Oriente e quella d'Occidente.
Nato a Benevento nel 1880, laureato in medicina a pieni voti nel 1903, Giuseppe Moscati iniziò la carriera medica nell'ospedale napoletano degli Incurabili. Fu un medico generoso, dedicandosi anche all'insegnamento e alla ricerca. Salvò miracolosamente alcuni malati durante l'eruzione del Vesuvio del 1906. Nel 1921, quando Napoli fu infestata dal colera, si segnalò per l'abnegazione che profuse nelle cure dei contagiati. Morì improvvisamente il 12 aprile 1927, a soli 47 anni. E' stato proclamato santo nel 1987 da Giovanni Paolo II.
L'Autore si propone di far luce su alcuni momenti fondamentali dell'esistenza dello Spirituale marchigiano (Angelo Clareno) e sulle sue opere, apportando un utile contributo per la conoscenza di quest'uomo e della sua complessa vicenda.
Dagli insegnamenti della Parola di Dio all'esperienza di chi l'ha vissuta, che diventa esempio e quindi ancora insegnamento vivo. Fra questi testimoni spicca la figura di Padre Pio da Pietrelcina.
Nel 1219, nel quadro della quinta crociata, Francesco d'Assisi lascia l'Italia per andare in Egitto a incontrare il sultano Malik al-Kâmil. È un faccia a faccia misterioso su cui storici, teologi, artisti e scrittori non hanno mai smesso di interrogarsi: ricerca del martirio? ingenuo atto di audacia? risultato estremo di una volontà di proselitismo o modello esemplare di dialogo interreligioso? Dalle esaltazioni agiografiche dei primi biografi alle interpretazioni attualizzanti di Benedetto XVI, dagli affreschi della basilica di Assisi alle incisioni di Gustave Doré, John Tolan segue l'intricato arabesco che il racconto del "santo dal sultano" ha descritto nel corso dei secoli e spiega come quel bizzarro episodio di storia sia venuto lentamente trasfigurandosi in un immortale "luogo della memoria", emblematico ritratto delle paure e delle aspettative che sempre accompagnano il difficile confronto fra Europa cristiana e Oriente musulmano.
Il libro presenta una raccolta degli scritti spirituali di Bernardette Soubirous.