In questo volume sono raccolti i saggi più rappresentativi del lungo itinerario di Sofia Boesch Gajano nella storia della santità e del culto dei santi. Il titolo intende sottolineare come l'agiografia - nella varietà delle fonti e nella lunga tradizione metodologica e storiografica - rappresenti un osservatorio, indispensabile per l'alto medioevo e rilevante in ogni epoca, per ricostruire la storia delle società, delle istituzioni, delle culture. La memoria delle esperienze religiose, dei luoghi in cui si sono realizzate, dei miracoli compiuti in vita e in morte dai martiri e dai santi, del potere attribuito alle loro reliquie, offre un ricchissimo materiale per una storia capace di recuperare ogni aspetto della realtà, facendo emergere la varietà sociale, culturale, di genere dei protagonisti e di coloro che beneficiano del potere taumaturgico. Il volume è dedicato a Jacques Le Goff, a testimonianza di quanto i suoi scritti e ancora più la sua amicizia siano stati importanti nel percorso storiografico dell'autrice.
Il Santo Rosario con testi tratti dalle lettere e dagli scritti di Carlo Acutis con le foto dei misteri del Rosario appena istallati nel cento Carlo Acutis in Assisi, vicino all’eremo delle carceri dalla famiglia.
A corredo del Rosario pubblichiamo anche la Novena e il Triduo, una breve biografia, diverse foto di Carlo per gentile concessione della famiglia e alcuni testi di spiritualità.
«Non la storia di san Luigi, o almeno non principalmente, quanto piuttosto quella del suo culto, delle immagini diverse che, di volta in volta, sono state di lui disegnate nel corso dei secoli da agiografi, artisti, predicatori, e che hanno via via privilegiato aspetti della sua esperienza cristiana che ebbero certo rilievo nella vita del santo gesuita, ma forse non nella misura in cui si vollero intendere e, soprattutto, far intendere. È questo l’obiettivo del libro, che raccoglie gli Atti del Convegno tenutosi il 1° dicembre 2018 presso la Sezione san Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, in occasione della ricorrenza aloisiana (450 anni dalla nascita) [...]. Il punto, però, è se quel san Luigi che conosciamo, tramandatoci da una memoria ormai secolare, appartenga alla storia, oppure al filtro agiografico, indubbiamente condizionato dall’opera di padre Virgilio Cepari, oppure all’uso che della sua figura si è fatto nel corso dei secoli. Lo storico deve appunto discernere e – in questo suo lavoro di discernimento – restituire a ognuno ciò che è suo, anche se restituire, in tal caso, vorrà spesso dire sottrarre più che aggiungere. [...] Seguire la storia del culto di san Luigi all’interno della Compagnia di Gesù vuol dire così porsi in un osservatorio privilegiato per capirne le evoluzioni, ma anche le attenzioni riservate da tanta pastorale portata avanti dalle singole Chiese locali e gli scopi da essa perseguiti nell’impegno dell’educazione della gioventù, attenzioni e scopi diversi di volta in volta, da un’epoca all’altra, da un territorio all’altro».
(dalla Prefazione di Felice Accrocca)
Il contenuto di questa pubblicazione è il lavoro di tesi in Storia moderna per la Laurea magistrale in Scienze filosofiche conseguita dall'autore nel novembre 2019. L'oggetto dello studio sono le animadversiones, cioè le osservazioni alla santità nella causa di canonizzazione di fra Giuseppe Maria Desa scritte dal noto Promotore della fede Prospero Lambertini, futuro Benedetto XIV. Lo studio archivistico-documentario cerca di dimostrare come la lunga causa del frate copertinese è divenuta un caso da manuale che ha fatto giurisprudenza anche grazie alle obiezioni alla santità portate dal Lambertini.
Breve biografia della nota autrice Suor Antonella Piccirilli. Biografia di Santa Teresa di Lisieux per fare discernimento della propria vita. Contenuti audio esclusivi registrati dell’autrice stessa.
In occasione del secondo anniversario della canonizzazione (14 ottobre 2018), un volume con testi inediti e tanti scritti autografi di Paolo VI, dai quali emerge come l'impegno principale di tutta la vita di Giovanni Battista Montini-Paolo VI sia stato quello di avvicinare dio e cristo al mondo. Mons. Leonardo Sapienza ha preparato un nuovo volume in cui, mediante alcuni documenti inediti e autografi di Paolo VI, ci fa toccare con mano come egli sia stato veramente il Papa del dialogo: dialogo con l'uomo, con il mondo, soprattutto con i lontani. Da Arcivescovo di Milano, famosa è la missione che egli ha voluto, nel 1957, per la città di Milano, di cui adesso viene pubblicato il messaggio ai "lontani": «Fratelli lontani, perdonateci! ». Da Papa, poi, continua è stata la sua ansia missionaria per le terre lontane, soprattutto la Cina comunista di Mao Tze-tung, che perseguitava i cristiani, e a cui Paolo VI si rivolge in un'omelia, durante il suo viaggio apostolico in Estremo Oriente, il 4 dicembre 1970, e ora riportata nel volume, con le correzioni, limature e aggiustamenti, fatti fino all'ultimo. Di particolare importanza è la trascrizione del colloquio avuto da Paolo VI il 10 luglio 1970 con il Cardinale Bernard Alfrink, Arcivescovo di Utrecht, sul celibato sacerdotale, fino adesso conservata in Segreteria di Stato, e ora qui pubblicata per volere di Papa Francesco.
Il dottorato di santa Teresa di Gesù Bambino, proclamato nel 1997, è stato presagito e desiderato prima di tutti dal beato Maria Eugenio di Gesù Bambino, il quale ha lavorato tutta la vita per far conoscere la profondità della dottrina teresiana e metterla alla portata di tutti. Convinto della sua universalità, ha scritto: «Semplicità e profondità, qualità che fanno i grandi maestri. Tramite queste qualità la piccola Teresa entra in punta di piedi nella famiglia dei grandi maestri spirituali di tutti i tempi» (Conferenza “Santa Teresa di Gesù Bambino, dottore della vita mistica”, luglio 1947).
Questo libro ci fa penetrare al cuore del messaggio di santa Teresa di Gesù Bambino: la scoperta sperimentale di Dio-Amore. Pone anche i fondamenti dell’infanzia spirituale, dottrina evangelica così feconda per la Chiesa di oggi. Con Prefazione di Mons. Guy Gaucher, ocd.
Per chi desidera addentrarsi nella dottrina di santa Teresa di Gesù Bambino e nel dogma trinitario.
Maria Eugenio di Gesù Bambino (1894-1967),
formatore, missionario nel mondo, è autore del famoso Voglio vedere Dio. Ha contemplato in modo profondo la figura dello Spirito Santo e di Maria ed è stato un grande divulgatore della dottrina dei Santi del Carmelo. È stato proclamato beato il 19 novembre 2016.
Nel 1982 il papa san Giovanni Paolo II, rivolgendosi alle donne e agli uomini che facevano parte dell'Ordine Francescano Secolare, li esortava: «Studiate, amate, vivete la vostra Regola: essa è un autentico tesoro nelle vostre mani e risponde a quanto la Chiesa si attende da voi».
Proprio per favorire una conoscenza esistenziale e amorosa della Regola l'autore, francescano, Assistente di numerose Fraternità OFS, ha scritto queste pagine, convinto che la Regola, donata da Paolo VI ai francescani laici, costituisca un testo semplice, bello, profetico, sempre attuale; un testo che trae la sua forza da una triplice fedeltà. Al carisma di san Francesco,; all'ecclesiologia del concilio ecumenico Vaticano II; alle necessità e attese del mondo contemporaneo.
Nel corso di una normale riunione di redazione della rivista «San Francesco», il direttore, padre Enzo Fortunato, trova in archivio, a sorpresa, un vecchio articolo scritto in occasione del restauro della tonaca del Santo di Assisi. Nell'articolo è spiegato che i rammendi del saio di san Francesco risultavano fatti da Chiara d'Assisi utilizzando delle toppe ricavate dal proprio mantello. Per tutti è un'immagine potente, quasi uno scoop: colpisce perché parla di un'unione di fede e di spirito che va oltre l'immaginabile, ma sottolinea anche l'importanza del ricucire gli strappi, dell'imparare a recuperare, non solo le cose, ma anche i rapporti. L'abito rattoppato di Francesco getta sì luce sul ruolo di Chiara nel prendersi cura dell'altro, del «fratello», ma ci dice anche quanto sia necessario, oggi in particolare, riparare. Nella figura e nelle proporzioni, la tonaca francescana, scelta dal Santo perché quotidiana veste da lavoro dei contadini del suo tempo, ricorda, con le due larghe maniche cucite perpendicolarmente alla linea delle spalle, il disegno della croce. Tanto da spingere il pensiero a un'altra «tonaca», anzi a una «tunica»: quella che i soldati, dopo aver crocifisso Gesù, si giocano ai dadi sul Golgota e di cui restano due reliquie illustri, l'una a Treviri e l'altra ad Argenteuil. Quella tunica, tessuta tutta d'un pezzo, è considerata un simbolo dell'unità dei cristiani. La comparazione proposta in questo libro altro non è che il confronto tra il Maestro e il suo discepolo, ovvero tra Gesù di Nazaret e Francesco d'Assisi: un parallelismo fatto attraverso i loro indumenti e le loro spogliazioni, che sottolinea, oltre all'immensa grandezza di questi due personaggi, l'affinità elettiva esistente tra loro. Possono due abiti essere emblema di una storia e incarnare la Parola di coloro che li indossano? È certamente così: la tunica di Gesù e la tonaca di san Francesco sono simboli di fragilità, ma al tempo stesso di dignità, di unità e di condivisione; emblemi dell'universale messaggio cristiano, che significa amore, e dello spirito francescano, precursore della cura per il pianeta. Per questo "La tunica e la tonaca" è un viaggio tra Gesù e Francesco, due figure straordinarie che - l'uno deriso e spogliato a forza, l'altro spogliandosi spontaneamente - hanno cambiato il mondo.
Tra i membri del Corpo mistico di Cristo, Antonio Sicari sceglie dieci testimoni che concretizzano ai nostri occhi l'universale vocazione dei cristiani alla santità. Sono dei santi umili come Camillo de Lellis, il curato d'Ars, e Maria Goretti, che apparivano spregevoli ai sapienti di questo mondo: sono dei testimoni come Tommaso Moro, Massimiliano Kolbe ed Edith Stein che con il loro amore sconfissero l'odio; sono santi come Giuseppe Benedetto Cottolengo e Giovanni Bosco, la cui carità di fronte al bisogno diviene creatrice ed educatrice; è un santo universale come Francesco, la cui presenza più di ogni altra ricordava il Cristo in terra; è la sofferenza di Benedetta Bianchi Porro che ancora attende il riconoscimento da parte della Chiesa, ma la cui testimonianza già risplende per molti fedeli. Un percorso solo apparentemente arbitrario, quello di Sicari. I suoi ritratti delineano una corona di gloria a testimonianza della santità di Cristo e dell'inesauribile fecondità della Chiesa.
L'autore presenta in questo libro una galleria di biografie di santi, beati e venerabili raggruppandoli per segni zodiacali ed evidenziandone le similitudini e le caratteristiche fondamentali: l'intellettualità, la concretezza, la razionalità, l'intuizione, l'emotività. Non si parla di oroscopi divinatori, ma di affinità caratteriali, positive e negative, ben indicate per ogni segno zodiacale in cui è possibile in qualche modo specchiarsi e riconoscersi. Gli antichi e la mitologia da loro elaborata, nonché gli astrologi successivi, hanno cercato di attribuire alle costellazioni "presenti" al momento della nascita di ogni essere umano l'indole naturale e le sue qualità caratteristiche. Lino Piano guarda al cielo, ma per accompagnarci in una Via Lattea "stellare" di uomini e donne che, con i piedi ben piantati pe terra, hanno alzato il loro sguardo alla ricerca dell'Assoluto.
Contenuto
Questo libro d’arte conduce il lettore a una ricerca nel profondo dell’anima, alla contemplazione di Francesco d'Assisi, una delle figure più importanti dell’umanità. Una via per giungere alla povertà intesa come una maggiore libertà del cuore, un rinnovato amore di Cristo e un'unione solidale con il creato. Anche attraverso il fallimento: alla fine della sua vita Francesco era ammalato, quasi completamente cieco e consapevole che l’opera della sua vita, la comunità da lui fondata, era in pericolo e stava perdendo la sua visione originaria. L’artista austriaco Luis Höfer ha raffigurato la vita del santo di Assisi in un ciclo di cinquanta incisioni in linoleum e il francescano padre Willibald Hopfgartner ne ha arricchito il messaggio profondo con le proprie meditazioni. A corredo alcuni testi di papa Francesco.
Destinatari
* Tutti
Autore
Luis HÖFER (Innsbruck 1923), artista, restauratore e pittore su strutture murali, si è formato prima all’Accademia di Arti applicate a Monaco di Baviera e in seguito all’Accademia di Arti applicate a Vienna. Solo nel 1989-1990, dopo il pensionamento, si dedica alla realizzazione delle cinquanta incisioni su linoleum ispirate a san Francesco e qui riprodotte. Da 1994 sono collezione permanente al Museo Francescano presso l’Istituto storico dei Cappuccini a Roma. Willibald HOPFGARTNER (Lienz 1946), francescano, è dottore in filosofia formatosi a Innsbruck, Assisi, Strasburgo e Monaco. Per 35 anni ha insegnato tedesco e filosofia al liceo dei francescani a Bolzano. È stato direttore spirituale di giovani e sacerdoti e professore incaricato di filosofia nei corsi di teologia della diocesi di Bolzano-Bressanone. Dal 2011 è direttore della formazione per i giovani francescani a Graz.