Una serie di meditazioni profonde scaturite durante un corso di Esercizi spirituali che Don Tonino Bello ha tenuto a Lourdes, insieme ai sacerdoti ammalati della Lega Sacerdotale Mariana. Presentazione di S.E. Angelo Comastri.
La politica è anzitutto arte. Il che significa che chi la pratica deve essere un artista. Un uomo di genio. Una persona di fantasia. Disposta sempre meno alle costrizioni della logica di partito e sempre più all'invenzione creativa che gli viene chiesta dalla irripetibilità della persona. La politica è, poi, arte nobile perché legata al mistico rigore di alte idealità. Nobile, perché emergente di incoercibili esigenze di progresso, di pace, di libertà. La politica è, infine, arte difficile perché richiede, nei credenti in modo particolare, la presa di coscienza della autonomia della politica da ogni ipoteca confessionale e il riconoscimento della sua laicità e della sua mondanità.
E' una raccolta di messaggi per i catechisti e per tutti coloro che, spinti dalle esigenze della fede, cercano piste sicure per andare "oltre". Il vescovo rivolge il suo invito a riscoprire la gioia, la meraviglia, l'amore di Dio per gli uomini, la sollecitudine di ciascuno per la Chiesa e quella della Chiesa per tutti.
100 frasi tratte dagli scritti, dalle omelie e dai discorsi di don Tonino Bello, che costituiscono il suo lascito spirituale.
Don Tonino Bello è un campione di speranza. La testimonia e ce ne svela il segreto. Ne ricapitola il percorso: dalle umanissime speranze primordiali, all'ulteriorità, passando per la croce. Una traiettoria in ascesa, che segna con la sua stessa vita.
Questa raccolta di interventi, che don Tonino Bello scrisse durante la prima guerra in Iraq tra il 1990 e il 1991, potrebbe cominciare con un: "Come si prevedeva". Si potrebbe definire una concreta testimonianza di profezia, a patto che per profeta s'intenda colui che vede il futuro perché mescolato, anzi impolverato, con la fatica di conferire un senso al presente, anche - se necessario - al prezzo di laceranti sofferenze e incomprensioni. È incandescente il fuoco dell'indignazione sprigionato da queste lettere. Bruciò don Tonino, nel momento più difficile della sua esperienza pastorale, ma consentì di illuminare, con straordinaria attualità, questo nostro tempo. Don Tonino vide che, proprio nel giorno seguito alle grandi speranze, l'utero della guerra restava ancora gravido e nutrito da silenzi, omissioni, complicità ma anche da insopportabili luoghi comuni. E noi sappiamo che, poi, quell'utero non ha smesso di partorire più e più volte, da allora. Anche in quella terra. Eppure la sua voce, calda e coinvolgente, che risuona nell'allegato CD "Dissipare l'ombra di Caino", accompagna ancora oggi, con straordinaria attualità, la strada dei tanti che sempre più si ostinano a credere che l'unico volto di Dio sia quello della misericordia, della riconciliazione e della pace. Non la spirale infinita della vendetta.