In tempi di grandi prove per l'umanità - guerre, pandemie, rivolgimenti naturali - la fragilità e la precarietà dell'esistenza appaiono ancora più evidenti e ci spingono a interrogarci sul senso della nostra vita, a cercare una meta che sappia dare significato al cammino di ogni giorno. Andando al fondo di noi stessi, non è difficile sentire che la vita non è affatto una merce da consumare, ma un mistero da scandagliare, una missione da realizzare e che non ne siamo i padroni, anzi, non siamo in grado né di conservarla né di progettarla. In questi momenti si percepisce forte la nostalgia di qualcosa di più grande, che sta "aldilà" di tutto quello che è l'apparenza del quotidiano. È come una rinascita: l'uomo scopre di non essere solo, di essere creato per l'immortalità, di avere Dio come Padre, di essere stato amato da Cristo fino al sacrificio della Croce, di avere Maria come Madre Celeste. Una luce inaspettata investe ogni aspetto dell'esistenza e conferisce un nuovo gusto alle cose, spalancando orizzonti di felicità prima inimmaginabili. È il cuore dell'avvenimento cristiano. L'inizio di quell'esperienza che conduce fuori dall'oscurità in cui si procede incerti, a tentoni, e guida sulla strada del Cielo, che porta alla piena realizzazione di sé come figli di Dio. Una strada che si percorre senza contare i passi e incuranti delle asperità, con sempre maggior sicurezza e fiducia, camminando con i piedi ben saldi sulla terra e lo sguardo levato oltre l'orizzonte.
In questo passaggio storico cruciale la presenza di Maria si fa sentire come mai prima nel bimillenario pellegrinaggio della Chiesa. È il tempo della sua grande battaglia contro il dragone infernale e del trionfo del suo Cuore Immacolato. È il tempo nel quale chiama i suoi figli perché si raccolgano sotto il suo manto e combattano al suo fianco, perché venga presto il momento in cui suo Figlio Gesù sia conosciuto, accolto e amato dall'intera umanità. Questo libro è la trascrizione di un ciclo di catechesi tenute in diretta su Radio Maria, il cui scopo è quello di presentare la figura dell'Ancella del Signore nel fulgore della sua santità, bellezza e grandezza, così come l'Onnipotente l'ha voluta nel suo piano di salvezza. Nel medesimo tempo si propone di mettere a fuoco il compito straordinario che, per volontà di Dio, sta svolgendo, in particolare come Madre della Chiesa e dell'intera umanità. Il volto di Maria infatti è quello dolce e premuroso di una madre. Colei che è per eccellenza la «Donna» e la «Regina» è anche e soprattutto Madre. San Luigi Maria Grignion de Montfort ci insegna che se c'è un motivo per cui non conosciamo Gesù Cristo è perché non conosciamo la Vergine Maria. Detto in altri termini: più conosciamo la Vergine Maria, più ci avviciniamo a Gesù Cristo. Da qui, il motivo di questo ciclo di catechesi che, essendo mariano, ha una finalità ben precisa: portare tutti noi a credere, amare, servire Gesù come ha fatto e continua a fare Maria.
A Medjugorje, la Regina della Pace ha affermato che quelle avvenute nel villaggio della Bosnia Erzegovina sono le sue apparizioni finali sulla terra, perché è venuta a chiamare il mondo alla conversione per l'ultima volta. L'umanità è ormai giunta a un bivio decisivo, a un punto di non ritorno: è chiamata a scegliere tra la vita e la morte, la luce e le tenebre, Gesù e l'anticristo. A decidere se fare del pianeta uno splendido giardino o un cumulo di macerie. Segni evidenti dell'avvicinarsi degli «ultimi tempi» - quelli del definitivo scatenamento del demonio contro gli esseri umani - sono le guerre, le persecuzioni, gli sconvolgimenti naturali causati dall'incuria degli uomini, ma soprattutto la dilagante impostura anticristica, cioè il rifiuto di Cristo, della sua divinità. La gravità della situazione presente però non deve farci dimenticare che la storia del mondo tende a un fine, a un compimento, che è una storia di salvezza. Nei messaggi che ci affida Maria assicura il trionfo del suo Cuore Immacolato, e mentre annuncia il periodo di prove per la fede più duro di sempre, promette anche un futuro di pace e di prosperità. Scendendo in campo contro le potenze delle tenebre e assicurando la sua materna assistenza alla Chiesa e all'umanità, ci chiede di impegnarci, di essere vigilanti: «Figli miei, siate pronti: questo tempo è un punto di svolta. Perciò io vi invito nuovamente alla fede e alla speranza, vi mostro la via per la quale dovete andare, ossia le parole del Vangelo».
«Figlioli, verranno le prove e voi non sarete forti e il peccato regnerà, ma se voi siete miei, vincerete perché il vostro rifugio sarà il Cuore di mio Figlio Gesù» (Regina della pace, 25 luglio 2019). La storia umana, dall'apparizione dell'uomo sulla terra, è "storia della salvezza". Il tempo di grazia che l'umanità sta vivendo, dalla venuta di Gesù Cristo fino alla fine del mondo, è mirabilmente testimoniato dal Nuovo Testamento, in particolare dal libro dell'Apocalisse. L'Apocalisse offre una chiave di interpretazione che, per i credenti, è l'unica che permette di mettere a fuoco l'attuale fase del cammino umano, caratterizzata da un attacco virulento dell'impero delle tenebre, volto a dissolvere la fede, scompaginare la Chiesa, cancellare la presenza di Gesù Cristo e intronizzare l'uomo al posto di Dio, in modo tale che satana possa riprendersi il dominio del mondo e trasformarlo nel suo regno di morte. Innumerevoli sono le testimonianze di santi e mistici, come pure gli ammonimenti del Magistero, che preannunciano per il nostro tempo l'apice del combattimento escatologico. Di particolare rilievo sono i messaggi che vengono dalle apparizioni mariane degli ultimi due secoli, che testimoniano il provvidenziale intervento della Madre di Dio in soccorso della Chiesa. Tuttavia è la stessa presenza della Madonna a Medjugorje il segno apocalittico che testimonia l'inizio della battaglia alla quale la Regina della pace chiama, come testimonianza eroica della fede, gli «apostoli del suo amore».
L'amore è l'esperienza fondamentale della vita umana, dalla quale dipende il suo senso e la sua realizzazione. Non c'è persona che non desideri amare ed essere amata. Non si tratta di un desiderio come gli altri, che hanno un'importanza relativa per la vita. Si può vivere senza denaro, senza cultura e persino senza salute, ma non si può vivere senza amore. L'essere umano, fin dal momento in cui entra nel mondo, è affamato di amore più di ogni altra cosa. Gli puoi dare tutto, persino l'intero universo, ma non saprebbe che cosa farsene se non trovasse un cuore dove abbeverarsi e dove riposare. L'amore è ciò che tutti desiderano e senza il quale non si è felici.
Il nostro tempo, in particolare nei Paesi di antica cristianità, sta sperimentando una crisi di fede come mai era avvenuto nella storia bimillenaria della Chiesa. Le cause sono molteplici, ma una è facilmente identificabile da tutti: si perde la fede perché si smette di pregare. La preghiera è come l’acqua che tiene in vita il fiore. Se ogni giorno ne viene data qualche goccia, il fiore cresce e manifesta tutta la sua bellezza. Diversamente appassisce e muore.
Perché la fede riprenda a fiorire è necessario che i cuori, prima ancora delle labbra, ricomincino a pregare. La preghiera cristiana rispecchia la pienezza della fede e nel medesimo tempo la alimenta. Come la fede è un dono di grazia, così è la preghiera cristiana. Quanti cristiani si rendono conto che la loro preghiera è quella del cielo che è stata data in dono all’umanità pellegrina? Pregare è qualcosa di bello, di profondo, di connaturale all’uomo e perfino qualcosa che viene spontaneo. La preghiera è il respiro dell’anima.
Sempre più - nel nostro Paese e nell'Occidente globalizzato - la fede cristiana sembra persa o addirittura rinnegata. È una semplice evoluzione dei costumi? Un'irresistibile ascesa della secolarizzazione a seguito del progresso scientifico e tecnologico? O il sorgere di un mondo nuovo senza Dio, in cui l'uomo sceglie di idolatrare surrogati - il denaro, il potere, il piacere - e, in ultimo, anche se stesso? L'apostasia è l'abbandono formale e volontario della propria religione. Molti lasciano infatti le pratiche e la morale tradizionale in un processo lento, ma inesorabile, che pare non avere fine e che allontana l'umanità dalla luce di Cristo. In questo suo saggio, padre Livio lancia un forte grido, supportato anche dai messaggi che giungono da Medjugorje e che invitano a non indugiare, poiché il momento di tornare a Gesù è adesso.
Al tema della fede, padre Livio ha dedicato una serie di catechesi radiofoniche settimanali rivolte ai giovani, raccolte in questo libro. Non ha enumerato e spiegato le singole verità che la Chiesa ci consegna nel Credo, ma ciò che viene prima: come e perché nasce la fede, come e perché la fede scompare o addirittura non nasce. Ecco perciò il titolo del libro: "Le sorgenti della fede". Con un linguaggio chiaro e appassionato, padre Livio parla ai ragazzi, manifestando la sollecitudine educativa che caratterizza tutto il suo ministero sacerdotale, animato dalla convinzione incrollabile che abbracciare la fede significa avviarsi a vivere una vita che è, già dal primo istante del nostro esistere, vita eterna: cioè vita che corre ininterrottamente verso la pienezza cui Dio ci ha chiamato.
Il cuore della fede cristiana è la persona di Gesù Cristo, il Figlio di Dio che si è fatto uomo per salvarci. Nel momento in cui venisse meno questa fede, il cristianesimo si dissolverebbe, anche se venisse conservato tutto il suo straordinario impianto spirituale. Infatti i misteri dell'incarnazione e della Santissima Trinità sono i cardini sui quali è costruito l'intero edificio della fede. Nella misura in cui questa verità di fede venisse offuscata, prendendo a motivo il dialogo con le altre religioni, il cristianesimo perderebbe il suo centro vitale. L'obiettivo, più o meno consapevole, sarebbe quello di eliminare dalla professione di fede cristiana gli elementi che impediscono di inserire Gesù Cristo nel pantheon mondiale tra i tanti rappresentanti della spiritualità umana. Da sempre il principe di questo mondo ha operato per eliminare la fede in Gesù Cristo. Oggi lo fa con la menzogna della nuova religione mondiale, dove l'umanità idolatra si mette al posto di Dio indicando se stessa come dio.
Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà, Timore di Dio. L'azione dello Spirito Santo nelle anime, mediante l'opera della grazia e dei suoi santi doni, è essenziale nel cammino di santità che ogni cristiano è chiamato a percorrere. In questo volume Padre Livio mette in luce non solo l'influsso dello Spirito nell'opera di santificazione, ma anche, e in modo molto dettagliato, il carattere specifico di ognuno dei suoi sette doni, che costituiscono il coronamento della vita divina nelle anime. Un capitolo particolare è dedicato all'intimo rapporto fra lo Spirito Santo e la Vergine Maria. Colei che per opera dello Spirito Santo ha generato il Capo, è chiamata allo stesso modo a generare anche le membra di tutto il corpo mistico. In Appendice è pubblicata la lettera enciclica di Giovanni Paolo II sullo Spirito Santo: Dominum et vivificantem.