Prima parola della missione, è un elemento imprescindibile e prioritario nella vita del cristiano, sia esso consacrato o laico. Fin dai tempi dell’arcivescovato di Buenos Aires, per papa Francesco «si conosce Dio frequentando le Parole di Dio», e se non si è in relazione con Colui che invia, è impossibile annunciarlo.
La preghiera è necessaria per entrare nella perfetta relazione d’amore con Dio, che si esprime in un continuo donarci e riceverci per poter trovare così la pienezza del nostro essere.
«Non esiste un cristiano senza gioia» ci ricorda papa Francesco. Una gioia che scaturisce dall'abitare la Parola, la quale scruta pensieri e sentimenti del cuore. La gioia, di cui il presente testo è occasione di continua riflessione quotidiana attraverso alcuni brani tratti dai più differenti (ed eterogenei) interventi di papa Francesco, non si identifica con il semplice stato d'animo di chi è felice: «Non è un semplice divertimento, non è un'allegria passeggera. Piuttosto, la gioia cristiana è un dono dello Spirito Santo». La felicita non è destinata solo ad alcuni fortunati, è un potere nascosto che si trova dentro di noi e la sua rivelazione è in grado di cambiare ogni aspetto della nostra esistenza. Unendo saggezza pratica e spiritualità, papa Francesco ci offre strumenti per cogliere nuove possibilità e nuove opportunità per vivere con gioia la nostra vita, a partire da tre parole: Essere: La gioia è il gusto e la bellezza delle relazioni. Condividere: La gioia nell'impegno e nell'amicizia sociale. Testimoniare: Vivere al modo di Dio. Testimoniare la gioia.
Ci sono le donne nella Chiesa? Che cosa la Chiesa pensa di loro? Sono valorizzate e riconosciute per le loro qualità e competenze? Quali ruoli ricoprono nelle strutture della Santa Sede? Sono questi alcuni degli interrogativi che hanno guidato la ricerca della quale si dà conto nel volume. Negli ultimi nove anni non solo il Pontefice ha parlato alle donne ma la loro presenza in ruoli di responsabilità nelle istituzioni della Santa Sede è cresciuta rispetto ai precedenti pontificati, segno di una Sua volontà precisa di valorizzare le competenze femminili nella Chiesa. Sono numerose le nomine di donne in ruoli apicali nelle strutture in Vaticano e si è ampliato anche lo spazio loro concesso in momenti partecipativi decisionali. Lo stesso però non è avvenuto all'interno delle strutture: non sono state apportate modifiche di tipo sistemico che riguardano le donne, a parte qualche eccezione. Tuttavia, pur essendoci segnali di un maggiore coinvolgimento, esiste ancora un parziale riconoscimento della maggiore soggettività delle donne come elemento strutturale della Chiesa. Come scrive l'autrice: «Le donne, tutte, non solo le consacrate, sono uguali agli uomini non per particolari privilegi ma semplicemente perché "battezzate"».
La traduzione di questo inedito (1931-1939) è un tassello fondamentale per comprendere il pensiero di Guardini sull'antropologia cristiana nella sua evoluzione. È centrale, in queste pagine, la necessità di rispondere, in quanto cristiano, alle incognite del mondo moderno - come l'evoluzionismo, l'eutanasia, l'eugenetica o l'ingegneria sociale - e riflettere sulla portata dei mutamenti sociali e culturali che esso comporta. Una domanda che attraversa l'intera opera guardiniana e mostra qui il suo nucleo antropologico più profondo: ontologicamente l'uomo è relazione aperta, verso l'altro, Dio, o il nulla. Spetta all'uomo - provocato dalla modernità - la libera decisione. Premessa di Carlo Brentari.
"Prega, mangia, ama" è un'autentica scuola di preghiera in compagnia dell'evangelista Luca. Lo scopo non è compiere un esercizio intellettuale, bensì seguire Qualcuno che ha cambiato le nostre esistenze. Assumere cioè l'atteggiamento dei discepoli e capire che la nostra vita s'interseca in maniera profonda con l'esperienza di Cristo. Affinché ciò avvenga abbiamo bisogno del Vangelo e soprattutto di Luca, l'evangelista che più di tutti ci mostra come dovrebbe essere la vera identità del discepolo. Luca non ha fretta e pagina dopo pagina "dipinge" Cristo, restituisce la sua immagine come in un quadro e a partire da questo rivela il ruolo della Chiesa, l'importanza della preghiera e la bellezza del lasciarsi attraversare dalla grazia di Dio. In queste pagine il lettore percorre, in compagnia di Luca, un viaggio che parte dall'ascolto di sé e attraversa i temi fondamentali del nostro essere Chiesa e discepoli di Cristo.
Il quadro di riferimento con cui gli studiosi ignaziani affrontano oggi lo studio della tradizione ignaziana è impostato in un paradigma di cristianità. Tuttavia, l'avvenuta trasformazione dell'immaginario sociale dopo il Vaticano II rende tale approccio insufficiente per fronteggiare l'attuale situazione di scristianizzazione che si può ben definire come di post-cristianità. Il presente volume si propone come un saggio per reinterpretare con un nuovo paradigma l'attuale momento socio-religioso. Perciò si suggerisce il passaggio dalla spiritualità ignaziana a quello della vita cristiana ignaziana. Il passaggio avviene stabilendo un nuovo punto di accesso all'antropologica, dimensione della trascendenza attraverso la ricerca di senso per poi recuperare la tradizione contemplativa ignaziana al fine di considerare la contemplazione come una fase normale dello sviluppo cristiano ignaziano, attualmente centrato sugli Esercizi Spirituali. Di conseguenza l'attenzione si focalizza sulla nozione di trasformazione e sulla presa di decisioni per concludere con un'appropriata impalcatura biblica, filosofica e teologica della nuova proposta.
Un percorso di vero e proprio mental coach che Papa Francesco rivolge a ciascuno di noi; come un padre che ci conosce e vuole starci vicino nei momenti difficili, così che ciascuno di noi possa riprendere in mano la propria vita alla luce del vangelo della speranza. La felicità, infatti, non è una ricchezza per pochi, ma il desiderio di Dio per tutti. In un tempo di difficoltà, in cui siamo assediati dalle paure, dalle depressioni, dalle fatiche; in un tempo in cui abbiamo sperimentato il dramma della malattia, le tenebre della guerra, papa Francesco raccoglie le nostre speranze e lancia a tutto il mondo, soprattutto ai giovani, un messaggio di speranza e di luce. Le domande sulla felicità, sul futuro, sui sogni, sulla fraternità, sulla resilienza trovano da parte di papa Francesco risposte concrete e inviti a riprendere in mano la propria vita ogni giorno con un piano di azioni.
«Come l'incontro con don Giussani ha riorientato la tua vita fino a farti decidere di imboccare strade inattese, di assumere impegni imprevisti e di realizzare cose che mai avresti immaginato di fare?». È la domanda cui rispondono Plinio Agostoni, Arturo Alberti, Pier Paolo Bellini, Pier Luigi (Pigi) Bernareggi, Giancarlo Cesana, Paolo De Carli, Giovanna Rossi, Eugenia Scabini, Mario Dupuis, Marco Lucchini, Paolo Massobrio, Luigi Negri, i Servi di Dio Andrea Aziani ed Enzo Piccinini, José Miguel Oriol, Walter Ottolenghi, Robi Ronza, Lia Sanicola, Aldo Trento, Alda Maria Vanoni, Emilia Vergani, Antonio Villa e Peppino Zola. In queste pagine scorrono testimonianze di vita molto diverse fra loro, ma tutte raccontano di esperienze, fatti e opere che senza quell'incontro con don Gius (così veniva chiamato confidenzialmente don Giussani dai suoi amici e allievi) non ci sarebbero state. In un tempo di stasi culturale e ideale, e quindi anche sociale e politica, come quello in cui viviamo, l'esperienza cristiana può ancora una volta produrre impensabili novità, anche in campo pubblico. In tale prospettiva questo libro è un segno di speranza in un cambiamento che può accadere. L'augurio, per ogni lettore e lettrice, è che susciti, risusciti o confermi il desiderio di vivere appieno la propria vita con impegno lieto e fecondo. Prefazione di Mons. Massimo Camisasca.
Don Fabio, in queste pagine, si pone accanto al lettore, sostando sui brani del Vangelo che il Lezionario propone nel ciclo dell’anno A, centrato su Matteo. Le singole riflessioni sono precedute da un inquadramento ai vari tempi liturgici che permette di coglierne il significato più profondo e i tratti caratteristici. Con un linguaggio sempre schietto e profondo, don Fabio permette ad ogni domenica e solennità dell’anno di sprigionare quella forza luminosa che essa racchiude in sé.
“L’unico vero cammino della Chiesa cattolica che tutti i battezzati condividono è il percorso dell’anno liturgico. Il Signore del tempo e della storia è colui che ci fa uscire dalla storia mentre ci siamo ancora dentro”.
Don Fabio Rosini è Direttore del Servizio per leVocazioni della Diocesi di Roma. Con e per i giovani che la Provvidenza gli ha messo sul cammino, ha iniziato nel 1993 il percorso sul Decalogo e sui Sette Segni del Vangelo di Giovanni, che ha poi condiviso con tanti sacerdoti in Italia e all’estero. Commenta regolarmente il Vangelo domenicale per la Radio Vaticana e «Famiglia Cristiana». Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato i bestseller: Solo l’amore crea (2016), L’arte di Ricominciare (2018), L’arte di guarire (2020), San Giuseppe (2021).
Nella vita frenetica quotidiana si è sempre più alla ricerca di spazi e tempi di silenzio e isole di pace. Nel corso dei secoli, la tradizione monastica benedettina ha approfondito e condiviso i suoi tesori spirituali e sapienziali, tracciando percorsi di natura pratica (chiamati anche per questo "esercizi") capaci di restituire alla vita il suo respiro profondo. Padre Anselm Grün ripropone qui l'antica tradizione benedettina degli esercizi, che ha fatto da ispirazione fondamentale per i più noti Esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola. Attraverso la presentazione e la meditazione di pagine bibliche, arricchite con la proposta di semplici ritualità quotidiane, il testo accompagna a muovere i propri passi sull'antica strada "mistica" della purificazione, dell'illuminazione e dell'unificazione, per imparare a diventare quello che siamo.
Tutto nasce per fiorire e portare frutti deliziosi. Ricorda quel dialogo quando la quercia chiese al mandorlo: "Parlami di Dio". E il mandorlo fiorì. La speranza è lo sguardo di tanti uomini e donne che hanno aperto brecce, che hanno costruito ponti, che hanno sognato e creduto; anche quando intorno a sé sentivano parole di derisione. Invece le parole di Papa Francesco aprono la finestra della speranza: "Non avere paura di sognare. Sogna! Sogna un mondo che ancora non si vede, ma che di certo arriverà".
Un libro prezioso, un piccolo diario dell'anima da tenere sul comodino e leggere giorno dopo giorno in tempo di Avvento. Padre Livio Fanzaga accompagna i lettori verso il santo Natale con la saggezza e la profondità delle sue parole; un libro frutto di anni di meditazioni e di condivisione con tutti gli ascoltatori di Radio Maria. Con un linguaggio allo stesso tempo semplice e ricco di sapienza, queste pagine guidano il lettore nel suo percorso di preparazione al Natale.