
«Io sono Nelly. Ho appena compiuto ventotto anni. Prima, non molto tempo fa, ero come voi. E lo sono tuttora. Eccetto il fatto che, a un certo momento, la fortuna si è voltata. Ha cambiato marciapiede. Ne ho elaborato il lutto, anche se so che, all’angolo di una strada, all’angolo di una mensa solidale, può risorgere. Non sono nata povera. Lo sono diventata. Ho fatto degli errori, ma sono anche stata vittima di banchieri predatori, dell’inadeguatezza dei servizi sociali che ti tengono sì con la testa fuori dall’acqua, ma senza mai insegnarti a nuotare. La povertà non è una fatalità. È semplicemente una cosa inaccettabile».
destinatari
Un libro per tutti.
Punti forti
Una storia vera per un argomento di grande attualità che non
mancherà di interessare il lettore.
L’autrice
Nelly Zin fa parte di coloro che oggi vengono detti «i nuovi poveri». Un giorno, la sua vita è crollata: e nulla faceva supporre a questa ragazza, con un diploma di segretaria d’azienda, che avrebbe dovuto presentarsi agli sportelli del Banco Alimentare, per poter nutrire la sua famiglia. Ma ecco: lasciata dal marito, perduto il lavoro, accumulati i debiti, Nelly si è trovata ad allevare da sola due bimbe piccole.
Nato a Sora (Frosinone) nel 1538, Cesare Baronio, dopo aver studiato giurisprudenza a Napoli, si trasferì a Roma. Qui, l'incontro con Filippo Neri segnò la sua vita. Sotto la guida di padre Filippo, che aveva scoperto le virtù umane e spirituali del giovane e le andava coltivando sapientemente, Cesare scelse la via del sacerdozio. Primo discepolo di San Filippo Neri, ne seguì le orme fino a succedergli alla conduzione della Congregazione dell'Oratorio. Cesare Baronio, già confessore del Papa, fu creato cardinale. Morì nel 1607. Tra le sue opere storico-letterarie, da ricordare la monumentale raccolta in dodici tomi degli Annales Ecclesiastici. Il libretto illustrato racconta la storia di questo infaticabile servo di Dio.
Biografia del Card. Jose' Saraiva Martins. Questo libro ripercorre tappa dopo tappa, la vita e il curriculum di Saraiva. Si basa su tutta la documentazione esistente ma in molti passaggi, la biografia diventa autobiografia, grazie al racconto in prima persona del suo protagonista, che nel corso di alcuni colloqui ha risposto alle domande di chi scrive.
«È noto come la posizione speculativa di Antony Flew sia stata rigorosamente atea […]. Colpisce perciò la sua scandalosa apostasia. Nel libro There is a God - qui accuratamente tradotto - abiura il suo ateismo in forza di una scoperta talmente evidente e forse per questo tanto negata: avere fede nella ragione […]. Il creato ed il suo significato non possono reggersi sul vuoto, sul caso o tanto meno sul niente» (LUCA VOLONTÈ - Presidente Gruppo Popolari-Cristiano Democratici Consiglio di Europa).
«La clamorosa abiura dell’ateismo da parte di uno dei suoi esponenti più famosi, Antony Flew, ha suscitato scalpore all’interno della comunità scienti fica poiché a far cambiare idea al filosofo inglese non è stata un’improvvisa illuminazione religiosa o una nuova argomentazione teoretica, ma le sempre più convincenti prove empiriche che sembrano dimostrare, per l’estrema complessità dell’universo e dei modi in cui si è formata la vita, il coinvolgimento di un’intelligenza superiore» (GUGLIELMO PIOMBINI - Opinionista).
«Per il Flew prima maniera, l’uomo autenticamente “ragionevole” non può affatto accettare l’esistenza di un Essere Supremo, men che meno l’idea di un Dio Creatore come lo è il Dio rivelato nella Bibbia. Autorevole e influente, lo “scandalo” che le posizioni del filosofo hanno generato è stato notevole. Tutto cominciò quando Flew cercò di confutare la plausibilità dei miracoli difesa in pubblico da C. S. Lewis (1898-1963). Oggi invece Flew si arrende e s’inchina, e afferma che la scienza - la scienza vera - spazza come pula al vento le superstizioni e le ubbie neodarwiniste» (MARCO RESPINTI - Autore di Processo a Darwin, 2007).
«Flew si conferma un interprete importante della cultura filosofica contemporanea. Dopo decenni di ateismo militante, vissuto nelle aule e nelle accademie più prestigiose, si arrende all’evidenza e ricomincia a credere e pensare partendo dal Creatore. Il libro Dio esiste è una straordinaria testimonianza della vitalità e della coerenza del teismo, oltre che della sua onestà intellettuale» (GIUSEPPE RIZZA - Docente - Università di Trento).
Don Luigi Lojali - figlio spirituale di Padre Pio da Pietralcina - è un testimone del nostro tempo. Una vita spesa ad annunciare il Vangelo, a proclamare le opere di Dio, a sostenere le fatiche del suo popolo. Un sacerdote innamorato di Maria e della propria vocazione; un "santo nascosto" che ha molto da insegnare ai cristiani di oggi.
Le notti tormentate di Wanda Półtawska prigioniera nel lager di Ravensbrück rivivono in queste pagine, per dare voce alla memoria e alla possibilità di salvezza se accompagnati dalla fede in Dio.
Deportata nel 1941 nel campo di concentramento di Ravensbrück, l’autrice è stata sottoposta a esperimenti chirurgici dai medici nazisti. Ha cominciato a scrivere questo libro di memorie sulla sua tragica esperienza subito dopo il ritorno a casa, nel 1945. Le memorie di una donna che, nonostante tutto, non ha perduto la convinzione che l’uomo è immagine di Dio, ma deve lavorare per essere tale.
Destinatari
Un libro destinato a un ampio pubblico.
Autrice
Wanda półtawska è nata il 2 ottobre 1921 a Lublino. Durante l’occupazione tedesca fu arrestata dalla Gestapo e rinchiusa nel campo di concentramento di Ravensbrück, dove fu sottoposta a crudeli esperimenti da parte dei medici nazisti. Dopo la sconfitta dei tedeschi poté far ritorno in Polonia, dove sposò Andrzej Półtawski, dal quale ebbe quattro figli. Medico di successo, fu amica di Karol Wojtyla dagli anni della giovinezza fino a tutto il tempo del pontificato. Di questo straordinario rapporto di cui testimoniano numerose lettere ha scritto nel volume Diario di un’amicizia (San Paolo, 2010).
Misteriosa, sfuggente, affascinante: ecco come molti vedono la santità.
Ancor più per chi - come l'autore di queste pagine - si interroga sull'esistenza di Dio senza trovare risposte convincenti. Chiara Luce Badano era la migliore amica di sua sorella: da qui l'idea di raccontarla dal vivo, ma di sponda, come un "qualunque centurione sul Calvario, un barelliere a Waterloo, il portinaio delle Twin Towers". L'autore osserva, ricorda, ascolta, e racconta a noi, una vicenda straordinaria che continua a coinvolgere - e a sconvolgere … - tanti: una storia di santità costruita giorno dopo giorno.
Il volume contiene le ricerche realizzate per il 5° Convegno internazionale di storia dell’Opera salesiana, dedicato a don Michele Rua (1837-1910), uno dei più importanti protagonisti dello sviluppo degli istituti religiosi fondati da san Giovanni Bosco, Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice.
Il materiale documentario, quasi tutto inedito, concerne in massima parte l’attività di don Rua come primo successore del fondatore, quindi gli anni del suo rettorato: 1888-1910. Si è privilegiata pertanto la qualità della sua animazione e la valenza delle relazioni di carattere personale e istituzionale, rivolte all'attività apostolica ed educativa degli Istituti salesiani presenti in tutti i continenti.
Dalla presentazione di don Rua in relazione con le realtà salesiane di un paese o di una regione, risulta un superiore dotato di una insolita capacità di seguire le vicende locali, di indicare con coraggio soluzioni o suggerimenti, pieno di rispetto e, nello stesso tempo, determinato, dopo aver esaminato con cura le situazioni. Dietro quest’interesse si intravede un Padre, Maestro, Amico preoccupato del bene massimo, cioè della fedeltà al carisma donato tramite don Bosco alla chiesa e alla società per favorire la maturazione dei giovani come “buoni cristiani e onesti cittadini”.
(Dalla Premessa di G. Loparco - S. Zimniak)
La sua vita di donazione totale al Signore, nel servizio dei poveri e degli ammalati, secondo il carisma di Vincenzo de’ Paoli e Luisa de Marillac, l’ha condotta a morire sul patibolo della ghigliottina negli anni terribili della Rivoluzione francese, periodo contrassegnato da violentissime persecuzioni contro i cristiani. Dopo un lungo processo canonico, ne è stato riconosciuto il martirio in odium fidei. Attendiamo dunque che presto il suo nome venga iscritto nell’albo dei beati.
Destinatari
Per chi vuol conoscere o approfondire la figura di suor Margherita Rutan.
Autrice
Mariantonia di Tano, Figlia della Carità dal 1970, si è laureata in Pedagogia con una tesi sul «Metodo pedagogico delle Figlie della Carità». Ha lavorato sempre nell’ambito sanitario, come coordinatrice e insegnante in diversi corsi universitari di lauree brevi. Attualmente lavora nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno occupandosi della «Qualità dei Processi, Accreditamento e Formazione».
Continua la lotta spirituale di Chiara M. Continua il suo interrogare e il suo affidarsi, la sua protesta e la sua lode, il suo oscuro dolore e la sua gioia luminosa. Sono stati in molti, tra i numerosi lettori di Crudele dolcissimo amore, a chiedere a Chiara di scrivere un altro libro per poter sentire ancora la sua voce. Ma se Chiara ha scritto di nuovo non è solo per questo, è anzitutto per un intimo bisogno della sua anima di dare oggettività all’ininterrotto colloquio con Dio. Lei lo chiama il suo Socio. Ma non si tratta di una società tutta rose e fiori, vi sono anche spine, crisi, momenti di buio. Anzi, è proprio la notte la categoria più adatta per descrivere il viaggio di Chiara incontro all’eterno.
Aveva solo 37 anni don Jerzy Popieluszko quando, nell'ottobre 1984, venne rapito, torturato, ucciso e gettato in un lago dai funzionari del regime comunista polacco. Era un punto di riferimento per gli operai e per il sindacato Solidarnosc. Morì per aver proclamato e testimoniato concretamente che "la coraggiosa testimonianza della verità è la strada che conduce direttamente alla libertà". Al suo funerale parteciparono decine di migliaia di persone. E' stato proclamato Beato il 6 giugno 2010.
Tardi ti ho amato, titolo che riecheggia Sant'Agostino, vuole esemplificare in sintesi la storia toccante della conversione dell'Autrice. Dopo aver combattuto con la nevrosi, attraverso vicende e perdite lacerano, quando tutto sembrava ormai perduto, essa riscopre la Misericordia e il vero volto di Dio.
La profonda serenità data dal sapere di essere amata da un Padre che perdona incondizionatamente ha permesso a Laura Paoloni di riuscire a scrivere questi toccanti versi, indirizzati al cuore di ciascuno di noi.