Un piccolo libricino per accompagnare i più piccoli nella preghiera attraverso semplici testi che richiamano la tradizione cristiana e gli affetti più cari dei bambini. Un piccolo itinerario per imparare a pregare, ringraziare e perdonare. Contiene disegni e funzioni interattive per ascoltare le preghiere. Età di lettura: da 8 anni.
"Via Vai" racconta la consapevolezza che la vita è un cammino a cui non ci si può sottrarre, un dono che riceviamo, e merita sempre di essere vissuta. Il sentiero da seguire è l'amicizia con Gesù: il suo amore non si conquista ma si può solo accogliere! Il più delle volte l'espressione "via vai" descrive una situazione caotica in cui è veramente difficile trovare una via d'uscita. Gli oratori delle diocesi lombarde hanno scelto proprio questa espressione per rifarsi in qualche modo alla vita di tutti i giorni o a tanti momenti nei quali abbiamo la sensazione di avere perso la bussola. Lo sanno bene i nostri adolescenti che sono alle prese con decisioni non rinviabili che determineranno poco o tanto la direzione della loro esistenza. Nello slogan di questa estate oratoriana c'è un po' di tutto questo. La consapevolezza che la vita sia un cammino spesso caratterizzato dall'incertezza e da scarse garanzie. E tuttavia un cammino a cui non ci si può sottrarre. Anche solo per il semplice fatto che nessuno può vivere al posto nostro. Anche se così la vita è un dono e non un castigo, e come tale va accolta e merita sempre di essere vissuta, nonostante tutto. L'oratorio è lì per questo: senza presunzione vorrebbe accompagnarci nella scoperta che anche i fili più ingarbugliati possono diventare un meraviglioso intreccio e i frammenti una storia.
Un ricco sussidio per accompagnare la preghiera dei ragazzi durante l'Oratorio estivo. Trenta tappe che raccontano del cammino di Gesù verso Gerusalemme, perché anche noi diventiamo veri pellegrini sulle strade della vita. La preghiera dell'Oratorio estivo è incentrata sul cammino. Dio indica il sentiero della vita e Gesù, Figlio di Dio, è colui che, incarnato, mostra come vivere appieno la propria vita. Gesù per primo si mette in cammino verso Gerusalemme per la Pasqua, per compiere le Scritture. Il Vangelo secondo Luca è quello che racconta meglio questo cammino. Si tratta di brani in cui Gesù chiama a sé i Dodici come compagni di viaggio, conosce a fondo la natura umana e fornisce utili consigli per vivere appieno l'esistenza, al fine di ereditare la vita eterna. L'arrivo a Gerusalemme risulta essere il centro di tutto il Vangelo, ma non è la conclusione. La proposta di preghiera, infatti, contiene anche i brani della Pasqua: la morte in croce e la risurrezione di Gesù. Sono presenti anche i brani del capitolo 24 di Luca, in cui i discepoli testimoniano la buona notizia. Durante l'Oratorio estivo bambini e ragazzi avranno la possibilità di leggere i diversi passaggi del Vangelo secondo Luca, mantenendo il più possibile integra la narrazione evangelica, sviluppando ogni giorno uno dei sette passi che costituiscono la proposta estiva: decidere, prepararsi, partire, camminare, arrivare, ritornare e raccontare. Età di lettura: da 7 anni.
«Cari giovani, è difficile credere in un mondo così? Nel Duemila è difficile credere? Sì! È difficile. Non è il caso di nasconderlo. È difficile, ma con l'aiuto della grazia è possibile». A più di vent'anni di distanza, l'interrogativo di Giovanni Paolo II durante la veglia di preghiera a Torvergata in occasione della GMG del 2000 è ancora attuale. Spesso gli adulti sono sprovvisti di strumenti di pensiero e di metodo adatti ad allestire per i giovani "laboratori della fede". Nella certezza che la Teologia Fondamentale possa contribuire ad affrontare la sfida, il testo si snoda a partire da una presa di coscienza critica del contesto attuale, per poi attingere alla riflessione della Chiesa sugli elementi capaci di illuminare l'educatore nella rilettura critica della sua esperienza personale e nella progettazione pastorale. Il percorso si conclude con un affondo sulla necessità di aprirsi al dialogo interdisciplinare e con la proposta di alcuni criteri pratici per metterlo in atto.
Cinque pagine di Vangelo, cinque catechesi sulla passione, morte e risurrezione di Gesù si offrono in questo libro come itinerario spirituale attorno a una domanda fondamentale: Cosa ha a che fare la vicenda di Gesù con la mia vita? Risponde Roberto Repole, vescovo e teologo, soffermandosi là dove il Vangelo prende di petto gli interrogativi dell'esistenza umana: il senso della vita, della sofferenza, della sconfitta, della morte. Gesù raccontato ai giovani mostra in queste pagine - pensate per i giovani, ma adatte a tutti, anche agli adulti - la sua straordinaria capacità di rivoluzionare la vita di chi si mette in ascolto e sceglie liberamente di andargli incontro. "Libertà è riceversi dagli altri, è custodirsi a vicenda. In questo, il primo a ricordarsi di noi è Gesù, colui che domina non assogettandoci, ma sconfiggendo per noi la morte dall'interno". Testi nati da un ciclo di incontri di lectio divina, tenuti in cattedrale a Torino con i giovani, opportunamente riveduti e integrati.
Partendo da spunti narrativi presenti nei film e nelle serie tv incentrati sulla figura comica e al tempo stesso eroica di Kung Fu Panda, il libro propone cinque percorsi di approfondimento sui grandi temi dell'esistenza (due esempi: la fede come dimensione fondamentale dell'esperienza umana e il problema del male) utilizzabili nella catechesi o a scuola. La grande popolarità di Kung Fu Panda (giunto nella primavera 2024 al quarto lungometraggio), la scrittura brillante dell'autore e l'originalità delle riflessioni teologiche e pedagogiche rendono questo libro uno strumento utilissimo e al tempo stesso di piacevole lettura per catechisti, educatori e insegnanti.
Secondo libretto della collana "La fede legittimata". Facendo suo l'invito di Papa Francesco al "Dicastero della Fede" perché si presenti la fede «in modo convincente», l'autore elenca le ragioni (anche "laiche") per cui conviene "credere oggi". Le sostiene con la sua proverbiale e profonda arguzia, originale e convincente anche in una stagione di globale secolarizzazione come come quella che stiamo vivendo.
Questo libretto inaugura una nuova collana della Sanpino: "La fede legittimata". Essa si propone l'obiettivo di presentare le ragioni (anche "laiche") per cui "credere oggi" è una buona scelta in una stagione di crescente secolarizzazione in cui la fede è sotto assedio. Li firma il super collaudato catecheta don Pino Pellegrino, sulla base del consiglio suggerito recentemente da Papa Francesco al Dicastero della Fede: presentare «in modo convincente» le ragioni per cui credere oggi. Sono testi brevi, ma vigorosi che affrontano temi fondanti il "Credo" cristiano.
Un arcivescovo francescano narra la sua passione per il fumetto western. Un genere che aiuta a pensare, a diffondere grandi valori, e con testi a volte dal tratto poetico.
Il malessere delle nuove generazioni è evidente: sono giovani fragili e stressati, bulli (o peggio) e bullizzati, con disturbi dello sviluppo e disagi psicologici, oggi più che mai. E non è colpa della chiusura sociale causata dalla pandemia, perché i dati prima del 2020 erano già preoccupanti. Sarà colpa dei "genitori Peter Pan"? Sarà colpa della scuola? Sarà perché i ragazzini sono spaventati dall'incertezza del futuro? In una società che li sessualizza precocemente, subiscono abusi attinenti la sfera sessuale; la pornografia, la pedofilia e la pedopornografia non solo non vengono combattute con efficacia, ma sono oggetto di un tentativo ideologico di normalizzazione. Forse, però, sono addirittura più gravi i danni che subiscono attraverso gli schermi dei telefonini, dei tablet e dei computer. E poi, quanta parte del disagio giovanile dipende dai falsi miti sulla droga "leggera" (che in questo libro vengono smantellati uno a uno)? Il rimedio a tanto malessere e a tanto ingiusto dolore innocente sta anche nella riscoperta, nella valorizzazione, nella protezione della famiglia. Nel mettere a fuoco - anche attraverso riflessioni di buon senso e dati e studi consultabili in letteratura - ciò che fa male ai nostri ragazzi, speriamo di invogliare gli educatori a una riflessione più ampia sulla sofferenza delle nuove generazioni, andando oltre i problemi materiali ed economici, che certamente ci sono. Per guardare con gli occhi del cuore, capaci di vedere oltre la realtà oggettiva che è fatta di dati e notizie di cronaca inquietanti. Per guardare dove sta la speranza. Ciascuno di noi può contribuire alla ricostruzione di quello che è andato distrutto. Ma innanzitutto bisogna rendersi conto di che cosa manca e dove sta il problema. Possiamo e dobbiamo farlo. Per amore dei nostri figli (Francesca Romana Poleggi).
Il matrimonio è da anni una realtà in crisi, con metà delle coppie che divorzia e intreccia nuove relazioni. I cattolici non fanno eccezione a questo trend e anche fra molti battezzati è diventato usuale "rifarsi una vita" dopo una separazione matrimoniale. Non tutti i credenti, però, ritengono questa una scelta obbligata. Alcuni, nonostante siano stati traditi o abbandonati dal coniuge, decidono di rimanere fedeli al Sacramento delle nozze e non cercano nuovi legami. Perché lo fanno? Qual è il significato di una scelta giudicata come insensata e fondamentalista agli occhi dei più? Cosa spinge i separati fedeli a continuare ad amare chi - per vari motivi - ha voltato loro le spalle? L'Autore, a partire da una solida base teologica e dalla viva testimonianza di separati fedeli, propone alcune piste di riflessione per approfondire un tema poco conosciuto e raramente affrontato, anche in ambito ecclesiale. Un libro "fuori dal coro" che ha lo scopo di ricordare come il matrimonio cristiano, anche quando il legame fallisce, non perde il suo valore sacramentale e profetico, poiché conserva l'immagine delle nozze definitive dell'umanità con Cristo.
Perché scegliere il matrimonio in chiesa? È nel profondo del nostro essere che cerchiamo una relazione intensa e felice, ma anche completa, armoniosa e durevole. Per questo il valore del matrimonio resiste al tempo e alle mode. Il testo è arricchito da una riflessione di Papa Francesco.