Imparare a vivere come «pellegrini di speranza »: è questo che ci chiede papa Francesco mentre ci avviamo verso l'anno giubilare 2025, un evento epocale che, se vissuto nel modo giusto, può costituire un'occasione irripetibile di rinascita per tutta l'umanità, in questi tempi segnati da instabilità, catastrofi e paura diffusa. Se ci guardiamo intorno, lo scenario è desolante: guerre, povertà, carestie, disastri ambientali, conflitti sociali. Il mondo è un luogo sempre più cupo, e tuttavia non possiamo permettere che questo ci renda passivi, chiusi in noi stessi, rassegnati. Non possiamo perdere la speranza; d'altronde questa, se guardiamo bene, è presente in tutto ciò che ci circonda: nel volto di una donna che porta in grembo una nuova vita, in quello di un povero, di un migrante o di un rifugiato alla ricerca di un domani migliore, nel viso di un soldato e di un civile che pregano di tornare a casa o di un anziano e un bambino che camminano mano nella mano, liberi e al sicuro. Tutti questi sono, per papa Francesco, i volti della speranza, e diventano qui occasione per riflettere sulla famiglia e l'educazione, sulla situazione sociale, politica ed economica, su geopolitica e migrazioni, sulla crisi climatica, le nuove tecnologie e la pace. Una guida spirituale per predisporci con consapevolezza all'Anno Santo, lasciandoci avvolgere dall'energia e dal sentimento di solidarietà che lo animeranno; un invito del pontefice a guardare con rinnovata fiducia alle grandi sfide che ci attendono e a incamminarci su una strada di gioia e fraternità, verso un futuro in cui possiamo ancora sperare, insieme.
Nell'avvento 2024 i giorni di preparazione al Natale hanno un valore particolare, perché sono anche i giorni in preparazione all'inizio ufficiale del Giubileo. Viverli bene significa approfittare meglio di questo tempo. Gli schemi di preghiera proposti, adattabili a vari momenti liturgici ed extraliturgici, prevedono una lettura e un commento su nove momenti per accompagnare la novena di Natale: l'attesa, la porta, il pellegrino, la luce del perdono, la promessa, la notte, la carità, i sogni, il bimbo. Uno strumento utile per non farsi travolgere dal tempo.
Fratel Enzo Bianchi accompagna il pellegrino-lettore a conoscere e sperimentare il Giubileo: biblico, ebraico e cristiano. Celebrare l'anno giubilare, particolarmente questo ordinario del 2025, come «Pellegrini di speranza» significa vivere un tempo forte, impegnarsi tutti insieme, ecclesialmente, ad accogliere la misericordia del Signore, rinsaldare la vita cristiana, unica vera testimonianza a Cristo. Questo vademecum è rivolto a chi si appresta a vivere il cammino giubilare, perché avrà la sapienza di tutti i pellegrini che nella storia della fede ebraica e cristiana hanno camminato per strade di speranza.
Un vademecum offerto ai singoli fedeli e alle comunità parrocchiali per «aiutare a vivere il Giubileo come evento di Chiesa, tempo di grazia, cammino di speranza» (Mario Delpini). Le dodici parole chiave dell'Anno santo, da "desiderio" a "beatitudine", da "penitenza" a "pellegrinaggio", fino ai "segni di speranza", spiegate nel loro significato più profondo, accompagnano la presentazione delle chiese giubilari dove invocare l'indulgenza plenaria, i riti e i gesti per le celebrazioni, i pellegrinaggi e la preghiera. Dopo una prefazione dell'arcivescovo Mario Delpini e l'introduzione di Massimo Pavanello, Incaricato regionale Turismo e Pellegrinaggi Delegato diocesano Giubileo - Milano, la prima parte di questo volume ci introduce alle « parole del giubileo ». Sono 12 parole tratte dalla Bolla di indizione del Giubileo di papa Francesco , con una breve citazione iniziale tratta dal documento Spes non confundit . Ciascuna parola viene spiegata e approfondita da diversi autori (biblisti, psicologi, teologi, filosofi). Conclude un approfondimento dei segni di speranza di Fabio Landi, direttore de «Il Segno». La seconda parte, «Pellegrini in terra ambrosiana», preceduta da una nota introduttiva su e come strutturare i pellegrinaggi delle comunità e dei gruppi, presenta le 13 chiese giubilari della Diocesi di Milano, con cenni storici, artistici e architettonici. Vengono poi presentati i segni giubilari che accomunano tutte le chiese, i riti giubilari e le chiese penitenziali nelle sette zone pastorali. Conclude la preghiera del pellegrino.
In occasione dell'anno giubilare, padre Enzo Fortunato ci conduce alla scoperta della basilica di San Pietro, cuore dell'annuncio cristiano, dove si strutturò come Chiesa e dove viene vissuto nel ricordo dell'origine. Ogni tappa di questo viaggio corrisponde a un capitolo del libro. Dalla strada che conduce a piazza San Pietro fino al colonnato del Bernini, simbolo di accoglienza e abbraccio; poi il momento del passaggio attraverso la Porta Santa, il luogo della decisione: quella soglia, allegoria della conversione, che, una volta varcata, purifica e modifica integralmente chi la supera. Tuttavia ciò non sarebbe possibile senza la Grazia, qui rappresentata dalla Madonna che tiene Cristo tra le braccia, la Pietà di Michelangelo. La statua di san Pietro e la tomba dell'apostolo rappresentano infine il luogo del cammino e della celebrazione. Anche Pietro arrivò a Roma da lontano, dopo un viaggio lungo e impervio. Chi arriva nel luogo del suo sepolcro si riconosce in lui e nel suo cammino. Sulla tomba di Pietro viene edificata la basilica, la più grande chiesa del mondo: è la celebrazione della gloria di Dio e della sua Parola. Non poteva mancare un riferimento alla Bolla di indizione del Giubileo, Spes non confundit, che «ci invita a riscoprire e abbracciare questa virtù teologica fondamentale, che è la speranza, descritta come forza rigeneratrice dell'animo umano e guida sicura nel cammino della vita».
Il Giubileo secondo i Padri ci conduce per mano in un viaggio attraverso i secoli, esplorando le profonde riflessioni teologiche dei Padri della Chiesa, da Clemente Romano a Beda il Venerabile, passando per iscrizioni funerarie e il viaggio di una giovane donna. Attraverso una lettura selezionata di alcuni passi, l'autore ci mostra come concetti fondamentali quali la speranza, la preghiera per i defunti o il viaggio a Roma siano stati elaborati nei primi secoli del cristianesimo, influenzando profondamente la celebrazione giubilare come la conosciamo oggi.
Un testo completo e organico sul significato e lo svolgimento del prossimo Giubileo ordinario, con un'attenta riflessione biblica su questo grande evento ecclesiale. Dopo un'ampia introduzione sulla virtù teologale della speranza, tema portante proposto da Papa Francesco per l'Anno Santo, nella prima parte si illustra la dolce realtà della Misericordia - messaggio principale di ogni Giubileo - come amore che perdona e ci aiuta a ripartire sempre da capo con grande fiducia. La seconda parte propone invece un'attenta riflessione su un'importante trilogia: conversione, perdono, riconciliazione.
Il volume passa in rassegna tutti i segni del Giubileo, antichi e nuovi. Dal pellegrinaggio all'indulgenza, dalla Porta Santa alla professione di fede. Ognuno di questi segni viene presentato nella sua origine storica, nel significato biblico e soprattutto nel profondo valore spirituale che ha per i pellegrini che si recheranno a Roma per vivere il Giubileo Ordinario del 2025. L'autore si sofferma anche su quei nuovi segni che Papa Francesco, nella Bolla di indizione Spes non confundit, chiede di compiere per dare attuazione concreta alla speranza, quali l'impegno quotidiano per la pace, l'apertura alla vita, l'attenzione per i detenuti, gli ammalati, i migranti, i profughi, i rifugiati, i giovani, gli anziani, il rispetto per il creato. Si tratta di una serie di segni che obbligano i credenti a non rimanere con le braccia conserte, ma a diventare veri operatori di speranza, e soprattutto a rendere il Giubileo un evento "attuale" e non un mero fatto del passato. Questi e altri segni potranno ravvivare la speranza che ogni persona percepisce nel proprio intimo come desiderio di futuro vero e significativo.
Compagna di viaggio indispensabile, ti accompagna ogni giorno con letture quotidiane, sounti di meditazione, contenuti extra sul tema caro a Papa Francesco: tenere accesa la fiaccola della speranza e guardare al futuro con animo aperto.
Questo libro offre una riflessione approfondita e critica sulla tradizione del giubileo, esplorando le sue radici bibliche, suo sviluppo storico e il suo significato contemporaneo. Il Giubileo: Molto più e molto meglio di un anno santo" è un'opera che unisce rigore accademico e passione evangelica, offrendo uno sguardo nuovo e stimolante su una delle istituzioni più antiche e significative della tradizione biblica, che trova il suo pieno adempimento nell'opera salvifica di Cristo Gesù, il Salvatore del mondo.
Per la Chiesa cattolica il Giubileo è l'anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale.
Viene chiamato anche Anno Santo ed è il periodo durante il quale il Papa concede l'indulgenza plenaria ai fedeli che si recano a Roma e compiono particolari pratiche religiose: varcare la Porta Santa, confessarsi, fare la comunione, pregare e compiere un'opera di pietà, di misericordia o di penitenza. La presente opera letteraria è un viaggio tra storia, arte, tradizioni e teologia del Giubileo, che unisce persone diverse attraverso un cammino culturale ed educativo.
Il breve testo intende accompagnare la preparazione dei catechisti verso il Giubileo del 2025. Si tratta di un percorso, costituito da 8 tappe, che hanno come riferimento due testi di papa Francesco: la bolla di indizione del Giubileo Spes non confundit e il discorso rivolto ai membri dell'Ufficio Catechistico Nazionale il 31 gennaio 2021 Artigiani di comunità. In ogni tappa viene presentato un breve passo del testo a cui si fa riferimento, un approfondimento e una traccia formativa rivolta al gruppo dei catechisti.