Nelle chiese francescane conventuali, la festa e la devozione a sant’ Antonio erano accompagnate e sostenute da una serie di tredici invocazioni nelle quali si intrecciavano richieste di ordine materiale e spirituale. Ecco un comodo e pratico libretto da portarsi dietro, in tasca o in borsa, per prepararsi alla festa del Santo, oppure per pregare una tredicina a sant’Antonio ogni volta che lo si vuole onorare o chiedere una grazia al Signore per sua intercessione.
La stessa cura e lo stesso amore che entrambi ebbero del Figlio di Dio incarnato durante la sua vita terrena, sono ora rivolti verso la Chiesa. Perciò, se facciamo questa novena con viva fede e una ferma speranza, attendiamoci con certezza di ottenere tutte quelle grazie che chiederemo, a condizione, però, che le nostre richieste siano conformi alla volontà di Dio e per il nostro progresso spirituale.
Meditare sulla figura e la missione di san Giuseppe; darne "testimonianza" attraverso la vita dei Santi che si sono distinti nella devozione a lui l'hanno promossa con il loro esempio; proporre un "fioretto" e la "giaculatoria" ricavati per intero dalla Sacra Scrittura, in sintonia di azione e di preghiera con quanto Dio ci insegna attraverso la sua parola ispirata: ecco come dedicare un mese al custode del Redentore.
Da diversi anni affluiscono al Santuario di Marienfried, situato nella parrocchia di Pfaffenhofen (Germania), pellegrini provenienti non solo dalla Germania, ma anche dall’estero. Vogliono pregare, ma anche conoscere l’evento storico da cui il Santuario ha avuto origine e il suo significato religioso. Con il presente scritto si intende rispondere a tali esigenze. Agli avvenimenti di Marienfried si sono interessati sia il Vescovo locale di Augsburg che i teologi, i quali hanno fatto un rapporto all’autorità competente. La Chiesa non ha preso ancora una posizione definitiva sull’autenticità del Messaggio di Marienfried. “Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi... Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere” (Mt 7, 17-20). I frutti di Marienfried già si possono vedere: sono i pellegrini che vi si recano sempre più numerosi, attirati dai “miracoli nelle anime” che la Madre Celeste, Mediatrice di tutte le grazie, compie silenziosamente.
Olga Bejano (Madrid, 1963) visse tutta la sua infanzia tra Madrid, Pamplona, Palma di Mallorca, Ciudad Real e Logroño, dove vive attualmente. Nel 1987 una malattia neuromuscolare cominciò a paralizzare il suo corpo e a soli 23 anni rimase senza voce. Dopo la pubblicazione di questo libro in spagnolo, nel 1998 il popolo Riojano la proclamò Riojana dell’Anno e a giugno dello stesso anno gli concedettero la Medaglia d’Oro di La Rioja. Comunica con l’esterno per mezzo di movimenti quasi impercettibili della sua mano destra. La sua infermiera interpreta quello che ai nostri occhi sono scarabocchi; in questo modo è riuscita a scrivere un secondo libro, Anima di colore salmone, terza edizione, e sta per uscire il suo terzo lavoro. “Voce di carta” è qualcosa di più di una memoria autobiografica: è come un canto alla vita, alla gioia che supera tutti gli ostacoli. Ti farai amico di Olga, sia tu credente o ateo, uomo o donna, fin dalle prime righe di questo libro.
Agli inizi del 1900 Josefa Menéndez, una ragazza spagnola semplice e devota, vive un'esperienza mistica straordinaria. Attratta dalla vita consacrata, abbandona la propria patria per seguire la sua vocazione di entrare nella Società del Sacro Cuore sorta in Francia. Josefa riceve da Gesù la rivelazione di rinnovare nel mondo la devozione al Sacro Cuore, in particolare ella viene chiamata a trascrivere e diffondere un Messaggio che il Signore intende rivolgere a tutti gli uomini riguardo all'Amore Misericordioso del suo Cuore. Suor Josefa per obbedienza a Gesù e alle sue superiori, registra dettagliatamente tutto quello che le accade in un diario; i suoi scritti, 15 anni dopo la sua morte, verranno pubblicati in un libro edito a Tolosa con il titolo "Invito all'Amore" dal quale il presente testo trae origine riportandone il contenuto quasi integralmente. Tramite suor Josefa il Signore ci richiama a contemplare la sua presenza viva e reale sulla terra nell'Eucaristia e ribadisce il suo desiderio ardente di amare l'uomo. Egli attende nel Tabernacolo ogni persona per colmarla di grazie e consolarla dai suoi affanni.
Padre Ljubo è stato a servizio della parrocchia di Medjugorje dall’agosto 2000 fino all’estate 2007. Con la morte del compianto padre Slavko ha ricevuto l’incarico di sostituirlo nel suo servizio al Santuario, e come lui, si occupa di commentare il messaggio mensile che la Madonna dà a Marija Pavlovic ogni 25 del mese e che generalmente viene diffuso in tutto il mondo. Racconta padre Ljubo: “Vorrei pregare prima di tutto la Madonna perché mi aiuti e perché apra i cuori di tutti coloro che ascolteranno, perché il suo messaggio possa portare la salute fisica e spirituale e la tanto desiderata pace dei cuori e pace nelle nostre famiglie, che ci manca tanto. Marija parla con la Madonna. Si vedono le labbra che si muovono. Poi prende un pezzo di carta e in croato senza punteggiatura scrive delle parole. È accaduto anche ieri sera. Marija era in Italia e mi ha dettato per telefono il testo. Io ho messo la punteggiatura e l’ho diffuso”.
Pensieri sulla consacrazione all'Immacolata, a partire dai fondamenti biblici e teologici e dal pensiero di san Massimiliano Kolbe. Un'ampia e accurata raccolta di pensieri e brevi riflessioni sulla consacrazione all'Immacolata, tratti dal ricco insegnamento di P. Luigi Faccenda. Partendo dai fondamenti biblici e teologici e dall'eredita kolbiana, la ricerca si allarga alla proposta specifica di una spiritualita dal respiro profondamente ecclesiale, che l'Autore offre a tutti con convinzione. Comprende estratti dalle catechesi mariane di Giovanni Paolo II e un breve rituale per la consacrazione personale all'Immacolata.
Il sussidio offre due schemi per la celebrazione del Rosario, secondo la nuova scansione settimanale formulata da Giovanni Paolo II. Il primo schema propone per ogni mistero una lettura biblica, una riflessione e una invocazione finale. Il secondo, invece, accompagna l'enunciazione del mistero e la lettura biblica per una preghiera salmica. Al termine sono proposti alcuni formulari di litanie. L'augurio e quello di riscoprire il rosario quale via di contemplazione e di assimilazione del mistero di Cristo e di saper guardare Gesu con lo sguardo radioso e penetrante, addolorato e ardente con il quale Maria ha fatto da specchio ai misteri della vita del Figlio: misteri di gioia e di luce, di dolore e di gloria, identificandosi con Lui e collaborando alla sua missione di salvezza.
«Maria di Nazareth è viva oggi e questa esperienza che io vivo con lei in modo concreto ha cambiato la mia vita. Io ho imparato molto da lei e ho visto come attraverso la semplicità della vita quotidiana la Madonna ci ha portato verso la profondità della vita spirituale...
La Madonna è madre... per me è come la mia mamma. Io dico sempre che la Madonna è molto più dolce della mia mamma. Lei ha tutte le cose più belle...
Quando la Madonna deve dirci qualcosa, noi vorremmo cercare un buco per nasconderci. Ma d’altra parte sentiamo questa voce così profonda, così dolce! La sua voce, come il suo sguardo, è così profonda che non possiamo descriverne la bellezza... È come una musica, perché se stai male dentro, sentendo la Madonna guarisci».
Marija Pavlovic
La Bibbia e la storia della Chiesa ci dicono che lo Spirito Santo concede continuamente e gratuitamente carismi o doni straordinari a uomini e donne per il bene dell’umanità, secondo le necessità dei tempi.
Una di queste persone è stata MADRE SPERANZA ALHAMA, realizzatrice del Santuario dedicato all’Amore misericordioso del Signore. Nella misura in cui Madre Speranza veniva a conoscere i misericordiosi atteggiamenti di Dio verso l’uomo peccatore, cresceva forte in lei il desiderio di annunciare a tutti che Dio non vuole essere considerato come un padre offeso e disgustato per le ingratitudini dei suoi figli né come giudice severo e pronto a condannarli ed infliggere loro un castigo, ma un padre tutto bontà che li ama, li perdona, dimentica le loro offese e non le tiene in conto: un padre che attende li figliol prodigo per riabbracciarlo e fargli festa, il buon pastore che cerca la pecora smarrita, la ritrova, se la pone sulle spalle e, pieno di gioia, la riporta all’ovile.
Un altro libro sul rosario?
Sì, un altro, ma proprio un altro…
Non nel senso di ulteriore, ma nel senso di diverso! Diverso perché giovane per i giovani, adulto per gli adulti nella fede, moderno seppure tradizionale, semplice per chi non ha mai recitato il rosario, biblico per chi ama nutrirsi della Parola, approfondito per chi cerca la riflessione, meditativo per chi vuole la contemplazione, “dilatato” per chi prega aprendo il proprio orizzonte a 360°, concreto per chi desidera impegnarsi quotidianamente per cambiare vita, completo per chi desidera dedicare un mese (per es. maggio, ottobre) alla preghiera prediletta da santi e pontefici, cambiando meditazioni ogni giorno. Impariamo ad amare e far amare il Rosario a questo nostro tempo avido di chiasso ma arido di orazione. Viviamo questa preghiera meravigliosa che è il santo Rosario, nel quale l'anima non si stanca di ripetere le stesse cose, come non se ne stancano gli innamorati che si amano veramente, e in cui si impara a rivivere i momenti centrali della vita del Signore.