
Nel periodo successivo al Concilio di Trento San Carlo Borromeo favorì vigorosamente una nuova primavera della fede cattolica. Un fattore importante per questa crescita fu la sua venerazione alla Vergine Maria. Dopo uno sguardo sulle radici della devozione mariana nella Diocesi di Milano e sulle tradizioni familiari del Santo, il presente saggio espone le disposizioni giuridiche e pastorali per la chiesa milanese che concernevano tra l'altro la vita quotidiana delle famiglie, l'arte sacra, le confraternite del Rosario e le processioni per fermare la peste. Il libro illustra poi la dottrina mariana contenuta nelle omelie e si concentra sui santuari mariani valorizzati da San Carlo. L'esposizione si conclude con la recezione della devozione mariana carlina in San Giovanni Paolo II.
Il testo si sofferma sulle riflessioni esistenziali e teologiche di S. Kierkegaard circa la figura di Maria di Nazareth e sulla interpretazione che Cornelio Fabro fa dei testi del filosofo, teologo e scrittore danese.
Papa Giovanni XXIII è stato un pontefice che ha lasciato memoria profonda della sua capacità di intersecare il reale, la vita quotidiana, la storia con il pensiero della tradizione cristiana: ecco quindi un volumetto che racchiude la sua devozione mariana. Non si tratta di un rapporto astratto, lontano dalla propria vita e dalla realtà, ma un culto concretissimo, che ogni volta rimandava all'essenziale, coniugando la storia personale e le umili origini del pontefice, figlio di contadini bergamaschi, con la lucidità dell'uomo che aveva attraversato l'Europa intera come nunzio e pastore, fino a giungere alle soglie di San Pietro, da dove aveva potuto fare sintesi di tutta la saggezza dei suoi avi e di tutto il percorso di approfondimento che la vita gli aveva offerto.
Questo volume descrive il rapporto tra Papa Benedetto XVI e la Madonna. Il racconto parte dal santuario di Altötting, sito nel cuore della Baviera cattolica, a sua volta circondata dal mondo protestante tedesco e mette in una prospettiva inedita la devozione di papa Ratzinger nei confronti della Vergine. Gran parte della devozione mariana di papa Benedetto XVI ha le sue radici proprio in quello spazio e da lì va compresa, con un'attenzione che fa onore al pontefice e alla sua caratura di teologo: nessuna teologia cristiana, lo dirà egli stesso, può sussistere se non si nutre della concretezza dell'Incarnazione. La Madonna di Altötting, che tiene in braccio suo figlio e lo presenta al mondo, è il segno preciso di una devozione che nasce da un pensiero profondo. La riflessione cristiana, ci insegna Ratzinger, deve stimolare la devozione a essere non solo cristiana, ma anche profonda, mentre la devozione deve insegnare al pensiero teologico che l'astrazione e la dimenticanza del culto dei piccoli non è strada possibile di redenzione.
Non c'è bisogno di sottolineare quanto papa Giovanni Paolo II fosse devoto a Maria e come la sua devozione si fosse ancora accresciuta e affinata dopo i giorni drammatici dell'attentato subito in piazza San Pietro e a cui il pontefice polacco era sopravvissuto «grazie a una mano materna», come lui stesso disse, «che aveva deviato il proiettile». E che la preghiera del Rosario fosse una delle sue pratiche predilette lo sottolinea il fatto di aver egli stesso voluto dedicarvi una lettera apostolica specifica, la Rosarium Virginis Mariae, pubblicata in occasione dell'inizio del venticinquesimo anno di pontificato, nell'ottobre 2002.
Madre Anna Maria Cànopi (al secolo Rita Cànopi) si è spenta il 21 marzo del 2019. Questo libro ci permette di riprendere qualche trama della sua sapienza spirituale: un lascito che, anche per quanto riguarda la devozione mariana, ha molto ancora da offrire. Anzi, ancora di più oggi, mentre la memoria collettiva tenta di riannodare le tracce della testimonianza di una donna che ha istruito il mondo religioso per oltre mezzo secolo. Madre Cànopi, come molte figure della tradizione monastica, ha saputo coniugare con estrema lucidità e coerenza le necessità delle "fondazioni" da lei seguite e la ricchezza dell'interiorità, nutrita da una conoscenza profonda e concretissima del testo biblico.
Padre David Maria Turoldo apparteneva all'Ordine dei cosiddetti Serviti, i Servi di Maria. Recitare il Rosario facendosi accompagnare dalle sue riflessioni e provocazioni non è, dunque, soltanto una memoria della sua capacità di ricondurre sempre il Vangelo alla storia, alla vita concreta, ma anche il riprendere un filo mariano mai interrotto e, forse, per quel che lo riguarda, a volte lasciato comodamente nell'oblio. Così, le meditazioni che accompagnano in questo volumetto i misteri del Rosario ci spingono a fare i conti con la nostra storia: la preghiera si fa carne e i silenzi si accompagnano a quelli di molti, donne e uomini, che non hanno voce. Quello di padre David è un Rosario meditato con gli ultimi del mondo; un Rosario "politico", oseremmo dire, nel senso più alto a cui l'incarnazione ci spinge: quello di coniugare preghiera e impegno per la città.
Don Vito Spagnolo con questo libro offre la possibilità di pregare un Rosario speciale. Infatti, a differenza della preghiera tradizionale, nella quale si ripetono le "Ave Maria", nel "Rosario Medjugorje" si ripetono le parole che Maria stessa ci ha trasmesso a Medjugorie con i suoi messaggi. Le frasi mariane da utilizzare per la preghiera con il Rosario Medjugorje sono state raccolte in un gruppo di cinque intorno a un tema comune. I temi proposti sono 31. Ogni gruppo di frasi vuole essere un "florilegio" a Maria, cui possiamo attingere a seconda del nostro bisogno personale e del sentire del momento. Questo ripetere continuo di frasi può essere considerato come una "ripetizione d'amore": si ricordano, si gustano e si vivono le parole che vengono dalla Madre di Dio, la Regina della Pace, parole che portano verità e luce alla nostra vita.
Il Rosario che tutte le sere viene trasmesso su Tv2000 in diretta da Lourdes. Il Rosario è la preghiera della Chiesa che, per espressa volontà di molti Papi, racchiude in sé i misteri più profondi della vita di Cristo. A Lourdes, come in ogni parte dell'umanità, costituisce la più comune forma di preghiera, quella della gente semplice. Ormai da alcuni anni, tutte le sere in diretta dalla grotta delle apparizioni di Lourdes, padre Nicola Ventriglia, su Tv2000, recita il Santo Rosario, entrando così nelle case di tanti ammalati. Il presente volume contiene i testi di questo Rosario. L'auspicio di questo strumento liturgico è che ciascuno, personalmente o in comunità, riprenda il Rosario tra le mani, nell'ambito della vita quotidiana, per riconfermare il proprio sì al Signore, insieme a Maria, e porsi al suo seguito per diventare portatore di luce là dove ci sono le tenebre della malattia, della sofferenza e di ogni forma di male.
Accanto alla Rivista Theotokos, che si propone di presentare la tematica mariologica in prospettiva interdisciplinare, questa collana raccoglie contributi di valore che focalizzano gli aspetti più interessanti e attuali della figura di Maria seguendo i vari approcci delle scienze teologiche e umane. Essa raccoglie in particolare gli Atti di Convegni locali e dei Colloqui internazionali di mariologia
In questo libro P. Justo accompagna il lettore attraverso tutte le apparizioni mariane da Guadalupe a Medjugorje (Pilar, Laus, Rue du Bac, La Salette, Lourdes, Knock, Fatima, Amsterdama, Tre Fontane, Garabandal, Akita, Kibeho, Civitavecchia). Ognuna di esse ha le sue peculiarità ma i temi fondamentali ricorrenti sono la centralità dell'Eucaristia e l'aspetto escatologico delle apparizioni: esse ci proiettano verso la fine dei tempi.
Se nell'apostasia del secolo in cui viviamo riconosciamo i segni dei tempi profetizzati, questi non devono essere assolutizzati e quindi farci vivere nella paura. Dio non ci ha abbandonato al nostro destino né vuole che ci perdiamo, ma ci aiuta con la sovrabbondante grazia: l'invio della Madonna, nostra Madre, è per assisterci, proteggerci e condurci alla salvezza.