«Dovete comprendere che Dio vi chiama per servirlo nei compiti e attraverso i compiti civili, materiali, temporali della vita umana... Dio ci aspetta ogni giorno». Amare il mondo appassionatamente, "Vita d'orazione" e "Verso la santità" sono le più celebri omelie del fondatore dell'Opus Dei, un'efficacissima sintesi del suo pensiero, orientato a far riscoprire a ogni cristiano il senso della filiazione divina, la santificazione del proprio lavoro, nonché l'indispensabile ruolo dei fedeli laici nel mondo contemporaneo.
Cammino, il capolavoro di san Josemaría Escrivá, è una raccolta di pensieri per la meditazione che incoraggia a cercare il soprannaturale nella vita di tutti i giorni. Il lettore, attraverso la semplicità dei suggerimenti, è invitato a un esame di coscienza che dà all'anima pace, gioia e forza. Il libro, che rispecchia lo spirito dell'Opus Dei, è rivolto a tutti gli uomini che vogliono incontrare il Signore nella vita ordinaria. Milioni di persone - in tutto il mondo e delle più diverse condizioni - hanno trovato in quest'opera un sostegno per la loro vita spirituale.
"Cammino", il capolavoro di san Josemaría Escrivá, è un insieme di pensieri per la meditazione innervati da una spiritualità profonda e umana che incoraggia a cercare il soprannaturale nella vita di tutti i giorni. Lo stile diretto in cui l'opera è scritta invita il lettore ad affrontare sé stesso, in un esame di coscienza che dà all'anima pace, gioia e forza per la generosità, conducendola spontaneamente all'orazione. Dai punti di "Cammino" si possono cogliere alcuni aspetti dello spirito dell'Opus Dei, il libro però non si dirige esclusivamente ai fedeli di questa Prelatura, ma a tutti i cristiani e a tutti gli uomini di buona volontà che vogliono incontrare il Signore. Milioni di persone - in tutto il mondo e delle più diverse condizioni - che hanno trovato in quest'opera un sostegno per la loro vita spirituale, l'hanno fatta diventare un classico della letteratura ascetica, di cui sono state stampate 5 milioni di copie in più di 50 lingue.
Solco e Forgia, apparsi postumi, completano con Cammino una trilogia che guida il cristiano contemporaneo sulle vie della preghiera contemplativa. L'edizione in volume unico di queste opere di san Josemaría è corredata di un nuovo indice delle parole e dei concetti chiave che facilita la ricerca rapida e precisa dei riferimenti ai frequentatori di questi classici della spiritualità.
Cammino, il capolavoro di san Josemaría Escrivá, è un insieme di pensieri per la meditazione innervati da una spiritualità profonda e umana che incoraggia a cercare il soprannaturale nella vita di tutti i giorni. Lo stile diretto in cui l’opera è scritta invita il lettore ad affrontare sé stesso, in un esame di coscienza che dà all’anima pace, gioia e forza per la generosità, conducendola spontaneamente all’orazione.
Dai punti di Cammino si possono cogliere alcuni aspetti dello spirito dell’Opus Dei, il libro però non si dirige esclusivamente ai fedeli di questa Prelatura, ma a tutti i cristiani e a tutti gli uomini di buona volontà che vogliono incontrare il Signore. Milioni di persone – in tutto il mondo e delle più diverse condizioni – che hanno trovato in quest’opera un sostegno per la loro vita spirituale, l’hanno fatta diventare un classico della letteratura ascetica, di cui sono state stampate 5 milioni di copie in più di 50 lingue.
Come Cammino – libro che ha raggiunto una tiratura di oltre cinque milioni di copie e che è stato tradotto in più di cinquanta lingue –, Solco è frutto della vita interiore e dell’esperienza di anime di san Josemaría Escrivá. «Solco vuole raggiungere l’intera persona del cristiano – corpo e anima, natura e grazia –, e non soltanto l’intelligenza », ha scritto il beato Álvaro del Portillo nella Presentazione. «Per questo la sua fonte non è la sola riflessione, ma la vita cristiana come tale». San Josemaría «non concepisce che si possa vivere in modo divino senza essere molto umani, poiché questo passaggio è la prima vittoria della grazia. Per questo assegna tanta importanza alle virtù umane la cui assenza determina il fallimento della stessa vita cristiana».
Dopo "È Gesù che passa" e "Amici di Dio", le edizioni Ares continuano la pubblicazione delle Opere di san Josemaría Escrivá con una raccolta di 25 testi inediti nei quali ritroviamo alcuni degli snodi del pensiero del fondatore dell'Opus Dei, come l'invito per ogni cristiano a identificarsi personalmente con Cristo, la riflessione sulla filiazione divina, l'amore per Dio e per la Chiesa, la ricerca della santità nella vita quotidiana, la possibilità di trasformare il lavoro in orazione. Sono meditazioni e conversazioni di contenuto spirituale che, negli anni tra il 1954 e il 1975, egli rivolse a persone dell'Opus Dei che abitavano a Roma; per insistenza dei suoi figli, queste meditazioni furono registrate, trascritte, sottoposte alla sua revisione e in seguito pubblicate a uso dei membri dell'Opus Dei. Siamo in presenza della sua preghiera a voce alta; il fondatore parla con Dio dei temi centrali della spiritualità cristiana e dà efficaci consigli per rispondere generosamente alla chiamata universale alla santità. Confida anche alcuni particolari della sua vita e della storia dell'Opus Dei, di grande valore biografico.
La testimonianza e l'attualità di un grande maestro cattolico del Novecento e del secolo appena iniziato: Josemaría Escrivá de Balaguer (1902-1975), fondatore dell'Opus Dei. In ambito educativo la sua azione pastorale ha promosso, direttamente e indirettamente, la nascita di centinaia di istituzioni: università, scuole elementari e medie, istituti professionali, licei, club per la formazione della gioventù nel tempo libero, iniziative sportive, centri culturali, residenze universitarie, scuole agrarie... Il suo ministero sacerdotale, attraverso il messaggio della santificazione del lavoro - che ha come primo gradino il perfetto compimento del proprio dovere professionale - ha insegnato a migliaia di uomini e donne la pratica e il gusto per il lavoro ben compiuto per amore di Dio e del prossimo.
Nona edizione italiana di quest'incantevole meditazione dei misteri del Santo Rosario che colloca il lettore al centro delle scene, per parteciparvi nella preghiera. Un «classico» della spiritualità tradotto in venti lingue, con un ricco apparato iconografico a colori e l'aggiunta dei misteri luminosi.
È il 2 ottobre del 1928. In una stanza della casa dei Padri Lazzaristi a Madrid un giovane sacerdote sta meditando. Si chiama Josemaría Escrivá. È un figlio della classe media spagnola. «Avevo 26 anni, grazia di Dio e buon umore, nient’altro», racconterà anni dopo. Quel giorno, in quel luogo, egli «vede» il compito a cui dedicherà la sua esistenza. Possiamo tentare di riassumerlo così: nessun aspetto della nostra vita è secondario, ogni nostra azione quotidiana, anche quella in apparenza più insignificante, è un mezzo che ci consente di offrirci interamente a Dio. Josemaría Escrivá si sente illuminato dalla sua scoperta. Dio gli chiede di aiutare i cristiani a diventare santi ogni giorno. È una rivoluzione «democratica» nel regno della santità, un modo di cercarla in mezzo agli uomini e non più abbandonando il mondo, nel luogo di lavoro come in famiglia, seguendo l’esempio di Gesù che trascorse quasi tutta la sua vita terrena lavorando come artigiano a Nazaret. In questa antologia, curata da don John Paul Wauck, sono raccolti alcuni dei testi più significativi di san Josemaría Escrivá. In essi il fondatore dell’Opus Dei espone i principali temi del suo messaggio – la chiamata universale alla santità, il lavoro come cammino di santificazione, la vita contemplativa in mezzo agli impegni quotidiani, l’unità di vita e opere –, si sofferma sui grandi amori della sua esistenza – Gesù, Maria, san Giuseppe – e affronta molti degli argomenti oggi più dibattuti – quali la libertà della persona, il matrimonio, il significato del dolore, il ruolo della donna, l’impegno sociale, la spiritualità degli uomini –, rivelando una sensibilità e un linguaggio straordinariamente moderni, capaci di parlare davvero a tutti, secondo lo spirito più autentico della sua testimonianza.
In queste pagine, rivolte al grande pubblico, sono raccolte 24 risposte di san Josemaría Escrivá sulla natura, i fini e le peculiarità dell'Opus Dei, da lui fondata il 2 ottobre 1928. I testi presentati sono tratti da una selezione delle interviste rilasciate, tra il 1966 e il 1968, a giornalisti di diverse testate internazionali. I lettori coglieranno subito due note rilevanti nelle parole di san Josemaría Escrivá: il senso soprannaturale e un'umanissima cordialità. E ci piace sottolineare una delle idee centrali di questi colloqui con il fondatore dell'Opus Dei: il suo amore per la libertà, che si esprimeva sia con la tenacia di chi difende gli ideali in cui crede, sia con un'inesauribile capacità di comprensione e di dialogo.
«Forgia è un libro di fuoco, la cui lettura e meditazione può mettere molte anime nella fucina dell'Amore divino, e infiammarle in slanci di santità e apostolato, perché questo era il desiderio di san Josemaría, chiaramente espresso nel prologo: "Come non prendere la tua anima – oro puro – per metterla nella forgia, e lavorarla col fuoco e col martello, fino a fare di quest'oro nativo uno splendido gioiello da offrire al mio Dio, al tuo Dio?"».
Dalla Presentazione di mons. Alvaro del Portillo